Sono in continuo movimento, dondolandomi sui piedi, davanti alla porta scorrevole degli arrivi all'aeroporto, mentre aspetto che Roberto esca dal ritiro bagagli.
Sono quasi le venti di lunedì, ed è la prima volta che non penso ai bellissimi momenti vissuti nel fine settimana.Sono così emozionata di incontrarlo da avere le mani sudate, da non avere pensieri; ho solo una gran voglia di riabbracciarlo.
Lo intravedo tra la folla che si guarda intorno tra la gente, ed inizio a sorridergli alzando una mano così da richiamare la sua attenzione.
Mi vede e ricambia con un ampio sorriso spensierato. Mi è mancato, molto.Ci corriamo incontro e ci abbracciamo come se non ci vedessimo da anni, eppure sono passati solo pochi mesi.
"Ehi, pulce! È bello esser tornato ed essere tra le tue braccia" sussurra tra i miei capelli, e a quelle parole mi stacco ed inizio a lasciargli una serie di baci leggeri sulla guancia.
Nonostante tutto, Roberto è l'unica persona che amo come se fosse un fratello, una persona di cui non potrei far a meno. Non mi sento giudicata e il fatto che abbiamo scoperto insieme cos'è l'amore, il suo significato, ci rende forti e uniti, indipendentemente dalle difficoltà.
"Come stai?" Gli chiedo prendendogli il viso tra le mani.
"Sto bene, e ora che sono qui ancora meglio!" Mentre lo dice imita il mio gesto, e sento le sue mani posarsi sulle mie guance.
"Cavoli, Gaia, hai un aspetto fantastico! Cosa ti è successo?" me lo domanda con sincerità, ma il tono svela un po' di preoccupazione.
"Lo sai bene, e ne abbiamo parlato velocemente al telefono. Michele mi fa questo effetto!"
"Oppure sei così solo perché hai trovato la forza di lasciare Gabriele, o no? Prenditi i tuoi meriti."
"Forse hai ragione, ma non posso negarti che ora non potrei immaginarmi una vita senza Michele" confesso, e averlo detto finalmente ad alta voce a qualcuno mi fa sentire ancora più libera.
"Bè, mi spiazzi con questa rivelazione. E io chi sono ora?" Dice cantilenando la mia voce, per prendersi gioco di me.
"Tu sei il mio migliore amico!" Gli do un buffetto sul braccio e ci avviamo verso l'uscita.
"E va bene. Allora mi dovrai raccontare tutto, senza dimenticarti nessun dettaglio."
Appena saliti in macchina si informa sul programma che ho pensato per la serata, e nel rispondergli lo sorprendo. Da una parte ne sono felice, perché tra i due quello che fa sorprese generalmente è lui.
"Ho pensato di portarti dove abbiamo parlato per la prima volta di Michele, e dove ti ho confessato che non stavo più bene con Gabri. Vorrei che quel luogo tornasse pieno di bei ricordi, come anni fa. Potremmo mangiare da Ceci, affacciati sul lago, cosa ne pensi?"
Il suo sguardo è pieno di comprensione e spero che anche lui possa ritrovare la felicità, come l'ho ritrovata io.
Alla fine annuisce, e soddisfatta parto, in direzione di Arona.Arrivati trovo parcheggio vicino al ristorante, e parlando del più e del meno ci sediamo al tavolo. In men che non si dica il cameriere prende le ordinazioni e le portate arrivano subito. Adoro questo locale per la rapidità del servizio, e da quando lo frequento è stato sempre stato così.
"Quindi...raccontami un po' di questa tua nuova storia" inizia subito.
"Bè, non ho molto da dirti in realtà. La vivo come meglio posso, mi prendo il bello di quello che c'è."
"Ma lui com'è, oltre a renderti felice?"
"Ha senso dell'umorismo, ridiamo e scherziamo, ci prendiamo il nostro tempo. Con Gabriele erano rare queste occasioni."
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Una folle felicità
ChickLitGaia è una ragazza trentenne ambiziosa e molto determinata nell'ambito professionale. Ha un ottimo lavoro, una famiglia che la ama, una casa appena acquistata con Gabriele, il suo compagno decennale, e si sta avvicinando al giorno del suo matrimonio...