capitolo 28

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Felix sta andando alla lezione di lingua ed è di buon umore, quando improvvisamente qualcuno lo afferra per la spalla da dietro. Sente il suo corpo venir voltato con forza e finisce per incontrare gli occhi dell'individuo che ne è responsabile, mentre un odio istantaneo gli riempie le vene.

"Cosa vuoi?" Chiede con un'espressione impassibile. Ha fatto del suo meglio per mantenere le distanze, anche scappando quando l'altro si avvicinava, ma ora il piano sembra essere fallito.

"È-è vero?" Hyunjin inspira, cercando di riprendere fiato dopo esser corso dietro a Felix. Nel momento in cui l'ha visto allontanarsi dagli altri ed essere finalmente solo, ha capito subito che quella era la sua occasione per parlargli.

"Cosa è vero?" Felix cerca di rimanere calmo e composto, dopo aver notato alcuni passanti che lo fissavano.

"Minho e Jisung?" Hyunjin ha bisogno di sapere se quello che il primo gli ha detto a pranzo era davvero vero. Diciamo che lui e Minho non si parlano al momento, e sa che se lo chiedesse a lui ciò porterebbe solo ad un'altra discussione. Non vuole perderlo, ma le circostanze ora non sono delle migliori.

Felix ridacchia e alza gli occhi al cielo. "Jisung e Minho?!" Ripete, incapace di credere che questo sia ciò che il ragazzo ha da dire. Dopo tutto il dolore e la sofferenza che ha causato non solo a Felix, ma anche a Changbin, lui chiede di Jisung e Minho. "Intendi se stanno insieme?"

"Sì." Risponde Hyunjin velocemente e senza mezzi termini, non prestando molta attenzione all'ovvia frustrazione che mostra il viso dell'altro ragazzo.

"Sì, stanno insieme. Ciò ti crea qualche problema, stronzo omofobo?" Dice Felix, prima di voltarsi e tornare in classe. Il suo buon umore è stato rovinato in pochi secondi.

Hyunjin viene lasciato in piedi da solo nel corridoio, mentre continua a guardare dove si trovava Felix al suono della campana. Ora non ha lezione, quindi non ha bisogno di correre da nessuna parte. Tuttavia, rimane fermo nello stesso punto fino a quando delle altre persone passano per il corridoio parlando e riportandolo nel mondo reale. Facendo scivolare le mani nelle tasche dopo un rapido cenno di saluto, torna lentamente al suo dormitorio, la testa piena di milioni di pensieri.

Entrando nella sua stanza, Hyunjin sbatte velocemente la porta e tira un urlo. Dopo aver preso alcuni respiri profondi per calmarsi, si sposta dalla parete. Va verso il suo letto, per poi fare una brusca svolta e crollare su quello di Seungmin. Prendendo il cucciolo di peluche dell'amico, si rannicchia in posizione fetale.

La sua testa sembra sul punto di esplodere e sente il cuore pesante. I ricordi di tutte le cose cattive che ha detto si ripetono nella sua mente. Per tutto questo tempo ha detto cose irrispettose, senza pensare davvero a coloro che lo circondano. Prima che se ne renda conto, si addormenta per quanto ha pianto.

Seungmin entra nella stanza del dormitorio dopo aver lasciato Jeongin alla sua lezione. Rimane scioccato nel vedere Hyunjin, ci sono state notti in cui il ragazzo si infilava nel suo letto, ma non l'ha mai visto così. Gli occhi rossi, le guance gonfie e le lacrime secche lo fanno sembrare vulnerabile mentre abbraccia il suo peluche. Seungmin ha notato che ultimamente Hyunjin si comporta in modo diverso quando è solo o quando c'è Minho. È ovvio che i due abbiano litigato, ma nessuno ha detto nulla né a lui né a Jeongin.

Cercando di non svegliare la bella addormentata, Seungmin si arrampica con cautela sul letto, abbracciando leggermente Hyunjin. Il più grande cambia leggermente posizione, prima di rilassarsi ancora una volta e continuare a dormire. Dopo un po', grazie al calore dell'altro e al conforto del letto, Seungmin si ritrova incapace di resistere, i suoi occhi si chiudono e lui si addormenta.

