6.
"Calum no!" lo spinsi lontano da me. Ero scossa, quel bacio, era fuori luogo.
Il ragazzo non rispose, i suoi occhi scuri erano vigili su di me. Misi le mani nei capelli. Ero assolutamente disperata.
"Era solo uno sfioramento di labbra, non hai ucciso nessuno" parlò Calum.
Il fatto era questo: stavo reagendo così per lo stupore, e perché, anche se poco, mi era piaciuto. E non dovevo farlo vedere.
"Forse è meglio se vai via"
Mi stai cacciando?Annuii, incapace di far altro se no camminare verso la porta.
Erano le due e per la casa c'erano poche persone. Più che altro, persone dormienti o/e sbronze.
Uscii da casa, mi abbraccia per il freddo che c'era, ed io ero solo coperta da un tessuto leggero che, per di più, non copriva le spalle come avrebbe dovuto.
Mi ritrovai a pensare a quello stupido bacio, era stato freddo tanto quanto la temperatura.
Sospirai quando sentii qualcuno chiamarmi.
"Ehy, Calum mi ha chiesto di accompagnarti" disse Michael Clifford.
Lo guardai. "Posso andare anche da sola"
"Se Calum viene a sapere che ti ho lasciata da sola mi fa decapitare" rise, lo seguì.
Mi guardai attorno.
"Andiamo arcobaleno" dissi.
Lo seguii fino ad un motore. "Dovrei salire lì sopra?" Chiesi spaventata.
Lui annuì. "Probabilmente moriremo. Se non vai piano ti...-" mi bloccai per mancanza di parole.
"Che mi fai?" chiese divertito.
Feci spallucce. "Inventerò qualcosa a momento, contaci" gli puntai un dito contro. La mia aria sarebbe dovuta essere quella di una persona cattiva ma, il mio sorriso, mi ingannò rendendo tutti ironico e fece ridere Mike.
"Andiamo!"
Salii senza cadere, per mia grande fortuna. Michael mi porse il tuo casco.
"Sei consapevole che ora potrò venire ogni qualvolta voglio a casa tua?" chiese riferendosi al fatto che ora avrebbe saputo dove io abitassi.
Partimmo, non troppo veloci.
"Penso tu debba dirmi la strada"
"Ti dico io quando girare" sorrisi.
"Mi rendi le cose più difficili. Non ricorderò a memoria la strada" sbuffò, "Sei una gran stronza!"
"Oh no! Sto solo evitando che un ragazzo con i capelli color pastello di stolkeri" risi piano.
"Gira a destra", così fece.
"Calum mi ha accennato della... del bacio" sospirò. "Ti piace Calum?" chiese.
"No, Gordon, cosa vai a pensare? Non siamo neanche amici io e lui" spiegai.
Non seppi il motivo ma, diventai rosso fuoco.
Dopo varie indicazioni arrivammo a casa. Scesi dal motore, seguita da lui, e gli porsi il casco.
"Grazie per il passagio"
"Figurati" mi lasciò un bacio sulla guancia e andò via.
Rientrai in caso.
"È arrivata!" sentii Lucas urlare e ridere.
Lo vidi arrivare verso me.
"Judeee!" urlò, "Voglio dei nipoti. Perché non ti fai mettere incinta da Ashton... oppure Calum!" Disse.
Lo guardai storto. Era più sbronzo di quanto pensassi.
Mi imbarazzai alla sua esclamazione, anche perché Ashton era dietro lui.
"Scusalo" dissi mortificata a Ash. Anche lui, come me, aveva le guance arrossate.
Andai vicino a Lucas a gli misi una mano sulla guancia. "Tesoro, perché non vai a dormire?"
"Ti voglio bene, Jude. E voglio dei nipoti" Lucas continuava a ridere.
"Vado a metterlo a letto" annunciò mia madre sbucando dal salone.
Mia madre mimò con le labbra un "provaci" riferito ad Ash.
Non l'avrei fatto, non ora.
Lucas e mia madre andarono di sopra.
"Grazie" sospirai. "Per cosa?"chiese Ashton.
"Per quello che hai fatto per Lucas" mi avvicinai a lui.
Quest'ultimo parve teso. Poggiai una mano sulla sua spalla, i suoi occhi guizzarono verso questa. Ne approfittai per lasciargli un bacio.
"Ei Ash, perché non rimani qui?" proposi. Lui diventò rosso.
È imbarazzato?"Oh Ei, abbiamo una stanza in più. Non devi dormire con me o Lucas"
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La luce filtrava piano dalla tenda. La presenza di Ash nell'altra stanza e il pensiero di Lucas ubriaco non mi fece dormire.
Guardai l'ora. Erano le sei di mattina.
Mi alzai, come sarebbe stato Ashton mentre dormiva?
Entrai piano e notai che era, per fortuna, filtrava della luce.
Feci dei passi leggeri arrivando vicino al suo viso.
Aveva tolto gli occhiali.
Le sue labbra erano schiuse, il suo respiro caldo e leggero. Era un ragazzo adorabile. Quando si mosse decisi di andare da Luke. Chiusa la porta degli ospiti entrai nella camera di Luke.
Mi sedetti sul letto di Luke, gli accarezzai.
Posai un bacio sulla sua tempio.
"Dio Luke, sei così importante per me" sussurri.
"Anche tu lo sei per me" sentii la voce impastata dal sonno di mio fratello.
"Buongiorno, come ti senti?" chiesi.
"Una merda. Cosa ho fatto ieri?" chiese.
Scoppiai a ridere pensando alla brutta figura.
Si sarebbe imbarazzato a morte, e io divertita a raccontargli tutto.
Salve!
Volevo solo avvisare che se il capitolo, entro domani, arriva a 300 visualizzazioni aggiorno prima.
Baci.
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So Disconnected || Calum Hood
Fanfiction"Lo farai senza il mio volere" - "Feriscimi" dico, "Feriscimi con un bacio" puntualizzai.