Carissime lettrice, carissimi lettori!
Questo capitolo è dedicato a voi, perché nel corso di questi mesi mi siete stati veramente vicini e grazie a voi ho portato avanti questo racconto!
Ho apprezzato il vostro sostegno, il vostro modo di supportarmi, ed essermi stati vicini. Spero di ritrovarvi in altri miei racconti futuri!
Un grazie particolare a 28fenice, la mia prima lettrice assidua e sostenitrice! Grazie ancora per avermi regalato delle copertine, per aver compreso da subito il senso della storia, per l'impegno che ci hai messo, ma grazie soprattutto per essermi stata vicina!
Grazie anche a te ManaVeer, che nel corso degli ultimi mesi hai letto la storia e mi hai consigliato, capitolo dopo capitolo! Grazie anche per gli approfondimenti che hai richiesto, e la chiacchierata virtuale che ci siamo dedicate!
Oltre a 28fenice e ManaVeer, devo ringraziare infinitamente GaiaBarbello94, user20664059, MaryVasta, Lea-Olaf per esser state con me dal giorno della pubblicazione ad oggi! Il vostro appoggio mi ha dato la spinta per portare a termine lo scritto!
Grazie veramente di cuore!Grazie anche ai futuri lettori!
Se arriverete qui, il grazie è anche per voi!Vorrei lasciarvi una parte di me, una parte di quello che è alla base di questo scritto, nella speranza di farvi anche io un regalino che possiate apprezzare...
Come indicato nella sinossi, ho provato a scrivere una storia che potesse trattare in modo leggero e concreto il tema dell'atelofobia, ossia la paura di "non essere abbastanza".
Non essere abbastanza belli, non essere abbastanza per amare e farsi amare, non essere abbastanza per trovare il nostro posto nel mondo, nell'accettarsi per quello che si è.
Sì, perché in fondo, siamo belli così come siamo, nei nostri pregi e nei nostri difetti! Dobbiamo solo capirlo e accettarlo.
Abbiamo tutti un super potere, ma lo utilizziamo poco: la vulnerabilità!
È faticoso mostrarsi vulnerabili, ammetter di aver vergogna per qualcosa, di avere paura, ma quando si trova il coraggio di ammetterlo ci sentiamo più liberi e più forti!Vi lascio, quindi, una parte del monologo di Roberto Benigni sull'inno alla vita, fatto qualche anno fa.
Ci tengo a trascriverne una parte, per me significativa:
"[...] La felicità [...] cercatela. Tutti i giorni, continuamente. Anzi, chiunque [...] si metta in cerca della felicità, ora, in questo momento stesso, perché è lì.
Ce l'avete, ce l'abbiamo, perché l'hanno data a tutti noi, ce l'hanno data in dono quando eravamo piccoli. Ce l'hanno data in regalo, in dote, ed era un regalo così bello che l'abbiamo nascosto [...] e molti di noi l'hanno nascosto così bene che non si ricordano dove l'hanno messo. Ma ce l'abbiamo. Ce l'avete. Guardate in tutti i ripostigli, scaffali, scomparti della vostra anima. Buttate tutto all'aria: i cassetti, i comodini, [...] tutto quello che avete dentro. Vedrete che esce fuori.
C'è la felicità! [...] Magari la pigliate di sorpresa, ma è lì.
Dobbiamo pensarci sempre alla felicità. E anche se lei qualche volta si dimentica di noi, noi non ci dobbiamo mai dimenticarci di lei [...]."
Sono curiosa di sapere cosa vi ha lasciato la mia storia, o questo pensiero per voi, che emozioni avete provato e, perché no, qualche spunto o consiglio!
Sarebbe un piacere per me leggere questo in un vostro commento!Spero comunque di sentirvi presto, e buona domenica!
Vostra,
Chimer-a
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Una folle felicità
ChickLitGaia è una ragazza trentenne ambiziosa e molto determinata nell'ambito professionale. Ha un ottimo lavoro, una famiglia che la ama, una casa appena acquistata con Gabriele, il suo compagno decennale, e si sta avvicinando al giorno del suo matrimonio...