È passato del tempo quando poi sbatte le palpebre, muovendo un braccio intorno a sé e rendendosi conto che Hyunjin non è più lì accanto. Aprendo finalmente gli occhi, lo vede seduto sul bordo del letto, ancora stretto al peluche, ma i suoi occhi sono più rossi di prima e segnati da nuove lacrime.

Seungmin si siede, facendo infossare di poco il materasso, il che attira l'attenzione di Hyunjin. "Perdonami." Cerca di scusarsi il ragazzo, con la voce rotta.

"Perdonarti per cosa?" Seungmin parla piano.

"Per essere una persona così di merda." Il ragazzo tira su col naso, tenendo la testa bassa.

Seungmin si sposta per unirsi a lui a lato del letto. "No, non lo sei." Lo rassicura, rendendosi conto che qualcosa non va e che l'amico è in uno stato molto fragile.

"Ho urlato contro M-Minho..." È il suo migliore amico e la persona che si è presa cura di lui da quando si è trasferito al college, ed ora si sente come se avesse rovinato tutto.

"Lo so, ma-" Il ragazzo cerca di circondare le spalle di Hyunjin con un braccio, ma lui si alza velocemente, lasciando cadere il peluche e guardando Seungmin con le lacrime agli occhi.

"No, non lo sai. I-io mi sono arrabbiato con lui per essere uscito con Jisung e-e poi ho detto così tante cose cattive." La voce di Hyunjin trema di più ad ogni frase. "Ma è sbagliato, no? Relazioni tra persone dello stesso sesso?" Guarda Seungmin con occhi disperati.

"Perché dovrebbe essere sbagliato?" Lui resta sul letto. Ha sentito Hyunjin fare commenti omofobici più volte, ma non ne ha mai saputo il perché.

"È ciò che mi dicono sempre i miei genitori." Si asciuga le lacrime dal viso prima di continuare. "Mio padre mi dice sempre che non vuole vedermi mai più baciare un ragazzo. È sbagliato e non dovrebbe accadere, quindi è meglio che non lo faccia."

Seungmin lo guarda confuso. Ha detto "di nuovo", quindi Hyunjin ha già baciato un ragazzo? Forse questa è la sua occasione per scoprire qualcosa. Si alza in piedi, senza interrompere il contatto visivo con Hyunjin, e lentamente si avvicina, trovandosi faccia a faccia con lui, a pochi centimetri di distanza.

Raggiunge la guancia di Hyunjin con una mano, e mettendosi sulle punte dei piedi lascia un leggero bacio sulle sue labbra, assaporando il sale delle sue lacrime. "Ti è sembrato sbagliato?"

Hyunjin non dice nulla per paura che la sua voce si spezzi ancora di più se parla. Invece, scuote la testa, perché nulla di ciò gli è sembrato sbagliato. Altre lacrime calde iniziano a cadere, mentre emette un grido silenzioso.

"Vedi, non è sbagliato." Seungmin poggia la testa del ragazzo sulla sua spalla, mentre lo tiene stretto in un abbraccio. "L'amore è amore, non c'è niente di sbagliato in questo. Dentro siamo tutti scheletri, siamo tutti umani, il genere non decide se possiamo amare o no. Sono i tuoi genitori ad avere torto." Riesce a sentire il corpo di Hyunjin tremare. Il dolore che deve aver passato in tutti questi anni, solo perché gli è stato detto di non amare mai qualcuno dello stesso sesso.

Alla fine, Hyunjin riesce a calmarsi e ad allontanarsi da Seungmim. "Grazie." Tira su col naso, asciugandosi le lacrime.

Si sente come se gli fosse stato appena tolto un peso dalle spalle. Chi avrebbe immaginato che fare quella domanda a qualcuno avrebbe reso tutto molto più chiaro e l'avrebbe fatto sentire più al sicuro. Seungmin ha sempre saputo usare parole di conforto. Ora Hyunjin sa che amare qualcuno dello stesso sesso non è sbagliato, e che lui potrebbe essere effettivamente in grado di amare.

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