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Apro gli occhi, ma chi è questo?

Quasi sobbalzo, poi mi calmo quando vedo che si tratta di Luca Lo Stronzo.

Mi scoppia la testa, digrigno i denti a causa del dolore mantenendola, sento anche la nausea.

Ho dormito sul petto del moretto che adesso sta dormendo beato, il problema è che non ricordo nulla di ieri.

Sbadiglio e mi stropiccio gli occhi stiracchiandomi, mi soffermo su Luca e vedo il petto alzarsi e abbassarsi. Mi mordo il labbro nel vederlo così spensierato, beato tra i suoi sogni.

Improvvisamente sorride, mi si scalda il cuore.

Mi sorprende quando con la mano cerca la mia e la stringe dolcemente, non me l'aspettavo questo gesto.

Sta ancora sorridendo, sembra un angioletto. Istintivamente sorrido pure io, poi inizio a farmi paranoie.

Ricordo di essere andata alla festa con Rita, ricordo di aver iniziato a bere, dopo di che ho un buco nero nella testa. Niente. Non ricordo nulla.

Appena lascio la mano di Luca, inizia ad agitarsi, inizia a contorcersi, così alzo un sopracciglio e gli accarezzo la fronte.

-No!- esclama agitandosi.

Sta avendo un incubo, così gli riprendo subito la mano e la stringe. Gira la testa a destra e sinistra, vorrei svegliarlo, ma non so se è una cosa corretta interrompere gli incubi.

Personalmente parlando detesto quando mi interrompono i sogni, perché belli o brutti che siano, devo per forza sapere come vanno a finire.

-Cazzo- sbotta, noto la fronte lucida, sta leggermente sudando.

Non lo facevo un tipo da incubi così forti, chissà cosa nasconde. Sicuramente qualcosa.

Gli accarezzo la guancia, spalanca subito gli occhi con un'espressione preoccupata e appena mi vede vicino a lui, mi afferra e si slancia sulle mie labbra.

Mi bacia con passione e timore allo stesso tempo, ma lo respingo subito.

-Ma che cosa fai?- sbraito imbarazzatissima.
-Non lo so, mi è venuto d'istinto- risponde mettendosi a sedere.

Il mio cuore sobbalza, non realizzo ancora.

Si stropiccia gli occhi e sento lo stomaco attorcigliarsi, ho il batticuore. Tachicardia.

-Si può sapere che cosa ci faccio qua?- gli domando innervosita, ricordandomi che con quella boccaccia bacia anche tutte le altre come se niente fosse.
-Ti ho salvata ieri alla festa, se non era per me uno sporco bastardo se ne approfittava di te. Eri ubriaca e se non fossi arrivato io, t'avrebbe fatto del male- mi spiega e mi si gela immediatamente il sangue nelle vene.
-V-Veramente?- gli domando con gli occhi lucidi, per poi deglutire.

Guardandomi annuisce e sento letteralmente un vuoto nel mio stomaco.

-Allora grazie per avermi salvata. Non ricordo nulla- gli dico.
-Proprio niente?- mi chiede quasi deluso.
-Già!- esclamo sospirando.

Poi lo guardo e mi viene in mente che abbiamo dormito insieme tutta la notte. È successo qualcosa? Forse ero ubriaca e... Oddio, no. Vi prego. Non lo voglio nemmeno immaginare.

-Cosa abbiamo fatto?- vado dritta al punto e sul volto del moretto nasce un sorriso spontaneo.
-Attività fisica avanzata- risponde divertito, con la faccia ancora piena di sonno e mi sento subito avvampare.
-Luca!- esclamo dandogli un pugno leggero sulla coscia.

Lo guardo e spero con tutto il cuore che non sia stato veramente così. Vorrei sprofondare in questo momento.

-Fai il serio. Cosa è successo? Niente, vero?- gli chiedo.

Il moretto notando il mio sguardo preoccupato così come il mio tono di voce, si morde il labbro e mi accarezza il viso con una dolcezza estrema.

-Ci siamo baciati- mi dice.

Sento la mia mente impazzire. Aiuto.

-Ero ubriaca, non significa proprio niente. Non ero cosciente, ho esagerato con l'alcool e non capivo niente di quello che facevo- spiego impacciata sentendo le mie gote prendere fuoco.
-Ti scandalizzi per dei baci?- mi domanda ridacchiando.
-No!- esclamo non riuscendolo a guardare negli occhi.
-E allora?- mi domanda scrollando le spalle.
-Ecco, vedi come sei? Tu rendi tutto troppo superficiale. Per me un bacio, a differenza tua, vale tanto. Tantissimo. E no, non ho la mentalità del medioevo, semplicemente è pur sempre un contatto fisico e come tale lo ritengo importante, perché io credo che sia una cosa che non è concessa a chiunque. Stop- gli spiego e lui annuisce.

Mi guarda le labbra, mi fissa con uno sguardo intenso e non ci sto capendo più niente. Appena il suo sguardo scivola sulla scollatura del mio vestito, mi sento ancora di più in imbarazzo.

-Mi piace questo vestito, comunque- puntualizza.
-Lo so, ho dei bei gusti- ironizzo e sul suo volto si forma un sorriso che mi fa sciogliere il cuore come un ghiacciolo lasciato al sole.

Il suo sguardo mi sta facendo letteralmente impazzire.

-Se sapessi che non attaccheresti, ti bacerei di nuovo- mi dice e quasi sobbalzo a causa di tutte le scariche elettriche che mi ha provocato questa frase.

Mi schiarisco la voce, faccio per alzarmi dal letto, ma lui mi blocca.

E rieccoci di nuovo, siamo poco distanti, il mio cuore sta esplodendo nella cassa toracica e non mi rendo conto di come sia possibile, dato che manco ci conosciamo così tanto bene.

I nostri occhi si incastrano, sento il cuore in gola. Quando siamo così vicini non capisco niente.

Con un dito mi sposta la ciocca di capelli dal viso e mi accarezza le labbra. Avverto la gola secca, dovrei respingerlo, ma non ci riesco. Questo contatto fisico mi manda in tilt.

Dai, Diana. Respingilo. Sai benissimo che è così con tutte, con te non c'è niente di diverso per lui.

Mi schiarisco la voce e mi alzo dal letto, non devo farlo vincere. Assolutamente.

-Diana- mi chiama, così mi volto e ci guardiamo ancora una volta negli occhi.
-Comunque sei proprio bella, anche appena sveglia- aggiunge, facendomi avvertire un miscuglio di emozioni che mi fanno sentire magicamente viva.

Gli errori verranno corretti.

DAMN//CAPO PLAZADove le storie prendono vita. Scoprilo ora