-Perché mi stai legando a questo sediolino? Cosa vuoi farmi?- gli domando vedendo Luca che mi mette la cintura di sicurezza.
-Da ubriaca sembri quasi più simpatica- mi dice, per poi mettere in moto la macchina.
-Io sono sempre simpatica- dico allargando le braccia.Ops, mi sa di averlo colpito in faccia.
-Ti rendi conto di quello che stava per succederti se non fossi arrivato io a salvarti?- mi domanda e mi ritorna subito la tristezza.
-Adesso pretendi che debba ringraziarti all'infinito, dico bene?- gli domando posando il mio sguardo sul suo corpo.
-Adesso ti metti a fare la permalosa? Ho solamente detto la realtà dei fatti- mi spiega.Tutto scorre velocemente fuori dal finestrino.
Oddio Rita. L'ho lasciata là da sola.
-Torna indietro, Luca!- esclamo afferrandogli il braccio.
-Perché?- mi chiede inarcando un sopracciglio.
-Ho lasciato Rita là, siamo venute insieme a piedi alla festa- gli dico.
-Troverà un modo per ritirarsi, adesso non è il caso di tornare a quella festa di merda, Diana. Devi farmi spaccare il naso ad un altro?- si ribella, così schiudo di poco la bocca e incrocio le braccia al petto.
-Gira tutto, Luca- affermo mantenendomi successivamente testa e stomaco.
-Ti viene da vomitare?- mi domanda abbassndo il finestrino dal lato del passeggero.
-Un po'- rispondo sentendo tutta la vodka bevuta risalire.
-Sporgiti con la testa fuori e cerca di resistere, siamo quasi arrivati a casa mia- annuncia, così faccio ciò che mi dice e sento immediatamente il vento fresco posarsi sul mio viso.Continua a girare tutto.
Chiudo gli occhi tenendo il braccio fuori, d'un tratto la macchina sembra fermarsi: siamo già arrivati? Wow.
-Ce la fai a scendere?- mi domanda.
-D'Orso, ce la faccio a fare tutto io. Cosa credi?- sbotto proprio come una vecchia ubriacona da film americani.Provo a scendere e rieccomi che ricado all'indietro sul sediolino, facendomi anche male il collo.
-Che male- sbotto tenendomi la parte dolorante la mano.
Luca con tutta la pazienza di questo mondo viene in mio aiuto, mi prende in braccio proprio come una principessa e mi porta con sé dentro.
Amo il suo profumo, mi fa letteralmente impazzire.
-Perché non mi hai portata a casa mia? Cosa vuoi farmi? Vuoi rapirmi?- sbraito e lo sento subito sospirare.
-Stai un po' zitta- mi dice.
-Come osi cercare di zittirmi, D'Orso?- gli domando cercando di tirarmi su, minacciandolo con un dito.
-Come devo fare con te, eh?- borbotta poco dopo entrando in una stanza, adesso inizio a sentire freddo, infatti comincio a tremare.
-Stai congelando- mi fa notare dopo avermi posata sul letto.Sento girare tutto, ma la nausea
fortunatamente è passata.Luca mi mette sotto le coperte dopo avermi tolto i tacchi, che bel sollievo ai piedi. Che spensieratezza. Non li sopportavo più.
Il moretto si siede sul bordo del letto e posa i suoi occhi su di me: sono scuri e così profondi, sembrano un po' spenti, come se ci fosse qualcosa che non va.
-Perché fai così?- gli chiedo di punto in bianco guardandolo.
-Non fare domande, dormi- borbotta accarezzandomi il volto, così gli afferro la mano e gli stampi un bacio sopra.Il moretto si schiarisce immediatamente la gola.
Questo gioco di sguardi sta aumentando ed io non ci sto capendo più niente.
Sento il cuore esplodere nel petto, ma non ha senso dato che non ci conosciamo da chissà quanto tempo. Perché provo tutte queste cose? Sarà chimica?
-Non guardarmi così, Diana- sussurra mettendomi la mano attorno al collo e sento subito il mio corpo irrigidirsi.
Deglutisco e inarco leggermente la testa all'indietro, avvertendo una massa di brividi infiniti.
-E perché mai, Luca?- lo provoco.
-Perché poi non riesco a starti alla larga e perdo il controllo- mi dice e il mio cuore perde subito un battito.Sento tanto caldo. Con lui ogni volta è così. Provo sempre un mix di emozioni a cui non so dare spiegazione.
-Io non cadrò mai nella tua trappola, non mi farò ingannare da due occhi da cucciolone e dal finto viso d'angioletto. Non sono e mai sarò come tutte le altre che sono state solo tuoi sfizi, storie di poca importanza e poi via- gli spiego con tono leggermente provocatorio.
-Ed è appunto questo che mi fa impazzire di te, il fatto che tu sappia tenermi testa. Però non so finquando riuscirò a resistere- confessa.I miei occhi si illuminano e lo stomaco mi si contorce all'istante.
-A resistere? Ma D'Orso, siamo soltanto amici io e te. Ottimi amici e buoni compagni di classe. Stai fraintendendo tutto, mi sa- gli dico con sguardo provocante e appena si morde il labbro, con una mano mi stringe anche leggermente la coscia coperta dalle calze color carne.
Nel frattempo si sporge verso il mio viso, siamo poco distanti, sento il suo respiro solleticarmi il viso, posso quasi sentire il suo battito.
-Siamo amici, bene. Allora non deve importarti se faccio cose con Clarissa, dico bene?- mi stuzzica sfiorandomi la guancia con un dito.
La mia espressione cambia, così come il mio umore. Stronzo.
-Togli queste dannate mani dal mio corpo. Lasciami in pace- sbotto acida, così lo sento subito ridacchiare contento.
-Perché, che cosa avevi capito, Ferri? Siamo soltanto amici io e te. Ottimi amici e buoni compagni di classe. Stai fraintendendo tutto mi sa- espone, così lo guardo e mi mordo il labbro inferiore.
-Non mi interessa di ciò che fai con quella, vattene adesso- sbotto acida.
-Sei sicura? Devo andarmene? E non hai paura dei nostri sotto al letto? Potrebbero sbranarti mentre dormi- mi stuzzica divertito, così gli do un pizzicotto sul braccio.Dopo qualche secondo di silenzio, Luca si avvicina nuovamente al mio viso.
-Comunque sei proprio bella, Diana. Hai un qualcosa che mi attira particolarmente- sussurra sfiorandomi le labbra col dito.
Mi lascio andare completamente e non appena appoggia le sue labbra sulle mie, gli concedo all'istante l'accesso con la lingua.
Si adagia bene sul mio corpo e continua a baciarmi molto lentamente; nello stomaco si sprigiona un gruppo enorme di farfalle, sento il fuoco salire sempre di più, ho la mente annebbiata.
Poi ricordo di nuovo il fatto che lui è un donnaiolo di merda e lo respingo. È stato difficile staccarsi.
-No, Luca. Che cazzo fai?- sbotto acida, sotto il suo sguardo ben attento.
-Quello che mi sento di fare. A me pare che tu ci sia stata, o sbaglio?- mi domanda con voce roca.
-Ti sbagli- sputo acida.
-Allora riproviamo e vediamo- mi sfida, per poi posare di nuovo le sue labbra sulle mie.Col cuore in gola e il corpo ricoperto da milioni di brividi, gli mordo la lingua, così si stacca e mi fulmina con lo sguardo.
-Che male- si lamenta.
-La prossima volta eviti di fare lo sbruffone, stupido- lo insulto, così mi mette un'altra volta la mano al collo e non ci capisco più niente.
-Ma lo sai- dice, per poi deglutire.
-Clarissa ci sa fare proprio bene- dice dopo un po', così irritata da queste parole, lo spintono un po' per farlo alzare dal mio corpo e si mette di nuovo a sedere.È solo uno stronzo, ecco cosa è.
Gli errori verranno corretti.

STAI LEGGENDO
DAMN//CAPO PLAZA
FanfictionDiana, una ragazza sveglia, abbastanza vivace, inizia il suo ultimo anno scolastico nella sua città: Salerno. Accanto a lei ha tutto ciò che desidera: una famiglia, divertimento e Ciro, il suo migliore amico al quale è legata in una maniera indescri...