3.
Gli occhi di Calum ispezionarono tutta la stanza molto lentamente, pareva quasi incantato.
"È magnifica, come... Te. Ti rispecchia tantissimo" disse. Arrossii.
Dovevo ammettere che era diversa.
Delle luci colorate coprivano quasi tutte le pareti, tranne una. Quest'ultima era piena di foto di luoghi, animali, la mia famiglia; io e Luke.
Il soffitto era una delle parti che più amavo, quando spegne le luci, era il tetto ad illuminarmi, con quelle stelle e quelle sfumature di bianco, blu e nero.
Riguardando il letto, era forse la cosa più semplice della mia stanza. Esso era ricoperto da un piumone a moto galassia. E per finire, altri mobili.
Ma, ovviamente, non era solo questo il nostro rifugio. Era ben nascosto.
"È magnifica!"
"L'hai già detto" risi piano.
Andò vicino alle pareti, quelle delle foto, e iniziò a guardare una buona parte.
"Non hai una foto dove ci sono anche io?" chiese. E non potei negarlo.
Andai vicino al muro, dopo una breve ricerca ne trovai una.
"Questa. Avevamo circa-"
"Quattro anni" continuò lui. Annuii.
"Eravamo carini, moscerino"
"Già" sospirai. "Meglio uscire" dissi ditigendomi verso la porta, ma la sua voce mi fece bloccare.
"Balli?" chiese, "Si" dissi flebile.
Senza aggiungere altro uscimmo dalla stanza.
"Cosa balli?" chiese. "In verità non ballo più. Non ero molto brava. Ho deciso di mollare" spiegai. Ci fermamo, senza motivo, ad in punto del corridoio.
"Anche io ballo" confessò.
Questa poi, non me la sarei mai aspettata.Scoppiai a ridere.
"Tu?" chiesi continuando a ridere.Spintonai appena il suo braccio e delle lacrime mi uscirono dagli occhi.
"Non è divertente, Jude" mi ammonì, ma non riuscii a fermarmi.
Sentimmo la voce di mia madre chiamarci dal piano di sotto, aveva appena fatto della cioccolata.
Io e Calum corremmo giù al dolce sentir di quel periodo.
Erano ancora tutti in tavola, e io e Calum ci sedemmo ai posti che avevamo occupato precedentemente. Non parlammo più con la voce, ma gli mandavamo sguardi che valevano più di mille parole. Il mio sguardo, più che altro, era divertito e a lui dava fastidio.
Con quella cioccolata mi riscaldai in fretta.
Tutti, esclusa me, parlavano di qualcosa che sarebbe dovuto essere interessante. Guardai fugace Luke, dopo aver sentito il suo cellulare vibrare. Notai che alla vista di un improbabile sms, sorrise.
Ma un sorriso dolce, vero.
Si sarà fidanzato?Un lampo illuminò gran parte della stanza, e poi, fu seguita da un tuono che ci fece sobbalzare.
"È strano!" esclamò mia madre.
"Cosa?" chiese Luke. "Che ci sia ancora corrente. Di solito salta" spiegò. Era vero.
"Qualche volta dobbiamo organizzare un picnic" propose Calum. Storsi le labbra. Era un'idea splendida, ma... Era stata proposta da Calum.
La madre di Calum, come la mia del resto, era entusiasta all'idea delle due famiglie riunite.
"D'inverno? Calum, la tua idea è pessima" dissi io.
Lui roteò gli occhi.
"Tesoro, sii meno severa con Calum" mi disse mio padre. Annuii, ma era chiaro che non avrei smesso.
- (sera)
Luke era rinchiuso nella sua camera da ore, e di solito non era così.
Preoccupata, andai a bussare alla sua porta. La porta si spalancò.
Luke aveva l'affanno ed era sudato.
"Stai bene?" chiesi.
"Si. Necessiti di qualcosa?" mi chiese. Negai con il capo, la sua risposta fu quella di sbattermi la porta in faccia.
Sgranai gli occhi.
"Lucas" urlai per farmi aprire, ma nulla.
Innervosita andai di giù.
"Mamma, perché Luke è chiuso in camera?" provai a chiedere a mamma.
"Sta studiando con un'amica" spiegò.
"Oh, ora si spiega tutto" risi appena.
Mia madre mi buttò uno strano sguardo.
"Stasera esci?"
"No" risposi.
"Calum da una festa. Perché non vai?" chiese.
"Perché non mi ha invitata" il che mi pareva logico dato il nostro odio.
"Potresti sempre andare lì per caso e ritrovarti in una festa"
"Mamma, non andrò alla festa di Calum" dissi acida.
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So Disconnected || Calum Hood
Fanfiction"Lo farai senza il mio volere" - "Feriscimi" dico, "Feriscimi con un bacio" puntualizzai.