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Sgranai gli occhi incredula rileggendo quelle parole perverse. 

Sospirai cercando di immettermi calma, non arrabbiarmi e trovare una risposta degna, anche se c'era solo da ucciderlo dopo le grandi porcate scritte riferendosi al bacio.

Bloccai il cellulare  sentendo qualcuno avanzare nella direzione della mia camera.

Mamma entrò nella stanza con uno sguardo perso, vuoto e dolorante.

"Ei, che succede?" chiesi preoccupata.

"È arrivata questa lettera da New York" disse, "È per te" concluse.  "È la Julliard? " chiesi con tono di speranza.  Mia madre negò prima di pronunciare: "Tuo padre"

Lei uscì dalla stanza, chiese stranamente la porta.

Mi rigirai la lettera tra le mani pensando alla persona che l'aveva spedita.

"Jujù,
so che ora è azzardato scriverti una lettera dopo tutto questo, ma, ho bisogno tu sappia delle cose.
Io ti voglio bene, te ne ho sempre voluto, ricordatelo. Sò che tu e Lucas avete sofferto molto per il mio allontanamento, ma è proprio per questo che ti sto scrivendo.
Io amo con tutto il mio cuore tua madre, non l'avrei mai lasciata andare se non fosse stato per la malattia" quale malattia? "Probabilmente quando ti arriverà questa lettera io sarò già un angelo custode pronto a proteggere i suoi figli. Scusa se non ti ho trattato come una principessa.
Sappi che da vivo o morto io ti amerò sempre" una piccola lacrima solcò la mia guancia.
Dopo la sua firma notai un'ultima scritta.
"Ps: va da Luke, in questo momento stará leggendo la lettera, e sappiamo quanto lui sia sensibile"

Mi alzai dal letto lasciando il foglio sul letto. Corsi nella camera di mio fratello, come dedotto da papà,  piangeva.

"È morto"

"Luke, non possiamo saperlo. Avrà mandato le lettere tempo fa" mi avvicinai a lui.

"Mi ha detto che è fiero di me" sussurrò sul mio petto,  una volta abbracciato.

"Anche io sono fiera di te, tesoro" sussurrai. "Jude? "

"Mhh? "

"Grazie, i tuoi abbracci sono davvero caldi" sfregò il naso sopra alla sua maglietta.

"Luke?"

"Sì?" corrugò la fronte.

"Ho baciato Calum..." avrei voluto dirgli,  ma dalle mie labbra uscì solo un; "Speravo fosse una lettera della Julliard" abbassai il capo.

"Ei, vedrai che un giorno ballerrai lì, diventerai anche molto famosa" mi incoraggiò.  

"Ti va di andare a prendere un frullato?" chiesi.

"Invito anche Ashton" aggiunsi. Lui annuì. Feci per alzarmi ma lui mi fermó.

"Voglio andare a New York a scoprire se veramente è morto"

Annuii, "Dovremmo parlarne con mamma" volevo assolutamente deviare il discorso,  non parlare di qualcosa che avrebbe potuto fa male a mio fratello. Lo volevo troppo bene per vederlo soffrire, di nuovo.

Ashton era tornato a casa da poco, non seppi in realtà che sarebbe potuto venire con noi.

Un'ora dopo a seguire io e Lucas ci trovammo nella frullateria del padre di Calum. Avrei volentieri evitato andare li,  ma, i frullati erano i più buoni della città. Ero certa che Calum, seduto dietro al bancone chino sul suo iPhone,  si sarebbe accorto della nostra presenza.

So Disconnected || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora