Chapter twelve

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«Ehi sorellina» mi saluta Jack, non appena entro in casa.

«Ehi Jack» gli faccio un cenno con la mano.

Prendo una bottiglietta d'acqua dal frigorifero e lo raggiungo sul divano.

«Com'è andata con Louis?» chiede «Ha allungato di nuovo le mani?»

«No, abbiamo semplicemente chiarito l'episodio dell'altra sera» mi siedo accanto a lui e rubo qualche patatina dalla ciotola che ha tra le gambe. «In realtà ci vedremo anche domani sera» continuo.

«Louis è un bravo ragazzo, ma vacci piano» dice, con lo sguardo rivolto alla tv «Mi raccomando, se prova di nuovo a sfiorarti, devi dirmelo!»

Ci scambiamo uno sguardo divertito e lo spingo con fare giocoso.

«A proposito dell'altra sera...» questa volta a parlare è la mia curiosità «Hai davvero detto a Travis che deve stare lontano da me?»

Mi fissa per qualche secondo indeciso se parlare o no, ma poi cede. Spegne la tv e si gira verso di me.

Oh-oh qui la cosa si fa seria!

«Becky» dal tono della sua voce capisco che non è affatto contento di toccare questo argomento «Travis è un ragazzo particolare, si mette sempre nei guai e in una settimana cambia più ragazze che mutande. Tu sei speciale e penso che lui l'abbia capito. Se non voglio che vi frequentiate è perché so che ti spezzerebbe il cuore» il suo sguardo è sincero, è davvero preoccupato per me.«Avevo già avvertito Travis, prima che tu arrivassi, che non avrebbe dovuto provarci con te, ma a quanto pare il mio discorso non è servito a niente visto che l'altra sera stavate per baciarvi» dice, senza troppi giri di parole.

«Stai tranquillo Jack, tra me e Travis non ci potrà mai essere nulla. Siamo troppo diversi e poi lui è così arrogante!» alzo gli occhi al cielo infastidita.

Indubbiamente Travis è un bellissimo ragazzo, ma non lo vedo un tipo da relazione. È il classico bello e dannato, quello da una notte e via. Io non sono per queste cose, ho bisogno di stabilità, di sicurezze. Travis non potrebbe mai darmi tutto ciò di cui ho bisogno, Jack si sta preoccupando inutilmente.

«Mi prometti che gli starai alla larga?»

«Te lo prometto.»

Alza il mignolo in aria e lo bacia. Faccio lo stesso.

****

Sono le sei e mezza del pomeriggio. Ho da poco concluso la videochiamata con Sam, che è durata di più di quella che ho fatto con la mamma. Ci siamo aggiornate su tutto ciò che è accaduto dall'ultima volta che ci siamo sentite e le ho raccontato anche di Travis e Louis. Secondo Sam dovrei lasciar perdere ciò che dice mio fratello e provarci con Travis, ma le spiego che in questo momento non mi sembra una scelta giusta. Se Jack avesse ragione, Travis mi porterebbe solo un sacco di problemi e non è quello di cui ho bisogno in questo momento.

Ordino un panino per cena e nel frattempo decido di farmi una doccia, prima di mettermi il pigiama. Per oggi va bene così, passerò il resto della serata a vedere un film in tv. I ragazzi usciranno, quindi avrò casa tutta per me.

Dopo un'ora arriva la mia cena. Pago il fattorino, mi accomodo sul divano e avvio il film. Ho deciso di rivedere "A star is born".

Il film è quasi finito e io sono in una valle di lacrime. Immagino sia una scena davvero deprimente la mia. Piango come se stessi vivendo io quella tragica storia. Tutte le volte che lo guardo spero sempre che andrà a finire diversamente, ma purtroppo non accade mai.
Tiro su col naso, mentre mi asciugo le guance con un fazzoletto. Improvvisamente sento una voce roca alle mie spalle.

Take me homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora