capitolo 18

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I due ragazzi australiani corrono lungo i corridoi dell'ospedale alla ricerca della stanza 0325, dove alloggia Changbin.

"Da questa parte!" Urla Chan mentre girano l'angolo.

Prima di entrare Felix fa un respiro profondo, preparandosi a ciò che potrebbe vedere. È andato in spiaggia per cercare di convincere Hyunjin a dirgli cosa sta succedendo, ma per sua sfortuna non è mai successo, non ha nemmeno avuto la possibilità di tirare fuori l'argomento. Adesso è mezzanotte e il giorno precedente è finito per essere una perdita di tempo.

All'interno della stanza Changbin giace su un letto, profondamente addormentato, con un tubo che gli scende nella gola e costringe l'aria a essere pompata dentro e fuori dai suoi polmoni. È caduto, danneggiandosi le costole rotte e facendo collassare il suo polmone sinistro. Per fortuna i medici dicono che non è troppo grave, perché il polmone non è stato perforato dalle costole, ma dovrebbe comunque rimanere per la notte e vedere come sta la mattina dopo.

Un impaziente scoiattolo sta seduto su un divano, battendo la gamba sul pavimento e fissando il suo telefono. La sua testa si alza nel sentire la porta aprirsi, ed è sollevato dal fatto che Chan stia entrando insieme a Felix.

Quest'ultimo, senza badare a Jisung, va a mettersi accanto al letto di Changbin, vegliando su di lui mentre riposa pacificamente. Per quanto possa sembrare calmo, un'ondata di rabbia sta crescendo dentro di lui, rabbia nata dal desiderio. Tutto quello che vuole ora è che qualcuno gli dica cosa cazzo sta succedendo.

"Dovresti dormire." Gli si avvicina Jisung, posandogli una mano sulla spalla. "Ma prima... DOVE CAZZO ERI FINITO!" Grida sussurrando mentre scuote Felix.

"Ehi, calmati, è qui ora." Chan lo allontana dal ragazzo.

"Sì, allora? Dov'era quando lo stavamo chiamando in continuazione? Dov'era quando Changbin continuava a chiedere di poterlo vedere?" Jisung indica Felix mentre fissa Chan. "E-e perché sei uscito senza dircelo, nemmeno a Chan. Sai quanto eravamo spaventati? Sarà meglio che tu abbia una buona scusa." Sbuffa Jisung, terminando il suo discorso.

Felix distoglie lo sguardo da Jisung, non l'ha mai visto così e lo spaventa. Sa che se dicesse che era con Hyunjin si arrabbierebbe di più, e non è quello che vuole. Può già sentire i suoi palmi sudare e il petto che si irrigidisce ad ogni respiro. Stava andando tutto così bene, ma ora, con Jisung che gli urla contro e Chan che cerca di farlo calmare, gli tornano dei brutti ricordi. "P-p-puoi... smettila di urlare per favore." Felix fatica a parlare con una voce stabile. Sentendosi intrappolato in un angolo, si precipita fuori dalla stanza d'ospedale. Non avendo in mente un posto specifico, continua a scappare, cercando un posto sicuro. Trova un bagno ed entra, fortunatamente è vuoto e può stare da solo. Si lascia ricadere a terra e si raggomitola in posizione fetale, con la testa tra le ginocchia, cercando di calmarsi. "Cazzo! Jisung tu rimani qui, provo a cercarlo." Chan cerca di seguire Felix, ma viene tirato indietro da Jisung, che gli prende il braccio. "Lascia che vada io... sono stato io a gridargli contro, dovrei scusarmi." Esce dalla stanza, lasciando Chan a controllare Changbin.

Guardando nei vari corridoi, ci vuole un po', ma alla fine Jisung riesce a trovare Felix nascosto in un bagno. Lo capisce dal singhiozzo e dalle grida silenziose. Non volendo rendere evidente la sua presenza, si avvicina in punta di piedi per andare di fronte allo stallo in cui si trova Felix.

"Felix?" Mantiene la sua voce morbida. Non ottiene risposta, ma il pianto si ferma e il bagno diventa silenzioso. "Felix, mi dispiace."

Felix cerca di dire qualcosa, ma ha un groppo in gola e non riesce ad emettere un solo suono.

Jisung decide di continuare a parlare, sperando di aiutarlo. "So che pensi che io sia arrabbiato con te, ma in realtà non è rabbia." Volendo che il ragazzo capisca al meglio e si senta più a suo agio, continua in inglese. "La rabbia è un'emozione di seconda mano, il che significa che si è formata a causa di un'altra emozione, che era la paura. Ero così così spaventato da dove potessi essere perché non riuscivamo a contattarti. Quando Chan mi ha chiamato e ha detto che non eri al dormitorio non hai idea di quanto fossi spaventato. Changbin era già sdraiato in un letto d'ospedale, non volevo trovare anche te in un altro... mi dispiace di averti spaventato." Jisung sospira dopo aver finito di parlare e aspetta pazientemente sperando che Felix risponda.

A Felix viene nuovamente da piangere, ma questa volta perché Jisung significa molto per lui ed è davvero un grande amico. Guadagnando coraggio, si alza dalla tavoletta del water e apre la porta. Una volta faccia a faccia, Jisung rimane scioccato nel vedere gli occhi rossi di Felix. Aprono le braccia l'uno per l'altro e si stringono in un caldo abbraccio.

"Mi dispiace di essere scappato." Felix si asciuga le lacrime sotto agli occhi.

"Non hai nulla di cui scusarti, ora sei qui ed è tutto ciò che conta." Jisung lo tira di nuovo a sé per un altro abbraccio. "Solo, fallo sapere ad almeno uno di noi, prima di andare di nuovo da solo, per favore." Jisung cerca di alleggerire l'atmosfera.

"D'accordo." Felix ride, sentendosi molto meglio.

"Bene. Ora torniamo dagli altri, okay?" Jisung cammina al fianco di Felix, il suo umore molto più allegro di quando è arrivato lì prima.

Back Off! • hyunbinlix / italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora