Tornando sano e salvo dal pranzo, Felix dice "arrivederci" e "grazie" a Changbin, prima di dirigersi nella sua camera per prepararsi alla lezione di ballo. Si fa la doccia, per poi cambiarsi e indossare abiti più comodi. Rovistando all'interno dell'armadio, opta per una felpa col cappuccio nera, pantaloni da jogging e un paio di scarpe da ginnastica nere, con le suole arancioni e bianche per dargli un po' di colore. Lascia i capelli soffici sciolti.
Dirigendosi lungo il corridoio con una sacca a tracolla, Felix apre la porta della sua classe. Entrando, scopre che non sono ancora arrivati molti studenti, e quelli che sono lì lo guardano mentre passa in fondo all'aula e posa la sua borsa. Sentendosi a disagio, poiché alcuni hanno iniziato a sussurrare, Felix decide di distrarsi usando il telefono, anziché fare stretching.
Ben presto smettono di parlare, mentre la porta si apre di nuovo. Questa volta a entrare è Hyunjin, che sta ridendo per qualcosa con Minho. Quando Felix alza lo sguardo dal cellulare, i suoi occhi si incrociano con quelli di Hyunjin. Questo gli fa un grande sorriso, mentre si avvicina seguito da Minho. Felix sente il bisogno di alzarsi e spazzolare via della polvere immaginaria dalle sue gambe.
"Hey." Hyunjin gli fa un semplice saluto, mentre gli posa la sua borsa accanto.
"C-ciao" risponde Felix balbettando un po', mentre ricorda quello che Chan gli ha detto prima.
"Non è che non voglio che tu faccia amicizia, è solo che non tutte le persone gentili sono davvero gentili. Ad alcune devi stare attento e Hyunjin ... è una di queste. Quindi, per favore, per favore stai attento!" Da quello che ha detto Chan sembra che sia successo qualcosa tra loro, in passato.
"Ci sei?" Hyunjin agita la mano davanti al suo viso, riportandolo alla realtà.
"Oh, scusa." Felix gli passa accanto, come se niente fosse, e rimane sull'attenti come ha chiesto Chan.
"Cominciamo a riscaldarci, il signor Lee sarà qui tra poco." Minho finalmente parla, mentre prende posizione in un affondo.
"Signor Lee? Sai che preferisce quando lo chiamiamo Taemin." Lo prende in giro Hyunjin, mentre si unisce a lui nel riscaldamento. Felix lo segue, non volendo rimanere lì in piedi da solo.
Non ci vuole molto prima che Taemin entri in classe, chiedendo agli studenti di mettersi in fila, così da poter prendere il registro e iniziare rapidamente la lezione. Anche se stanno facendo alcuni riscaldamenti di base, Felix riesce comunque a sentire su di sé gli sguardi degli altri studenti nella stanza, ma il motivo per cui lo stanno fissando è ciò che lo rende ansioso.
Dopo essersi riscaldati, Taemin annuncia che impareranno la coreografia su "wish you were gay", di Billie Eilish. Il viso di Felix si illumina nel sentirlo dire, in quanto è una dei suoi artisti preferiti. Hyunjin nota il cambiamento nell'atteggiamento del ragazzo, e fa un sorrisetto mentre rivolge a Minho un'occhiata strana, come se stesse tramando qualcosa. Taemin ha deciso che per le prime lezioni balleranno e basta, per facilitare i nuovi alunni prima di iniziare a studiare gli stili e la storia della danza; in realtà, però, è principalmente perché trova noioso dover dare voti su delle verifiche teoriche, quando vuole solo scoprire di cosa sono capaci gli studenti.
A metà della lezione, tutto sta andando bene, e Felix adora dover ascoltare la canzone in continuazione. L'unico problema è che le persone lo stanno ancora fissando, sussurrando tra loro. Non è sicuro se sia reale o se sia solo lui che è paranoico, quindi sta cercando di scrollarsi la brutta sensazione di dosso e di non lasciare che lo tormenti.
"Stai bene?" A quanto pare deve star fallendo nel suo intento, perché Hyunjin gli si avvicina.
"Eh, cosa? Sì." riesce a risultare convincente, ma la sua voce un po' più acuta del solito tono profondo lo tradisce.
"Sei sicuro?" Hyunjin alza un sopracciglio. Non crede che Felix stia effettivamente bene.
"Sì, sto solo cercando di ballare, grazie" Dice lui velocemente, desiderando che la conversazione finisca.
"Sembra che voi due conosciate già la coreografia a memoria, dato che parlate. Vi piacerebbe venire qui davanti ed eseguirla per il resto della classe?" Taemin li ha notati parlare, e non è in vena di lasciar cadere la cosa.
Hyunjin e Felix stanno lì in silenzio con la paura persino di respirare. "Non è una domanda, è un ordine. Avanti!" In preda al panico, Hyunjin fa un passo avanti, ma Felix rimane pietrificato sul posto, con il respiro che aumenta lentamente di ritmo. "Lee Felix, mi hai sentito?" Taemin inizia a perdere la pazienza, e tutti ora bisbigliano, ma Felix non ha capito ciò che gli è stato detto. Quando ballano non deve preoccuparsi di capire, perché può semplicemente imitare ciò che vede, ma non ci sono sottotitoli per ciò che accade nella vita reale.
"LEE FELIX!" Taemin urla, facendo sì che Felix inizi a tremare nel sentire il suo nome chiamato in modo così aggressivo.
Hyunjin deve aver capito che qualcosa non va in Felix, e gli si avvicina. Quando lo raggiunge, solleva un braccio e lo appoggia delicatamente sulla spalla del ragazzo tremante, il sudore visibile sulla sua fronte che potrebbe risultare dovuto alla danza.
Sentendo un peso sulla sua spalla, Felix passa dall'interno della sua testa al mondo esterno. Capisce subito cosa sta per succedere: un attacco di panico. Ha troppi occhi puntati su di é e sa che non ci vorrà molto prima che crolli. Non volendo che qualcuno lo veda, Felix corre verso la porta, spingendo chiunque si metta sulla sua strada. L'unica cosa che gli importa è allontanarsi dagli sguardi degli altri.
A Hyunjin ricade il braccio sul fianco, mentre guarda il ragazzo scomparire al di là della porta. Rivolgendosi all'insegnante, Hyunjin parla "Signore, penso che dovrei andare a controllarlo. Credo potrebbe aver avuto un attacco di panico." È in grado di riconoscerne uno quando lo vede, perché in passato era anche lui incline ad averne.
Taemin annuisce e lascia che Hyunjin se ne vada, sentendosi un po' in colpa per aver messo a disagio uno studente. Lui recupera la sua borsa e quella di Felix dal fondo dell'aula, prima di lasciare la lezione. Nell'uscire strizza l'occhio a Minho, che alza gli occhi al cielo e torna ad ascoltare l'insegnante.
Affrettandosi per i corridoi, non ci vuole molto perché Hyunjin arrivi al bagno più vicino. Apre con cautela la porta, per essere sicuro di non spaventare Felix. Affacciandosi prima di entrare, nota subito un ragazzo rannicchiato contro il muro, con la testa tra le ginocchia. Non ha bisogno di vedere altro per sapere già che è Felix, i capelli biondi troppo cresciuti a testimoniarlo.
Facendo dei passi cauti, va a sedersi accanto a lui nel modo più silenzioso possibile, per non far capire di essere lì. Alla fine, Hyunjin sente il respiro di Felix iniziare a stabilizzarsi un po' e coglie l'occasione per mettere una mano sulla parte superiore della sua schiena.
Felix sussulta, e alza lo sguardo verso di lui con un lieve sorriso. "Non preoccuparti, sei al sicuro." Gli dice Hyunjin a bassa voce, mantenendo Felix in uno stato di sicurezza. Hyunjin ricorda che in passato, durante i suoi attacchi di panico, sentirsi dire che era al sicuro o anche dirlo ad alta voce a sé stesso era sufficiente per farlo sentire al sicuro e calmarlo. Era come giocare un brutto scherzo al proprio cervello.
Aveva ragione. Mentre continua a ripetere quelle parole, accarezzando la schiena di Felix, il ragazzo si calma e il suo respiro diventa regolare. "Grazie" gli dice debolmente.
"Tieni" Hyunjin fruga nella sua borsa e tira fuori una bottiglietta d'acqua per Felix, che la prende con cautela e beve.
Sentendosi molto meglio, guarda in avanti e lascia che la sua testa si rilassi, finendo sulla spalla di Hyunjin.
Lui lo lascia riposare, appoggiando la testa sopra alla sua e avvolgendolo tra le sue braccia. "Adesso sei al sicuro" Gli sussurra un'ultima volta, prima che la stanza cada nel silenzio.
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Back Off! • hyunbinlix / italian translation
FanficFelix arriva nella sua nuova scuola, catturando gli occhi di tutti. È diverso dagli altri. "Non è di queste parti." "Qualche strambo straniero." "Non riesce nemmeno a parlare correttamente." Queste sono solo alcune delle cose che la gente dice di lu...