Sento un rumore strano , sono sicura che però sia la cosa più fastidiosa che io abbia mai sentito , voglio spaccare qualsiasi cosa sia a produrlo finché finalmente lo fa qualcuno di fianco a me con la delicatezza di un elefante facendo cadere almeno altri tre oggetti sul pavimento anche se non ho la minima voglia di guardare cosa fossero . Stavo per riaddormentarmi , quando iniziai a sentire la mano fredda sicuramente di un ragazzo , che mi scuote con forza e sento anche qualcun altro che mi urla frasi che però non riesco a comprendere per il troppo sonno . Poi silenzio , un bellissimo silenzio che purtroppo per me durò solo pochi secondi perché non so come ma in neanche un minuto dopo mi ritrovai per terra sul freddo parquet in mogano . Con mio grande dispiacere aprii gli occhi per capire cosa stesse succedendo e mi ritrovai tre facce che mi fissavano con aria scocciata e divertita allo stesso tempo finché Victor disse ridendo : " ma buongiorno , dobbiamo andare a scuola hai intenzione di venire o preferisci stare lì sul pavimento ? " . Io senza pensarci due volte mi alzai e gli tirai un cuscino addosso , " senti non so come siete abituati qui ma noi in Italia quando suona la sveglia non ci alziamo mai subito ma rimandiamo di almeno 10 minuti che poi diventano 15 e così via " dissi ridendo , " non ci posso credere ma come fate a non arrivare in ritardo " rispose Nick ancora scioccato , " eh sono i trucchi del mestiere " urlai con espressione soddisfatta mentre mi dirigevo al piano inferiore seguita dagli altri tre . Nonostante io non facessi mai colazione quella mattina non potevo certo dire di no a tutto quel cibo davanti ai miei occhi , bacon , uova strapazzate , pane tostato , pancake , marmellata , latte , cereali e frutta , insomma c'era tanta roba da sfamare un intero esercito ma non mi importava visto che avevo lo stomaco che non vedeva l'ora di ingurgitare di ogni . Tra il rumore delle forchette che sbattevano sui piatti per ripulirli dagli ultimi rimasugli si sentì la voce profonda dal padre " allora Allison , oggi sarà il tuo primo giorno , tu andrai a scuola con Nick e Victor visto che farete la stessa scuola e ti accompagneranno a prendere l'orario delle lezioni , quindi non ti preoccupare " disse con molta calma , " si sì grazie allora vado a prepararmi " cercai di dire senza sembrare ridicola visto che avevo ancora la bocca piena di cibo .
Normalmente per prepararmi ci mettevo veramente poco ma quella mattina volevo essere impeccabile anche se alla fine avevo una tuta grigia larghissima e un maglione di almeno due taglie più grandi di me nero , "meno male che avevo detto che mi sarei vestita in modo decente , sembro un asociale che non sa vestirsi e senza voglia di vivere " che poi detto sinceramente era la mia descrizione esatta anche se non volevo ammetterlo . Presi le ultime cose e le misi nello zaino e corsi subito in macchina dove stavano aspettando tutti me , come al solito ero in ritardo , fortunatamente riuscimmo ad arrivare lo stesso in orario anzi con dieci minuti di anticipo che mi servivano per andare a prendere tutto il necessario . Arrivati in segreteria " ci vediamo dopo mi raccomando non fare danni già il primo giorno " disse ridendo Victor per poi allontanarsi , io lo fulminai con lo sguardo per poi chiedere i miei orari che mi vennero porsi da una vecchia signora con i capelli grigi , gli occhi marroni che avevano uno sguardo molto dolce e diverse rughe che le attraversavano il viso ma che erano state coperte con cura da diversi strati di fondo tinta . Con tremila fogli in mano iniziai a cercare l'aula dove si sarebbe tenuta la mia prima lezione , dopo circa un quarto d'ora passato a girovagare per i corridoi senza nessun risultato iniziai a imprecare a bassa voce finché mi venne un illuminazione , avevo guardato tutti i corridoi tranne quello del terzo piano . Corsi con una velocità assurda che non so da dove fosse venuta e finalmente trovai la classe che stavo cercando , stavo per aprire la porta quando la mia mano esitò , iniziarono a venirmi tantissime preoccupazioni "ma mi farà presentare davanti a tutta la classe ?" , la risposta la sapevo molto bene ma non potevo tirarmi indietro proprio ora così aprii la porta e subito sentì gli sguardi di tutti i 27 studenti puntati su di me .
"Buongiorno " fu l'unica cosa che riuscii a dire prima di andarmi a sedere vicino a una ragazza molto minuta , dai lunghi capelli biondi , occhi azzurri e un sorriso che avrebbe fatto svenire chiunque , la professoressa mi scrutò attentamente prima di rivolgermi un enorme sorriso , " buongiorno tu devi essere la ragazza dello scambio interculturale ! Siamo così emozionati di averti qui speriamo che tu ti possa trovare bene ma ora vuoi essere così gentile da presentarti hai tuo compagni ? " e fu lì che la mia voce era come sparita , cercavo di dire qualcosa anche la cosa più stupida ma niente , silenzio , il panico iniziò a diffondersi in me finché mi venne un idea . Dovevo pensare di avere davanti solo la professoressa e non tutte quelle persone che aspettavano una mia risposta , si c'è la potevo fare , " allora , io mi chiamo Allison e appunto sono qui per fare lo scambio interculturale , in Italia facevo il liceo classico e ho quasi 17 anni " , ok il peggio era passato domani nessuno si sarebbe ricordato di me e dovevo solo seguire le lezioni . " bene ragazzi ora che abbiamo finito le presentazioni e visto che avrete modo di conoscervi più avanti possiamo iniziare con la nostra lezione di biologia " disse la donna rivolta a tutta la classe e da lì il mio cervello si scollegò da tutto il resto e ascoltai attentamente ogni singolo minuto della lezione .
Suonata la campanella una massa di studenti aveva riempito completamente i corridoi lasciando pochissimo spazio per passare ma per fortuna essendo io una nana e anche minuta ci passavo perfettamente senza nessuna fatica , stavo procedendo spedita verso un altra aula quando una ragazza mi prese un braccio e mi urlò nelle orecchie per cercare di farsi sentire in mezzo a tutto quel casino : " Buongiorno! Tu sei la ragazza nuova vero ? Ah si Allison , beh io sono Abigail " . Le strinsi la mano e poi le dissi che dovevo andare al corso di filosofia e lei mi rispose che doveva andarci anche lei così ci stavamo dirigendo li , quando io come al solito inciampai cadendo di faccia e facendo cadere tutti i libri che avevo in mano , ovviamente tutto quel rumore venne sentito da tutti che si girarono per carpire da dove venisse e iniziarono a ridere vedendomi stesa li per terra finché Abigail mi aiutò ad alzarmi ma io ormai avevo in testa un solo pensiero " meno male che avevo detto che domani nessuno si sarebbe ricordato di me , probabilmente sarò l'argomento di almeno i prossimi due giorni , beh come si dice : il buon giorno si vede dal mattino ".
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Basta un secondo per provocare un uragano
General FictionQuesta è la storia di una ragazza che aveva qualsiasi cosa la vita potesse dare a qualcuno. La sua vita veniva invidiata da molte persone , infatti si poteva sentire l'invidia delle ragazze tutte le volte che passava per i corridoi della scuola . F...