10. Senza parole

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"Cosa le hai fatto bastardo ! " urlò Victor appena entrammo in casa contro a Daniel ,
"No lui non c'entra è colpa di Isaac " cercai di dire io tra un singhiozzo e l'altro ,
"Isaac Dort ? "
"Si perché lo conosci ? " chiesi io sorpresa che sapesse il suono nome ,
"Si era un mio compagno di corso e anche un mio amico ma ora non lo sarà più , se la vedrà con me domani "
"Con noi vorrai dire " intervenne Nick , apprezzavo la loro protezione ma non ne avevo bisogno bastava evitarlo e non parlargli e si sarebbe risolto tutto , quindi li calmai dicendo che stavo bene nonostante non fosse affatto vero e mi diressi in camera mia chiudendo la porta a chiave e cercai di non pensare all'accaduto . Non ci riuscivo , le sue parole mi tornavano in mente e mi trafiggevano il petto come della lame , gli occhi iniziarono a tornare lucidi e tutto attorno iniziò a diventare sempre più sfocato a causa delle lacrime che mi appannavano gli occhi e quella sensazione di solitudine iniziò a tornare dal passato ma sta volta molto più forte , facendomi ricordare episodi disastrosi della mia vita e rendendomi ancora più infelice , facendomi sentire incompleta ma la cosa che mi faceva più male era il fatto che le parole dette da Isaac in realtà erano la verità , io ero brutta , avevo tutti qui difetti che ha elencato come se fosse la lista della spesa e aveva anche ragione sul fatto che allontano tutti e che nessuno starebbe con una come me . "Una come me " , ovvero una persona orribile , acida , che si isola per paura di soffrire , piena di difetti e senza neanche un pregio , quella senza amici , quella che non sopporta nessuno , quella che è meglio che non parla perché se no viene giudicata per ogni parola che dice , quella che sembra che si sia vestita al buio e quella che forse farebbe meglio a non esistere perché fa solo casini . I miei pensieri vennero però interrotti da qualcuno che bussò alla porta , sapevo benissimo che erano i miei due fratelli che volevano consolarmi e rassicurarmi ma quello di cui avevo bisogno non era compassione , no avevo solo voglia di un abbraccio , esatto può sembrare una cosa banale ma in quel momento avrebbe significato tutto per me , non sapevo se aprire la porta e farli entrare o stare così da sola a pensare , alla fine mi alzai per aprire perché ero stanca di essere così sola e avevo bisogno di qualcuno per quanto lo negassi . "Non dire una parola " disse Nick ed entrambi si misero sul letto di fianco a me e senza dire niente mi abbracciarono , fu una cosa inaspettata in realtà ma la apprezzai molto , non credevo avrebbe reagito così , "sappiamo come ti senti quindi staremo con te e se non vuoi parlarne staremo in silenzio , ma se vuoi insultarlo noi saremo qui per aiutarti a farlo " disse Vic lanciando un occhiata all'altro che poi mi rivolse un sorriso , unimmo i letti mettendoli uno vicino all'altro e ci addormentammo .
Quella mattina non avevo per niente voglia di andare a scuola , ma purtroppo sapevo di doverlo fare così con tutta la mia poca voglia di vivere e con una lentezza allarmante finalmente arrivai a scuola dove venni accolta dalle mie due amiche che iniziarono a farmi mille domande su come fosse andata ieri , presi un bel respiro e raccontai tutto l'accaduto per filo e per segno senza tralasciare niente e finita la mia spiegazione entrambe rimasero a guardami stupite per qualche secondo .
"Ma è un cretino ! Non devi dargli retta lo sai che non ha un cervello " disse arrabbiata Debby ,
"Ma se fino a qualche giorno fa dicevi che era stupendo " le ricordai io ,
"Beh mi sbagliavo , ma comunque la vera domanda era cosa ci faceva lui li ? "
"Già non può essere una coincidenza , va bene che viviamo a Arvin e che non ci sono tanti posti dove andare però c'è tra tutti i luoghi proprio dove eravate tu e Daniel e anche alla stessa ora , è troppo strano " finí Abigail ,
"Già ma sinceramente non mi interessa tanto non gli devo mica parlare anzi lo ignorerò completamente è molto semplice la cosa " dissi io con molta calma stranamente ,
"Si anche se non credo che sarà così facile ignorarlo " disse Debby guardando un punto dietro di me , mi girai e vidi Isaac venire verso la nostra direzione insieme al suo amico Jack e così corsi in classe senza neanche guardarlo .
Fortunatamente quella mattina non avevo lezioni insieme a lui ma nonostante tutto non riuscivo a concentrarmi , "e se volesse scusarsi per quello che ha fatto ieri ? No è impossibile , però forse dovrei parlargli , no assolutamente no dopo tutte le cose orribili che ha detto su di te ? Si ma non posso ignorarlo per un anno ! Beh insomma ho le idee molto chiare " , questi erano i miei pensieri fissi , c'erano dei momenti dove volevo almeno ascoltarlo mentre altri in cui avrei preferito tirargli un pugno in faccia non ci capivo più niente , quel ragazzo mi sta facendo diventare matta !
Stavo per entrare in mensa cercando come al solito di evitare quella oca di Paige quando qualcuno mi afferrò il polso trascinandomi lungo tutto il corridoio per poi buttarmi contro il muro , sapevo chi era purtroppo , "ma si può sapere cosa vuoi da me ? "
"Dobbiamo parlare " disse Isaac serio
"Non credo di avere nulla da dirti e mi sembra che tutto quello che pensi di me tu me lo abbia già detto ieri " risposi acida prima di voltarmi per andarmene ,
"Non lo pensavo davvero quello che ho detto " sussurrò facendomi bloccare di colpo
"Non ti credo , fingiamo per un secondo che io ti creda , se non le pensi perché le hai dette allora ? Non ha senso "
"Perché volevo che Daniel ci credesse e che si allontanasse da te " rispose abbassando lo sguardo ,
"Ma si può sapere cosa hai che non va nel cervello ? Perché vuoi che si allontani da me si può sapere ? " chiesi arrabbiata ,
"Perché non mi convince con quell' aria da ragazzo gentile quando in realtà non lo è , ti stavo facendo un favore "
"Un favore ? Oh ma come sei gentile ! Ma sei serio un favore me lo faresti non parlandomi più e non cercandomi o guardandomi più ! " sbraitai io lasciandolo lì da solo per poi tornare in mensa .  Non vedevo l'ora che quella giornata finisse per tornare a casa , ma purtroppo avevo ancora un ora di lezione di economia tra l'altro con un professore che ti faceva addormentare appena apriva la bocca per parlare , così  ne approfittai per rilassarmi e disegnare anche se non ero minimamente capace ma infatti erano principalmente scarabocchi senza una forma ben precisa , "Bei disegni " sentì  dire da qualcuno che poi si sedette di fianco a me ,
"Ti ho già detto che non ti voglio parlare Isaac " risposi acida ,
"Ma io non sono Isaac " , a quel punto mi voltai e mi accorsi di avere di fianco Daniel , "ma perché continua a tornarmi in mente quel cretino " ,
"Oh mi dispiace non volevo essere così acida pensavo fossi un altra persona " risposi rendendomi conto di avere fatto una grande figuraccia ,
"Stavi pensando a Isaac vero ? " chiese gentilmente
"No , ma ti pare che perdo tempo per pensare a uno così ? " negai cercando di convincere anche me stessa
"Mah , la  tua espressione triste dice il contrario "
"Oh ma dai Daniel lui è un cretino e basta mica sto male per uno così "
"Beh secondo me state male entrambi , insomma tu posso capirlo ma lui di solito non fa così " disse il ragazzo iniziando a pensare ,
"E come fa di solito ? " chiesi iniziando a essere curiosa
"Beh se ne frega , c'è non perderebbe neanche un secondo per chiedere scusa e sicuramente non sarebbe così triste , mi sa che tu gli fai uno strano effetto " disse osservandomi attentamente ,
"Ma sinceramente non mi interessa minimamente se ci sta male , se lo merita " risposi senza però essere convincente
"Lo sai bene anche tu che non è vero , se non vuoi parlargli almeno ascolta quello che ti deve dire " concluse il discorso e tornò a seguire la lezione , per un attimo il mio sguardo finí su Isaac che si trovava nel banco di fianco alla finestra , "ci stava male davvero ? Era dispiaciuto sul serio ? E cosa voleva dire Daniel con quel " di solito se ne frega ma tu gli fai uno strano effetto " non ci capisco più niente ! Anzi ora ho ancora più confusione in testa di prima , fantastico ! " .  Appena uscita da scuola andai subito a casa senza salutare neanche le mie amiche , non volevo incrociare per nessuna ragione al mondo Isaac perché sapevo benissimo che non avrei mai saputo cosa dirgli o cosa fare se me lo fossi trovato davanti , così entrai in casa salutai i miei genitori e mi misi in camera con le cuffie e la musica a tutto volume per fare in modo che quel suono fortissimo sovrastasse tutti i miei pensieri , ma ogni volta che aumentavo il volume l'intensità dei miei pensieri non faceva altro che crescere , non ne potevo più , quel ragazzo mi complicava la vita e basta così decisi di fare come facevo sempre ovvero di evitare il problema dormendo le mie solite tre ore .
Un suono fastidioso disturbò però il mio sonno dopo solo due ore , non riuscivo a capire cosa fosse ma sicuramente lo avrei ignorato se non fosse stato per il semplice motivo che continuava nonostante avessi spiaccicato la faccia sotto il cuscino per riaddormentarmi , così mi alzai e mi resi conto che qualcuno stava suonando alla porta ma il rumore assordante era cessato , nonostante tutto decisi di andare lo stesso a vedere se ci fosse ancora qualcuno o se fosse arrivato il tanto atteso pacco di elastici ordinato da Eloise , aprendo la porta però trovai con mia grande sorpresa però un piccolo pacchettino circondato interamente da un bellissimo nastro rosso che si congiungeva alla fine in un fiocco con attaccato un bigliettino bianco con delle delle finissime rifiniture in oro . Ero talmente tanto curiosa che prima di leggere il biglietto decisi di aprire il regalo non pensando che magari non era per me e rimasi completamente scioccata , c'era una bellissima collana di colore argento con appesa una piccola chiave che aveva un piccolo brillantino azzurro che andava a rifinire il tutto ,  pensando fosse di Daniel andai subito a vedere cosa ci fosse scritto sul piccolo foglietto ma rimasi completamente bloccata dalla sorpresa . Infatti c'era scritto : "So che non basterà per farmi perdonare , ma volevo farti sapere che mi dispiace davvero per come mi sono comportato , sono stato un vero stupido anche perché le cose che ho detto non le penso davvero cioè si è vero sei irritante e a volte insopportabile ma sono proprio queste le cose che mi piacciono di te .
Mi dispiace davvero spero che potrai perdonarmi ,
Isaac "
Non avevo parole c'è lui uno sempre freddo , distaccato e che non gliene frega niente degli altri mi ha chiesto scusa , non ci potevo credere fino a quando non mi accorsi che c'era scritto dell'altro ,
"P.S  in realtà ho detto queste cose solo per farmi perdonare domani a scuola tornerò a provocarti per farti arrabbiare perché è troppo divertente quando ti arrabbi " ,
ecco lo sapevo era sempre il solito scemo , non sarebbe  mai cambiato ma nonostante tutto ho apprezzato l'impegno è incredibile riesce a lasciarmi sempre senza parole .

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