Ilaria
E' una settimana che non lo vedo, è una settimana che non ho più sue notizie. Quella sera dovevamo parlare ma sparì nel nulla; non ho più provato a richiamarlo, non ero così importante per lui sennò non sarebbe mai sparito così.
Il nostro libro è finalmente uscito e va alla grande, non ci aspettavamo un riscontro così positivo da parte delle persone; ogni giorno in pagina ci arrivano tanti messaggi di apprezzamento, altri invece sono solo per insultarmi per aver avuto una relazione con uno come Guè ma ormai non mi sento neanche più ferita.
Ila:" Escooooooooooo" urlo alle altre due
Vane:" Me sembri quello de I soliti idioti" ride come una cretina
Niky:" Dove vaiiiiiiiiiiii? Voglio venire pure io"
Ila:" Vado a correre un po'" la guardo sapendo già la risposta
Niky:" No no, vai tranquilla" ride "ti aspetto qui, comoda comoda" si butta sul divano
Ila:" Ti pesa il culo" dico uscendo di casa.
Sistemo meglio la maglietta e le cuffie mentre cerco una canzone decente da mettere per iniziare meglio la corsa mattutina ma la mia attenzione viene catturata da un Van che si ferma proprio davanti il portone di casa. Da questo macchinone esce Emi Lo Zio e cazzo, quasi sicuramente ci sarà anche lui ma non so perché resto impalata immobile ad osservare la scena: dal furgone esce Guè dolorante con un collare al collo, ma cosa diamine gli è successo?
Ila:" Cazzo" cerco di sussurrare per non farmi sentire ma il mio tentativo è vano e lui mi si avvicina, non posso neanche indietreggiare perché dietro ho il muro; la sfiga ormai si è impossessata di me. "Ma cosa hai fatto?" chiedo fissando ogni suo livido visibile
Guè:" Non hai saputo?" mi fissa le labbra
Ila:" Non ho il piccione viaggiatore che mi dice le cose" lo scanso
Guè:" Esiste internet"
Ila:" Non ho letto nulla"
Guè:" Ho avuto un incidente quella sera"
Ila:" E perché non me lo hai detto??" mi sento dannatamente in colpa
Guè:" Non volevo farti preoccupare" mi sposta una ciocca di capelli
Ila:" Ah beh sparire per una settimana invece era la cosa giusta da fare" mi scanso
Guè:" Lo so ma saresti stata troppo in pensiero"
Ila:" No perché invece ho passato una bellissima settimana senza ansia!" lo rimprovero
Guè:" Eddai" cerca di avvicinarsi
Ila:" Devo andare" lo lascio lì correndo, scappando da lui.
Ma per quale fottuto motivo non mi aveva detto nulla? E se fosse morto? E se fosse rimasto paralizzato? E se avesse perso la memoria? Non riesco né a darmi pace né a trovare una reale motivo a questa sua omissione ma non lo voglio vedere, almeno no per il momento.
Corro senza pensare a dove stia andando realmente quando improvvisamente mi ritrovo con il culo a terra.
Ila:" Ma porca troia, vuoi stare attento?!" sbraito come un'iena
X:" Cazzo guardi agli unicorni? Mi sei venuta addosso e non in quel senso!"
Ila:" Pure con un maniaco mi scontro" dico alzandomi da terra e solo in quell'instante mi accorgo di chi ho di fronte
X:" Non sono Guè che mi vieni addosso per farmi innamorare"
Ila:" Non è innamorato di nessuno se non di sé stesso" faccio per andarmene ma mi afferra per il braccio "che c'è Riccà?"
Ricky:" Ti sta sanguinando il ginocchio" cerco di guardare verso la parte sanguinante "nooo non guardare che poi svieni"
Ila:" Che ne sai?" lo guardo incuriosita
Ricky:" Me lo dicessi tempo fa che svieni alla vista del sangue" sorride
Ila:" E te lo ricordi?" Mi appoggio a lui
Ricky:" E come faccio a dimenticarmi di Pierozzi che ti inseguiva con il sangue anche finto e te scappavi?" ride mettendomi un braccio intorno alla vita "sediamoci un attimo qui" dice poggiandomi delicatamente su una panchina "volevo chiederti scusa"
Ila:" Per cosa?" cerco di sistemarmi i capelli
Ricky:" Per quello che ti ho detto prima" mi sposta una ciocca di capelli mettendola dietro l'orecchio
Ila:" Sta tranquillo, tanto ormai" cerco di sorridere provando a riscaldarmi
Ricky:" Hai freddo?" fa una piccola pausa "Cazzo te lo chiedo a fare che senti freddo pure d'estate" ride porgendomi la sua felpa
Ila:" Ti ricordi pure questo?"
Ricky:" Solo te le sere di agosto stavi con un giacchettino" continua a ridere prendendomi in giro "ce la fai a tornare a casa??" si alza
Ila:" Ovvio" ma appena mi alzo, la testa inizia a girarmi in un modo assurdo
Ricky:" Cazzo" mi prende al volo prima che cadessi nuovamente a terra "ti porto io a casa!" dice severo
Ila:" Ma no, ce la faccio" cerco di svincolarmi dalle sue braccia senza mettendoci forza.
Ricky:" Andiamo scassa palle" e mi riporta così a casa, tra una risata ed un'altra anche se avrei voluto passare altro tempo con lui, siamo arrivati
Ila:" Ora posso andare da sola" cerco di scendere dalla sua schiena
Ricky:" Non se ne parla, se svieni in mezzo alle scale?" mi fa scendere
Ila:" Sì ok Sali solo perché ti ho distrutto la schiena" rido mentre apro il portone.
Ricky:" Ma non c'è nessuno?"
Ila:" Ora lo scopriamo" dico aprendo la porta di casa "siamo arrivatiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii" urlo per farmi sentire
Vane:" Ma n'eri uscita da sola??"
Niky:" Siamo??? Ti sei duplicata nel frattempo?" fisso Riccardo mentre scoppia a ridere come un demente "RUIUUUUUUUUUUUUUUUUUU" gli salta addosso per salutarlo
Vane:" Oddio amica mia sei tornata sulla retta via" mi saluta
Ricky:" Ehm no, è caduta e poi stava per svenire"
Vane:" Grazie al cazzo, è quasi una settimana che campa d'insalata"
Ricky:" Non mangi??" mi fissa con lo sguardo severo
Ila:" Sì che mangio"
Niky:" Sìsì insalata a pranzo e a cena, solo quella mangia!"
Ricky:" Oh mi devi fa incazza? Devi mangiare" mi continua a fissare e in questo momento vorrei davvero sparire
Vane:" Tanto non t'ascolta e sviene"
Niky:" In una settimana s'è sentita male 5 volte"
Ila:" Quando avete finito chiamatemi eh!" me ne vado in camera mia sbattendo la porta. Mi da al cazzo quando dicono quelle cose.
Mi stendo sul letto cercando di vedere com'è ridotto realmente il ginocchio ma la mia attenzione viene catturata da un messaggio: "Devo parlarti ti prego, ho bisogno di vederti."