Capitolo 3: Sunflowers field

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Mancava poco alla Vigilia di Natale e col passare dei giorni l'aria che aleggiava sull'abitazione dei Kim si faceva sempre più tesa. Taehyung continuava ad isolarsi; per la maggior parte del tempo se ne stava chiuso in camera a far solo Dio sa cosa. Quasi saltava anche i pasti dal momento che mangiava poco o niente. L'unica cosa che riusciva a farlo uscire da quella stanza, o meglio, l'unica persona, era proprio Jungkook che continuava a provare sempre più astio nei suoi confronti. D'altra parte, il modello di Seoul sembrava invece covare un profondo interesse per il corvino anche se di tanto in tanto si faceva prendere dalla malinconia. La sensazione di essere solo mentre era circondato da persone si faceva sempre più intensa. Ogni volta che si trovava in presenza dei suoi genitori e di suo fratello, quasi si sentiva un estraneo, spettatore della loro vita da film natalizi di bassa lega. Tutta quell'armonia, aggiunta alla delusione negli occhi dei suoi parenti ogni qual volta posassero gli occhi su di lui, lo metteva in tremendo disagio. Quel luogo non gli apparteneva più da tempo ormai... il suo posto era sotto i riflettori, in un grande appartamento di Seoul, circondato da ammiratori e pretendenti.

Nonostante il sentirsi a disagio in quella situazione, Taehyung aveva comunque trovato il suo nuovo passatempo: infastidire e provocare Jungkook fino a fargli perdere la pazienza. E questo accadeva praticamente ogni volta che i due si trovavano anche solo nello stesso edificio:


«QUALCUNO MI PORTI UN CETRIOLO». Gli schiamazzi di Taehyung riempivano fastidiosamente il silenzio che aleggiava nella casa Kim. I suoi genitori erano seduti in saloto a conversare con Jimin di ciò che avrebbero dovuto preparare a Natale mentre Jungkook era occupato in cucina a cuocere un'infornata di biscotti dei quali aveva testato una nuova ricetta.

La signora Kim si accigliò appena al suono di quelle parole, alzando lo sguardo sul soffitto, prima di sospirare e passarsi una mano sul volto, visivamente esausta di sentirlo urlare. «E adesso che deve farci con un cetriolo?»

Jungkook spunto con il capo dalla cucina, rispondendole con tono quasi arreso e completamente irrisorio: «La maschera di bellezza. Lo so, è ridicolo ma ormai non mi stupisco più di nulla con lui».

«Vado io» sospirò Jimin, facendo per alzarsi dalla poltrona con espressione decisamente scocciata. La peggio l'aveva anche lui con Taehyung di nuovo in casa che occupava 12 ore su 24 il bagno e lo assillava per ogni singola cosa; come quella di fargli foto "professionali" da postare sul suo profilo Instagram per far sapere ai suoi fan quanto si stesse "divertendo" in vacanza con la sua meravigliosa famiglia.

Jungkook alzò una mano, intimandogli di tornare a sedersi, ritornando in cucina. «Faccio io, gli serve tagliato a fette sottili» concluse, prendendo un cetriolo dal frigo, iniziando a tagliarlo sul legno del tagliere. Il corvino sapeva perfettamente come contrattare con tipi del genere e conosceva anche la situazione emotiva dell'intera famiglia e voleva evitare di farli stressare ancora di più di quanto già non fossero. Una volta che ebbe tagliato per bene le fettine le ripose in un piattino piano, salendo poi le scale verso la camera del ragazzo.

Bussò un paio di volte prima che un tipo in accappatoio e con la faccia ricoperta di una strana sostanza arancione lo guardasse con occhi appena annoiati che subito acquisirono un leggero luccichio alla realizzazione di chi si trovasse difronte.

«Tieni» disse Jungkook in tono atipico, porgendogli il piattino, senza neanche soffermarsi più di tanto sulle sue condizioni.

«C'è anche del miele? Sai è un ottimo scrub naturale per la pelle» disse Taehyung dopo aver preso il piattino, poggiandosi con la spalla allo stipite della porta.

Jungkook per poco non gli lanciava i cetrioli in faccia ma prese un respiro, cercando di non strafare come suo solito. «No, quello non c'è. Quindi fatti bastare i tuoi cetrioli» disse, sorridendogli ironico, facendo per andarsene, venendo nuovamente interrotto dalla fonte del suo nervosismo.

Don't ruin my Christmas - Vkook/KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora