I giorni proseguivano lenti a Daegu. Sembrava quasi che fossero intrappolati in una palla di vetro, con il mondo che continuava a girare attorno ad essa e loro rimanevano fermi, immobili, ignorando i rintocchi dei secondi; ignorando che il tempo che avevano a disposizione stava per finire. Succede sempre così quando non sei pronto a lasciar andare via qualcosa o qualcuno no? Cerchi di rimandare l'inevitabile, con la speranza che magari quel giorno non arrivi mai. È un sentimento comune alle persone che hanno sperimentato l'abbandono; quella paura del dire addio, nonostante ci sia la consapevolezza che non lo sia per davvero... eppure continui ad avere quella strana sensazione allo stomaco; quel nodo... Forse è un sentimento intrinseco dell'essere umano... la paura della solitudine. Oppure, semplicemente, è quella voglia irrefrenabile che abbiamo tutti nel cuore di sentirci amati... e quando la troviamo... quando troviamo quella sensazione, non siamo disposti a lasciarcela sfuggire così facilmente.
Jungkook era una di quelle persone che aveva sempre imparato a sopravvivere, rinunciando anche alla propria felicità pur di proteggere ciò che aveva di più caro: la sua famiglia. E questa sua prerogativa non l'aveva mai spaventato così tanto come in quei giorni. Si rendeva conto che Taehyung lo rendeva felice, lo sapeva... lo sentiva... ma allo stesso tempo... era ben consapevole che la felicità del modello non era lì. Quindi gli aveva lasciato libero arbitrio, mettendo da parte il suo orgoglio, dandogli il potere di ferirlo ancora. Forse questa era la più grande dimostrazione d'amore di cui era capace... gli aveva letteralmente consegnato tra le mani il coltello dalla parte del manico... puntando la lama dritto sul proprio cuore.
Taehyung, d'altro canto, si sentiva tremendamente confuso. Aveva risposto ad alcune domande che aveva finalmente trovato il coraggio di porsi ma le risposte non lo incoraggiavano per niente nel prendere una decisione definitiva. Nel frattempo, aveva deciso di godersi il resto dei giorni che li separavano da capodanno, non voleva precludersi nulla sta volta. Lui e Jungkook si vedevano regolarmente: facevano lunghe passeggiate, portavano Daehyun al parco, si vedevano a cena e dormivano insieme. Ma non era esattamente come il vivere una quotidianità assoluta...
C'erano dei momenti... quei momenti che facevano sentire Taehyung nudo; come se tutte le sue barriere cadessero, sgretolandosi davanti ai suoi occhi, lasciandolo al freddo e al taglio degli occhi di Jungkook che non perdevano tempo ad imprimere la sua pelle, scrivendo una storia comprensibile solo a loro due... una sorta di utopia irraggiungibile... Quei momenti Taehyung li amava, ma allo stesso tempo lo intimorivano. Erano quegli attimi che condividevano dopo aver fatto l'amore. Quella calma che arrivava dopo il tornado di passione che spesso li travolgeva. Quando si guardavano negli occhi, stesi entrambi su un fianco, con i capelli in disordine, le coperte a coprirli appena, i corpi leggermente umidi e le iridi che luccicavano come due diamanti. Rimanevano in silenzio, osservandosi attentamente, non toccandosi e non muovendosi. Era in quei lunghi minuti che si lasciavano guardare per ciò che erano veramente: due persone innamorate che non avevano il coraggio di mostrarlo al resto del mondo.
«Sai cosa ho capito?» chiese Jungkook in una di quelle occasioni mentre teneva il capo sul cuscino e gli occhi incatenati ai suoi, come sempre.
«Cosa?» rispose Taehyung con la voce sottile e roca, di chi si è appena svegliato da uno stato di trance interminabile.
«Che eravamo destinati ad incontrarci» disse, sorridendogli appena, tenendo lo sguardo su di lui. «Indipendentemente dalle nostre future scelte e dalle strade che prenderemo... so che tutto questo ci servirà a qualcosa...».
Taehyung scosse appena il capo, distogliendo gli occhi dai suoi per qualche secondo, osservando le lenzuola scure del loro letto. «E a cosa?» chiese, riportando le iridi nelle sue, alzando appena un angolo della sa bocca.
«Non lo so...» rispose il maggiore, portando piano l'indice sulla sua guancia, tracciando i tratti del suo viso lentamente. «Ho come la sensazione che tu mi stia salvando la vita... è una cosa stupida vero?» sussurrò, ridacchiando flebilmente di sé stesso.
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Don't ruin my Christmas - Vkook/KookV
FanfictionTaehyung è un modello molto famoso a Seoul che per la prima volta dopo sei anni torna dalla sua famiglia per Natale, finendo con l'incontrare la persona che gli manderà il cervello in pappa e la vita nel più completo caos. #1 in VKOOK 04/06/2022 #1...