Luca pov's
Corro, corro via dall'auto blu.
Sento il cuore arrivarmi in gola, vedo gente fissarmi mentre scappo dai miei più acerrimi nemici.
Cerco di svincolare, ma mi stanno sotto più del previsto.
Il sudore mi brucia sulla fronte, sono stanco di correre, ho un'ansia pazzesca, non voglio nemmeno immaginare di sentire le manette al polso.
È sera inoltrata, Salerno è piena di gente, sto dando un sacco di spettacolo, ma tutti sembrano farsi i fatti propri e questo mi fa piacere.
Non posso essere preso, devo cercare il più possibile di evitare che ciò accada, ma gli sbirri mi stanno veramente vicino; non devo fare mosse false.
Svolto in un angolo, per correre più del dovuto vado a finire col piede in un fosso e cado: sbatto per terra come un sacco di patate, sento l'auto sgommare sulla superficie della strada umida, visto che fino a poco fa pioveva e subito dopo cerco di rialzarmi, ma ho un forte dolore alla caviglia.
Digrigno i denti a causa del dolore, poi una mano enorme mi afferra per il braccio.
-Cazzo!- urlo svegliandomi di soprassalto, mi sento accaldato, sembrava così dannatamente reale quel sogno.
Mi metto a sedere sul letto con le gambe incrociate e mi stropiccio gli occhi, sono stanco, ma sicuramente adesso non riprenderò sonno molto facilmente.
Diana's pov
Le lacrime mi rigano il volto mentre stringo forte il cuscino, la notte è sempre stata così, mi ha sempre portato un sacco di tristezza in determinati periodi.
Non posso ancora credere al fatto che con Ciro le cose si siano messe così male in breve tempo, ma secondo me lui già sapeva tutto da prima dell'estate, anche se lo camuffava.
A me dispiace troppo, non riesco a darmi pace per l'interruzione di questa amicizia, ci siamo sempre promessi che sarebbe durata per sempre. Parlavamo persino di invitarci ai nostri reciproci matrimoni.
Tiro su col naso, noto che un piccolo filo di luce entra dalla finestra, ormai c'è l'alba.
Ho mal di testa, sto piangendo da più di un'ora, non riesco a stare ancora nel letto.
Decido di tirarmi su, voglio andare a fare una piccola corsa, mi sa che oggi entrerò alla seconda ora.
Sì, sembro pazza che dico di voler andare a fare una corsa a quest'ora del mattino, ma ho bisogno di sfogarmi, tanto comunque non riesco più a chiudere occhio.
∆∆∆
Corro per le strade di Salerno, c'è tanta gente già attiva: come è bella questa città con l'alba, la rende molto magica, nonostante non sia parecchio grande.
Vedo dei ragazzi su una panchina a fumare, avranno fatto di sicuro after.
Solo quando mi avvicino, noto Luca seduto con loro.
Appena alza lo sguardo, incrocia il mio e sembra rimanere un po' sorpreso.
-Diana- dice.
Lo saluto con un cenno di mano, faccio per andarmene, ma lui mi blocca.
-Che ci fai qua?- mi domanda tenendomi il polso in maniera molto delicata, quasi come se fossi fatta di vetro e potessi frantumarmi da un momento all'altro.
-Corro. Non lo vedi?- ribatto un po' acida, sono nervosa.
-Non ti facevo così atletica, lo sai?- borbotta avvicinandosi leggermente a me.Ecco, ci risiamo: mente annebbiata, batticuore, brividi e scosse.
Evito tutte queste emozioni e faccio un passo indietro.
-Sì, sono piena di sorprese, D'Orso!- esclamo mollando la presa.
Faccio ancora una volta per andarmene, ma Luca mi blocca nuovamente.
-Perché scappi da me?- mi domanda cogliendomi di sorpresa.
Spalanco di poco la bocca perdendomi nei suoi occhi castani e leggermente arrossati, mi sento bruciare da questo dannato sguardo.
-Non scappo da te, voglio solo correre un po'- dico e sul suo volto spunta un sorrisetto.
-Avevi detto che non ti piaceva l'attività fisica o sbaglio?- borbotta guardandomi, così mi mordo il labbro.
-Stamattina mi sono svegliata con la voglia di farmi una corsetta, qual è il problema?- sbotto fissandolo, incrociando le braccia al petto.
-Comunque questo leggings è troppo aderente- mi bisbiglia all'orecchio, provocandomi infiniti brividi.Deglutisco guardando i suoi occhi e mi sento subito in imbarazzo.
-E allora?- sbotto riprendendomi dalla trance.
-Tutti possono guardare- mi dice.
-E non va bene, non mi piace questa cosa- sorride leggermente, per poi appoggiarmi una mano sul collo, di lato, inizia a farmi piccole carezze e non ci capisco niente più.Avverto brividi e scosse ovunque, saluta con un cenno di mano gli amici, mi afferra per il braccio e mi porta con sé.
-I-Io dovevo correre, dove mi porti?- gli domando titubante.
-Andiamo a fare colazione- mi dice sorridente.
-No, non voglio. Lasciami!- esclamo.
-È una cosa normale che fanno tutti quanti gli amici, no? Cosa c'è di strano e di malizioso in una colazione al bar?- mi stuzzica con voce roca, deglutisco e lo seguo senza dire più nulla.∆∆∆
Siamo qui, in questo bar. Non ci sta quasi nessuno, visto che è presto.
-Ti piace un sacco la Nutella?- mi domanda Luca, sorseggiando il suo caffè mentre io mi divoro letteralmente questo cornetto.
-È come chiedere ad un matematico: "Ti piace la matematica?"- dico con spontaneità, lui si morde il labbro e fa scivolare il suo sguardo su di me.Devo cercare di non strozzarmi, i suoi occhi mi mettono troppo in soggezione.
Deglutisco l'ultimo boccone, afferro la mia tazza di caffellatte e bevo, sto amando questa colazione, qui poi le cose le fanno squisite.
Appena poso la tazza vuota sul tavolo, alzo lo sguardo e noto che Luca mi stava fissando, fa finta di niente, dopo di che si allunga verso di me.
-Hai la bocca sporca- sussurra.
Afferro il fazzoletto, ma lui col suo dito mi precede strofinando per pulirmi.
Sfrega il dito sulle mie labbra, avverto un fuoco vivo impossessarsi di me.
Continua con questo movimento per un po', mi sta stuzzicando.
Io non cado nei suoi stupidi giochetti, perciò gli afferro la mano e lo guardo.
-Possiamo anche andare!- esclamo.
-Ti piace comandare- borbotta mordendosi il labbro.
-Secondo me sei tu quello a cui piace dare ordini- puntualizzo sfidandolo con lo sguardo, mi alzo e involontariamente mi rovescio il bicchiere d'acqua sulle cosce.Dannazione!
Inizio ad imprecare, sembra mi sia fatta la pipì addosso.
Luca scoppia a ridere, così lo fulmino immediatamente con lo sguardo, ma lui continua a ridere come se non ci fosse un domani.

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DAMN//CAPO PLAZA
FanfictionDiana, una ragazza sveglia, abbastanza vivace, inizia il suo ultimo anno scolastico nella sua città: Salerno. Accanto a lei ha tutto ciò che desidera: una famiglia, divertimento e Ciro, il suo migliore amico al quale è legata in una maniera indescri...