Sono esausta dalla giornata di ieri, ma felice.
Ho ancora i piedi indolenziti e la schiena a pezzi per il peso del vestito, ma la vicinanza di tutti i nostri amici e parenti mi ha riempito il cuore.
Con Gabriele abbiamo organizzato una fitta giornata di appuntamenti con tutti i fornitori, che ci hanno permesso di rendere il nostro giorno perfetto, così da ringraziarli e lasciare a loro un nostro pensiero come riconoscimento.
Sono in cucina a bere il mio caffè-latte mattutino quando lo sento svegliarsi e raggiugermi per la colazione.
«Buongiorno.» Mi dice con voce ancora assonnata.
«Ciao, come stai?» Rispondo allegra, cercando di intavolare una conversazione con lui.
«Bene.»
Immagino che non sia dell'umore per parlare. Buon primo giorno ufficiale da moglie!
Fa colazione, si veste e senza ancora dire nulla si mette sul divano.
Rimango attonita dal suo comportamento e provo a chiedergli con calma «Non dovremmo andare dai vari fornitori? Non te la senti?»
«No, sono stanco. Puoi pensarci tu?»
Non posso credere che si stia comportando in questo modo, ma non cambierà mai e mi chiedo come ancora possa stupirmi.
«Va bene, mi arrangio da sola, come sempre.»
«Non dire così, puoi provare a sentire Rachele, magari lei ha il giorno libero» Mi risponde atono, convinto a non alzarsi.
«Sì, potrei provare a chiamarla. Mi vesto e quando sono in macchina la chiamo.»
Indosso i miei jeans neri e maglione preferiti, prendo borsa e chiavi dell'auto, ed esco senza salutare; lui non se ne preoccupa.
Mi dirigo verso il garage e penso a come divento fredda, insensibile e quasi apatica quando si comporta così. Avrebbe potuto dirmi qualsiasi cosa, ma non me ne sarebbe importato più nulla.
Una volta comoda nell'abitacolo chiamo Rachele, che risponde quasi subito: «Ciao sposina! Come va? Siete già in moto per il tour?»
«Ehi, tesoro, sì, ma sono sola! Puoi farmi compagnia o sei occupata?» Rispondo sinceramente, sperando che possa veramente unirsi a me per questa folle giornata.
«Come da sola? E Gabriele? È già tornato al lavoro?» Percepisco il suo stupore dalla voce.
«No, ma lasciamo perdere, ti racconterò. Quindi, puoi o non puoi?»
«Mi libero e vengo con te, certo! Mi dai trenta minuti?»
«Certo! Giusto il tempo di arrivare da te!»
«Mmm... no, dovresti passare da Rob; mi sono fermata a casa sua questa notte dato che è la più vicina al ristorante.» Risponde un po' in imbarazzo.
«Ok, perfetto! E non preoccuparti, ormai siete una coppia ufficiale, non scandalizzarti nel dirmi certe cose!» Sdrammatizzo. «Ti aspetto giù, fai pure con calma.»
Attacchiamo e mi dirigo verso casa di Roberto, mettendo la musica a tutto volume.
Una volta arrivata sotto il palazzo aspetto Rachele e inganno il tempo lasciandomi trascinare dalle note musicali, che mi fanno compagnia, canticchiando.
«Buongiorno, tesoro!» Mi saluta appena apre la porteria e salendo in auto.
«Ciao! Pronta per questo poco attraente tour?»le chiedo, sapendo che avrebbe sicuramente fatto qualcosa di meglio.
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Una folle felicità
ChickLitGaia è una ragazza trentenne ambiziosa e molto determinata nell'ambito professionale. Ha un ottimo lavoro, una famiglia che la ama, una casa appena acquistata con Gabriele, il suo compagno decennale, e si sta avvicinando al giorno del suo matrimonio...