So Disconnected || Calum Hood

18

18.

Odiare una persona.
È una cosa terribile, ma è l'unica vera cosa che tutti quanti sappiamo fare.
C'è chi da dovuto adattarsi, come Calum, e chi ha dovuto impararlo, come Jude.
Quello che pensavano che fosse odio si era trasformato in altro. Un qualcosa incerto per loro.
Jude era legata ai vecchi ricordi, Calum no.
Lui lasciava che tutto andava come dovuto.
Calum non le parlò più dopo quella discussione, sarebbe stato inutile ed imbarazzante -o almeno era quello che pensava.
Lei era rimasta impassibile al fatto che Calum le rivolgesse o meno la parola, era rimasta alquanto straniera dalle parole di Calum.
Il weekend andò nelle peggiori dei modi. Con i due che non si parlavano era difficile, molto.
Luke li osservava. E lì riteneva patetici, nessuno li avrebbe giudicati, seppur il loro amore non stavano assieme. Luke voleva che lui è Michael non si dovessero nascondere. Due persone che si amano dovrebbero urlarlo ai quattro venti.
Era quello che i quattro ragazzi avrebbero dovuto fare.

Jude era seduta davanti a casa Hood, la casa era vuota e non sapeva quando sarebbero entrati. Dopo molti minuti -circa quaranta- sentì la risata di Calum. E i suoi occhi furono attirati come calamite. Quel giorno indossava dei pantaloni neri e una felpa arancione e le sue convers pece. Fu strano vederlo colorato...?
"Che ci fai qui?" chiese Calum. Il suo tono era neutro, quasi gelido.
"Luke si è fidanzato. Non mi ha detto nulla" disse solo.
Lo aveva scoperto il pomeriggio stesso sentendo suo fratello parlare al telefono con una presunta ragazza, prima che egli uscisse.
Calum sapeva come era brutto scoprire una cosa del genere da soli, gli era capitato.
"E perché sei qui da me?"
"Ashton aveva da fare. Non sapevo dove andare pur di stare lontana da Lucas" sussurrò.
"Quindi sarei la tua seconda ruota di scorta, confortevole. -fece una pausa- Entriamo, tra poco verrà a piovere"
"A te piace la pioggia" gli ricordò la ragazza. Calum annuì. "Ma preferisco rimanere asciutto" disse facendo girare le chiavi nella toppa e poi entrare, seguito a ruota dalla ragazza. Un lampo illuminò i loro volti.
"Second-" e non finì neanche la parola che le sue labbra furono coperte dalla mano di Calum.
"Prendi in considerazione che dovresti fare un corso per imparare a star zitti, uhm" e tolse la mano.
(Ma davvero ho pubblicato questo pezzo?)
"Tuo fratello è gay!" la buttò lì Calum.
Le sfumature degli occhi di Jude vennero notati quando, gli occhi di quest'ultima, si spalancarono, permettendo Calum di ammirare.
"Non hai le prove" disse Jude con cattiveria.
Se era davvero così, avrebbe voluto che fosse stato suo fratello a dirglielo. Non lui.
"Oh, si invece" disse sicuro Calum.
Prima che la ragazza potesse pronunciare quello che avrebbe voluto, Mali entrò in casa carica di buste.
"Oh, ciao ragazzi" li salutò dolcemente prima di posare le buste sopra al piano della cucina.
"Io e Jude usciamo. Andiamo da Michael" spiegò Calum prima di afferrare la mano della ragazza e trascinarla da quella casa. Il tragitto da casa Hood-Clifford era davvero breve, e i due si ritrovarono a bussare alla porta di Michael dopo solo dieci minuti.
Ad aprirli fu la madre di Michael.
"Calum" salutò con un abbraccio il ragazzo, quasi suo figlio.
"C'è Mike?" chiese Calum.
La ragazza rispose di si, non prima di aver analizzato la ragazza. "È con Luke" aggiunse.
La ragazza prese un grosso respiro preoccupata. E se Calum avesse ragione? Perché l'aveva trascinato fin lì? Le voleva davvero far male in quel modo?
E le risposte furono automatiche. Calum, in un certo senso, voleva vendicarsi. Ma per cosa poi?
Non lo sapeva neanche lui.
Quando furono dinanzi alla porta di Michael, la ragazza prese un secondo per riflettere. Ma Calum aprì di scatto la porta.
Le labbra dei due innamorati si staccarono, preoccupati.
Luke guardò Jude.
Jude guardò Luke.
Calò un silenzio di sguardi, erano quelle le uniche parole che in quel momento dicevano.
Jude aveva visto quel bacio, sfortunatamente lo aveva visto.
"Jude..." sussurrò finalmente Lucas. La sorella lo guardò, e poi guardò Calum.
E un forte schiaffo andò a finire sulla guancia di quest'ultimo.
E Calum -come Lucas e Michael- non se lo aspettò.
Aveva dato al suo piccolo sfogo.
"Che credevi? Che vedendo Lucas baciare Michael mi sarei sentita male? È questo il tuo scopo?" parlò piano. Era quello il suo scopo.
"Perché fai così, Calum?" gli chiese.
Ma non rispose, forse scosso per lo schiaffo.
"Stanno assieme da sei mesi" disse Calum. E Jude morì dentro, ma non lo fece vedere. Era una soddisfazione che a Calum Hood non avrebbe dato.
"Non mi importa se non mi ha detto nulla" sussurrò per poi girarsi verso suo fratello. Vide i suoi occhi blu spenti e impauriti. Invece le importava, eccome. Non poteva non essere arrabbiata -anche se poco- con suo fratello. Si erano sempre detto tutto loro. Passò il suo sguardo su Michael, che a suo volta guardava Calum, con la differenza che lui, Mike, avevo uno sguardo carico d'odio. E come biasimarlo?
Michael si fidava di Calum, e troppo. Non credevo al fatto che aveva fatto tutto quello per Jude. Era una cosa incredibile ma vera. E aveva rovinato la loro amicizia, perché era solo un gran egoista.

Valery camminava tranquillamente nell'altra parte della città. Era con Nash. I due erano stati invitati dalla nonna di quest'ultimo a cena.
Quando Valery aveva sentito che ci sarebbe stato anche lui, bhe, sapeva di non poter mancare. Si era vestita meglio delle altre volte, quel pomeriggio. Aveva scoperto -con lunghe chiacchierate- cosa gli piacesse, e voleva davvero far colpo su Johnny.
"Val, potresti ascoltare? Ti sto elencando delle cose che non devi assolutamente fare da mia nonna" disse scocciato Nash. Erano molte, ed era arrivato ad un buon punto, non gli andava di ripetere.
"A cosa pensi?" continuò a chiedere Nash.
"A tuo padre" si fece sfuggire. Nash parve sorpreso, come giusto che sia. "E cosa pensi di lui?"
"Che sei fortunato ad averlo come padre"
"Sei sicura sia solo questo?"
"Credo di si"

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