Capitolo 33

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Ilaria

Torno in casa come fossi uno zombie, in lontananza sento Nicole parlare al telefono e sul tavolo un post-it di Vanessa "Torno subito", chissà dove sarà andata. Mi osservo allo specchio ma sono realmente andata da lui in queste condizioni? Tanto ormai non fa più parte della mia vita, ogni cosa che d'ora in poi farò sarà solo per me stessa, ho sempre pensato agli altri, ho sempre messo la felicità degli altri prima della mia ma ora basta, ho bisogno di pensare solo ed esclusivamente a me stessa e fare ciò che mi rende felice. Sento Nicole chiacchierare, ridere come se non ci fosse un domani, sicuramente starà parlando con Francesco e sono contenta per lei perché si merita tutto questo ed anche di più. Decido così di stendermi sul letto, è stata una giornata abbastanza pesante e l'unica cosa che voglio fare è sprofondare tra le braccia di Morfeo.

Mi giro e rigiro nel letto, cercando di cacciare quel viso da stronzo che è nella mia mente ma è praticamente impossibile, ogni cosa mi riporta a lui e pensare che ieri sera ero tra le sue braccia e mi sentivo al sicuro mentre ora ha rovinato tutto. In lontananza sento la porta sbattere, sicuramente sarà tornata Vanessa e con la sua grazia ha chiuso la porta alle sue spalle, la sento avvicinarsi per poi entrare nella mia camera; è molto silenziosa e mi sento dannatamente osservata e lo sa che odio quando le persone mi fissano per molto tempo.

Vane:" Devo, ehm, dirti una cosuccia"

Ila:" Dimmi" mi sistemo meglio per farle spazio

Vane:" Promettimi una cosa prima"

Ila:" Cioè?" la guardo alzando il sopracciglio

Vane:" Non spaccherai la faccia a nessuno" la guardo perplessa non riuscendo a capire cosa volesse dirmi realmente "stavo per uscire quando fuori c'era Guè.."

Ila:" Quindi?"

Vane:" Guè e la Minetti" si morde il labbro mentre io cerco di mantenere il controllo di me stessa "non so cosa si siano detti però"

Ila:" Come ti sembravano?" domando cercando di immaginarmi la scena

Vane:" Bho, donna" si sistema meglio anche lei "lui mi sembrava incazzato nero ma lei rideva"

Ila:" Sta puttana troia zoccola, io la massacro di botte"

Niky:" A chi vuoi ammazzare di botte?" chiede all'improvviso

Vane:" Ti diverti a farci spaventare?" ride "comunque alla Minetti.. Li ho visti qui sotto, lui incazzato e lei rideva"

Niky:" Vah che è proprio troia, ma lui che ti ha detto? Come si è giustificato?" mi domanda fissandomi insieme a Vanessa

Ila:" Niente, si è inventato che lei lo ha ricattato perché voleva tornare sotto ai riflettori insieme a lui e se non voleva le doveva dare dei soldi"

Vane:" Ma ti ha preso per cretina?"

Niky:" Una scusa migliore non poteva inventarsela?"

Ila:" Stesse cose che gli ho detto io ma che ci posso fare? Ormai ha rovinato tutto"

Niky:" Io però non voglio vederti così quindi stasera ci vestiamo fighe e andiamo a berci qualcosa in centro e non accetto un no come risposta" mi 'minaccia' con il dito

Vane:" Dajeeeeeeeeeeeeeee si beveeeeeeeee"

Ila:" Ad una condizione però" guardo Vanessa "che mi trucchi perché non ho voglia di fare un cazzo" scoppio a ridere

Vane:" Ovvio donna" così ci iniziamo a preparare, chi si lava, chi si veste e chi contempla l'armadio per decidere cosa indossare.

Ila:" Sono le dieci e già non ho più voglia di uscire" mi lamento

Vane:" Oh e non rompe le palle me pari mi nonna, c'ha 20 anni cazzo, su co la vita"

Ila:" E allora sbrigatevi, muoveteviiiii" sbraito come una bimba capricciosa

Niky:" Come sempre manca Vanessa, io son pronta" fa una giravolta su se stessa ed è come sempre uno schianto

Ila:" Ti muovi? Ti muovi? Ti muovi? Ti muovi?" fisso Vanessa dallo specchio e so che sta per lanciarmi qualcosa.

Fortunatamente dopo una decina di minuti siamo pronte per uscire e la paura di incontrarlo sul pianerottolo o sulle scale aumenta sempre di più. Nicole, come se mi avesse letto nel pensiero, apre la porta lentamente per scrutare la situazione "via libera!" esclama correndo giù per le scale; sembriamo delle bambine spensierate che ridono e si prendono in giro senza sosta.

Arriviamo finalmente in centro e ci sediamo al primo bar che incontriamo ma appena affondo la cannuccia nel mio Mojito incontro il suo sguardo.


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Scusate l'assenza ma c'ho messo un po' per scrivere questo capitolo, sono stata due giorni ferma alla quarta riga hahahahahahah.. Spero che vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate, ne ho davvero bisogno



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