13.

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13. Leggi lo spazio autrice.

"Mamma! Non dovevi invitare la famiglia di Calum in montagna con noi" urlai. No, mia madre non l'avrebbe dovuto proprio fare. Era dalla festa che la compagnia di Calum mi terrorizzava, sopratutto il fatto che avesse potuto scoprire che ero io la ragazza con il quale aveva ballato la sera del ballo in maschera.

Mia madre, senza ombra di dubbio, amava il fatto di avere Calum e la sua famiglia intorno, era detestante. Avevamo deciso di passare i prossimi giorni nella casa in montagna di mamma, per stare un po in famiglia.

"Senti Jude, perché non sopporti quel ragazzo?"

E mi venne un amnesia momentanea, rabbia e frustrazione si unirono w mi fecero venire le lacrime agli occhi.

"E me lo chiedi? A me piace da impazzire quel ragazzo ma, lui, è uno di quei ragazzi da cui ogni genitore vorrebbe la propria figlia stesse lontana. E non immagini quanto io sia gelosa, ogni mattina, quando lo vedo scambiarsi la saliva con Regina. Ed è insopportabile il fatto che ci provi spudoratamente con me. Ok? Non lo voglio in giro per questi tre giorni... cederei" e avevo buttato tutto così, senza accorgermene nemmeno.

Gli occhi della mamma erano sgranati, le labbra schiuse e una mano sul cuore.

"Non l'ho detto per davvero" sussurrai a me stessa.

"È la prima volta che ti apri a me così. Sai, quando ero al liceo presi una vera sbandata per un ragazzo. Mi piaceva da morire, cominciammo ad uscire ma, quando mio padre lo venne a sapere si infuriò. Lui voleva che io avessi occhi solo per tuo padre. Ci fecero sposare. Io con il cuore spezzato, non era lui l'amore della mia vita. Con il tempo imparammo ad amarci anche se, si è rivelato tutto un disastro" iniziò. La sua confessione mi aveva fatta incuriosire.

"E lui?" chiesi. Probabilmente non era il caso di fare una tale domanda, sicuramente l'avrei fatta soffrire ulteriormente.

"Lui si è sposato, ora ha anche tre figli" sospirò cercando di trattenere le lacrime.

"Mamma mi-" mi interruppe.

"È il padre di Calum" rivelò.

Sentii il sangue non circolare più nelle vene. Il padre di Calum?

"Io non voglio che ti la stessa cosa che è successa a me. Voglio che tu lotta per il ragazzo che ami"

"Io non amo Calum" mi affrettai a precisare. "Jude, ti sei sentita?" rise appena. "Prendilo prima che scappi" riuscì a dire prima che la porta della cucina venne aperta.

"Mamma, sono arrivati!" annunciò Luke. Dietro il suo fragile corpo, c'era la famiglia Hood al completo; il signore e la signora Hood, Mali-Koa, Calum e, in braccio a quest'ultimo, il piccolo Tommy. I miei occhi si infrangerono violentemente contro Calum. "Oh, aspettatemi pure nel furgoncino, ora arriviamo" disse mia madre.

Si avvicinò a me, "Ti sei illuminata quando l'hai visto"

Scossi il capo prima di camminare verso il divano, dove avevo riposto brevemente il giubbotto, e misi quest'ultimo. Uscii di casa e camminai fino al furgoncino. Guardai dentro, notando Calum negli ultimi due sedili. Mi sedetti vicino a lui sorridendo. "Ciao" lo saluti ma, lui mi snobbò.
Forse è troppo tardi.

Quando anche mia madre entrò, partimmo.

I primi trenta minuti li avevamo passati a parlare di sport. Una vera palla ma, in compenso avevo avuto l'occasione di sentire la sua dannatissima voce, che mi provocò brividi. E trenta minuti dopo, tutti erano addormentati. Tutti tranne me e il signor Hood. Già, chissà lui cosa ne pensava della vicenda raccontata da mia madre.

Spostai lo sguardo su Calum. Era così innocente quando dormiva e, cavolo, avrei voluto mordere delicatamente quelle labbra schiuse che facevano uscire piccoli e delicati sbuffi.

Toccai le sue labbra con due dita, erano così delicate e morbide. "Calum" scuotei appena la sua spalla. Vidi i suoi occhi aprirsi. Erano leggermente lucidi.

"Cosa c'è?" sussurrò freddamente. "Ho così tanta voglia di baciarti" sussurrai a mia volta. Vidi il suo sguardo addolcirsi.

"Io no" e con questo, girò il volto e riprese a dormire.

-

"Ok ragazzi, avete solo 15 minuti. Poi, tutti di nuovo qui"

Avevamo deciso di fermarci ad un Autogrill, avevamo bisogno un po tutti del bagno. Dopo esser andata al bagno vidi Calum al piccolo bar. Camminai verso di lui. "Un caffè" disse, "e un caffèlatte" aggiunsi io da dietro. Calum si girò verso di me con uno sguardo gelido e tagliente. "Cosa vuoi?" chiese. "Solo del caffèlatte" risposi sorridendo.

"Oh, da portare" dissi al servente (O serviente).

"Sai, non ti credo. Perché volevi baciarmi?"
E cosa dovrei dirti?

"Mancanza di sesso" sputai lì. Avrei potuto dire benissimo che mi andava, che volevo perché mi piaceva ma, per sesso? Sono fuori.

"E io credevo che tu fossi ancora vergine" rise di me. Mi sentii avampare.

"Ecco a voi"

Presi il mio bicchiere e andai, lasciando pagare lui, non avendo soldi con me. "Ehy tesoro" sentii la voce di mia madre, mi gira e le sorrisi. "Ho visto che stavi parlando con Calum" il suo sorriso quasi sfiorava le orecchie. "Gli ho detto che ho una mancanza di sesso" sbuffai. "Io credevo tu fossi ancora vergine" urlò mia madre con un tono di voce tutt'altro che arrabbiato. "Mamma" l'ammonii.

"Va in auto. C'è Calum solo solo. Hai cinque minuti per baciarlo prima che veniamo"

"Dov'è finita la mia vecchia mamma?" chiesi a me stessa camminando verso l'auto.

Salii su essa. Era vero, Calum era già qui.

I suoi occhi erano sul suo cellulare.

"Ciao" salutai. "Ci siamo visti neanche un minuto fa al bar" alzò lo sguardo per puntare i suoi occhi nei miei.
Hai cinque minuti per baciarlo prima che veniamo.

I miei occhi ispezionarono brevemente il duo viso. "Ho solo tre minuti" dissi.

Lui mi guardò storto, "Per cosa?" chiese.

Dopo aver preso una boccata d'aria parlai;

"Per questo"
E lo bacio.


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Il capitolo è corto, brutto e non molto interessante. Il punto è che ultimamente sto aven d o dei problemi che prendono maggior parte della mia concentrazione.
CONTINUO SOLO A 100 COMMENTI, questa volta lo faccio.
Baci♥

So Disconnected || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora