Avevamo finito di pranzare pochi minuti fa e purtroppo per me i miei "genitori" avevano chiesto a Isaac di rimanere così potevamo andare al corso di teatro insieme , io amavo la mia famiglia ospitante ma sinceramente non avevo bisogno della guardia del corpo per andare fino a scuola , mica c'era un pazzo che mi rapiva cioè , andiamo chi è che avrebbe rapito una come me che ha una voglia di vivere quanto una lampada . "Andiamo ? " mi disse lui aspettando una mia risposta , io ero talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorsi di chi stesse parlando , così mi voltai e vedendo la persona più insopportabile di questo pianeta feci una smorfia di disgusto , "Se se " risposi con molta poca allegria ,
"Con quanto entusiasmo me lo stai dicendo " disse facendo un sorrisetto che gli avrei volentieri tolto dalla faccia a furia di tirargli dei ceffoni ,
"Senti io adoro il corso di teatro ma il problema è che ci sei tu che lo rovini " , forse avevo messo un po' troppa cattiveria in quella frase ma oggi non era giornata ,
"Sì certo tanto lo so che non resisteresti un giorno senza di me "
"Come no , l' importante è crederci " risposi chiudendo la conversazione .
Appena usciti vidi una bellissima moto nera parcheggiata di fronte a casa nostra , non ci potevo credere io adoravo le moto , mi erano sempre piaciute visto che fin da quando ero piccola mio padre le aveva sempre amate e di tanto in tanto ne prendeva qualcuna da riparare e io lo aiutavo sempre , fu da lì che nacque la mia passione sfrenata per questi veicoli . Corsi subito a prendere il casco e ci salì sopra pronta per partire quando sentì le urla di protesta di Isaac , era davvero fastidioso , ma purtroppo nella mia famiglia lo ammiravano tutti tranne me ovviamente ,
"Ehi bionda non sapevo ti piacessero le moto " disse avvicinandosi ,
"Oh si fin da quando ero bambina , dai forza sali che andiamo " dissi troppo entusiasta all'idea di poterla guidare ,
"Come ? Tu sai guidare una moto ? " disse quasi scioccato guardandomi come se ci fosse un asino che vola
"Si perché sei così sorpreso ? " domandai io non capendo come mai fosse rimasto lì paralizzato ,
"Beh qui nessuna ragazza sa andarci sono solo sorpreso tutto qui " ,
"Beh io non sono come le altre , sono piena di risorse " dissi cercando di tirarmela un po' , non lo facevo mai ma per una vola che riuscivo a sorprendere qualcuno ,
"Beh in effetti questa non me l'aspettavo 1-0 per te "
"Ma non è mica una partita di calcio , possibile che pensi solo allo sport ? " risposi acida io ,
"Senti non è colpa mia se tu non sai neanche che cosa sia lo sport " , a quel punto presi le chiavi , misi il casco e partii sfrecciando con la moto lasciando Isaac lì in piedi da solo a guardarmi con un aria divertita ma allo stesso tempo scocciata visto che avrebbe dovuto fare tutta la strada a piedi .
Appena arrivai entrai di corsa nell'aula di teatro che fortunatamente era ancora deserta a parte la presenza di uno strano ragazzo che aveva i capelli neri con qualche ciocca colorata di un azzurro chiaro che faceva risaltare i suoi grandi occhi verdi .
Mi colpii molto il suo stile , infatti aveva degli anelli stupendi che raffiguravano un serpente , era vestito completamente di nero senza neanche una minima parte colorata e aveva un orecchino colore argento dal qual pendeva una croce non eccessivamente grande che andava perfettamente d'accordo con il suo stile . Rimasi molto colpita , in realtà lo ammiravo , si vestiva come voleva senza paura di essere giudicato o preso in giro dagli altri , quello era il suo stile e non lo cambiava per nessuno , io non ho mai avuto il coraggio di fare una cosa del genere . Inizialmente mi vestivo in modo molto appariscente ma dopo le prime prese in giro iniziai a vestirmi con indumenti sempre più larghi e più neutri possibili in modo tale da non essere notata , anche se non funzionò mai visto che gli insulti aumentarono . Senza essermene accorta gli occhi del ragazzo di fronte a me erano puntati su di me e mi stavano scrutando dal basso verso l'alto senza neanche tralasciare un centimetro , c'era un silenzio imbarazzante che non vedevo l'ora che finisse , sapevo che avrei dovuto rompere il ghiaccio facendo una battuta o dicendo anche solo due parole ma non ero la persona adatta per iniziare delle conversazioni . Stavo sperando con tutta me stessa che qualcuno entrasse da quella porta per rompere quell'imbarazzo che si era creato ma ovviamente le porta rimase ferma senza essere aperta da nessuno , stavo iniziando a pensare che avrei fatto meglio a scappare ma l'idea diventò subito stupida appena mi resi conto che avrei fatto solo una figuraccia sembrando una bambina spaventata . I nostri sguardi si incrociarono di nuovo facendomi pentire di non avere un paracadute per potermi lanciare giù dalla finestra , stava diventando davvero troppo pesante quella situazione così presi tutto il mio coraggio e parlai , "ehm... ciao io sono Allison " , cercai di farmi sentire anche se le parole uscirono come un sussurro , "Finalmente credevo che non sapessi parlare " disse lui provocandomi una risata , "comunque io sono Dylan " si alzò porgendomi la mano che io strinsi sorridendo .
"Come mai sei finita qui in questo corso ? " domandò lui curioso ,
"Beh era l'unico che mi sembrava interessante ma mi sono resa conto già dal primo giorno che non è così " risposi scherzandoci sù , " Già è una noia mortale , io sono finito qui solo perché mi ha obbligato l'insegnante dicendo che avevo un talento per tutto ciò che è arte , anche se ancora oggi non ho capito cosa intendesse ma ho smesso di farmi domande " , lo guardai scoppiando a ridere , era davvero simpatico era strano che non lo avessi mai notato considerando i suoi capelli che non passavano sicuramente inosservati . Continuammo a parlare per almeno 10 minuti anche se sembrarono molti meno , finché la porta dell'aula si spalancò facendo entrare la professoressa Thood seguita da tutti gli altri studenti tranne uno che io sapevo benissimo chi era . Con ancora il fiato corto per probabilmente la corsa che aveva fatto per arrivare in orario visto che quella donna piuttosto di arrivare in ritardo e darci un cattivo esempio si sarebbe catapultata nella scuola rischiando di sfracellasi . Iniziò la lezione con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia e questo poteva significare solo una cosa o che aveva finalmente trovato qualcuno con cui uscire al posto dei suoi 10 gatti o che era pronta per inscenare uno spettacolo e considerando di chi stiamo parlando direi sicuramente la seconda opzione .
"Bene ragazzi come già sapete vi avevo detto che avremo fatto qualche spettacolo durante l'anno " si fermò aspettando una risposta affermativa dalla classe che arrivò poco dopo ,
"Bene terremo uno spet... " stava per terminare la frase quando la porta si spalancò facendo entrare un Isaac tutto affaticato e solo in quel momento mi ricordai di averlo lasciato a piedi e sorrisi senza accorgermene . "Isaac non è possibile ! Di nuovo in ritardo ! " iniziò a sbraitare la Thood contro il ragazzo che la guardava senza il minimo interesse ,
" Mi scusi professoressa ma qualcuno a preso la mia moto e sono rimasto a piedi " rispose Isaac lanciandomi un occhiata un misto tra il divertito e l'arrabbiato . Terminata la ramanzina la professoressa continuò con il discorso che aveva interrotto precedentemente , "Allora come stavo dicendo quest'anno terremo uno spettacolo prima delle vacanze di Natale e abbiamo scelto di portare Romeo e Giulietta ma... in versione musical " concluse la professoressa entusiasta della sua stessa proposta , tutti applaudirono ma si capiva perfettamente che nessuno ne aveva la minima voglia . "Ragazzi calmate l'entusiasmo , qualcuno di voi sa almeno la storia di Romeo e Giulietta ? " chiese speranzosa la professoressa ma ebbe solo una grande delusione visto che nessuna mano si era alzata per rispondere , di solito non intervenivo mai e me ne stavo sempre in disparte me per una volta che sapevo qualcosa perché avrei dovuto rimanere nell'ombra e fare sempre la parte della ragazza "fantasma " , così senza neanche pensarci alzai subito la mano e tutti gli sguardi annoiati dei miei compagni si puntarono su di me insieme a quello allegro delle Thood . "Si signorina Parker ? " domandò aspettando una mia risposta , non ero pronta a parlare di fronte a tutti ma ormai ero lì con tutti che si aspettavano una mia risposta e non potevo scappare o fare finta di niente ignorando il problema come facevo di solito . Non potevo nascondermi o inventarmi qualche scusa per non dire niente , no per una volta dovevo parlare senza avere paura di quello che pensavano o dicevano gli altri , senza avere paura di sbagliare e di essere presa in giro , dovevo parlare e basta . Aprii la bocca e come alla velocità della luce le parole mi uscirono senza neanche dover pensare a cosa dire , "Romeo e Giulietta è una tragedia che fu scritta da William Shakespeare tra il 1594 e il 1556 . La vicenda parla di due giovani che si innamorano ma le loro famiglie invece si odiano da sempre , così i due ragazzi sono costretti a vedersi di nascosto finché , le famiglie vengono a conoscenza della loro relazione e impediscono a entrambi di vedersi . I due però non si arrendono e decidono di farsi sposare da frate Lorenzo , che però consiglia a Giulietta per lasciare meno sospetti di bere una sostanza che l'avrebbe fatta sembrare morta anche se in realtà era solo svenuta . In questo modo le famiglie avrebbero creduto nella sua morte e i due avrebbero potuto sposarsi di nascosto , ma Romeo non era a conoscenza di questo piano e quando entrò e vide Giulietta "morta " colto dalla disperazione bevve un veleno e morì . Quando la ragazza si svegliò vedendo il suo amato morto prese il suo pugnale e si suicidò " conclusi io dopo avere finito tutto il fiato che avevo in corpo . "Molto bene Allison , spiegazione eccellente ! Comunque noi faremo questa tragedia però in una versione più moderna ovvero un musical , da domani cominceremo a fare i provini per i vari ruoli ! " , la campanella suonò e tutti ci dirigemmo verso il corridoio pieno di studenti , iniziai a camminare verso l'uscita quando qualcuno mi prese il polso , "Sono sorpreso , come facevi a sapere tutte quelle cose ? " domandò Isaac ,
"Beh nella vecchia scuola in Italia ne avevamo parlato molto " risposi io mantenendo il mio sguardo incollato al suo ,
"Beh prima la moto ora questo , sei proprio una ragazza dalle mille risorse " disse per poi voltarsi ed andarsene con un sorrisetto stampato in faccia lasciandomi li così più confusa di prima .
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Basta un secondo per provocare un uragano
Aktuelle LiteraturQuesta è la storia di una ragazza che aveva qualsiasi cosa la vita potesse dare a qualcuno. La sua vita veniva invidiata da molte persone , infatti si poteva sentire l'invidia delle ragazze tutte le volte che passava per i corridoi della scuola . F...