capitolo 29

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Finalmente sabato, Felix può godersi una giornata in spiaggia con i suoi amici, questa volta i suoi veri amici. Si guarda allo specchio: indossa un costume blu e una sottile camicia di flanella bianca, di cui lascia alcuni bottoni aperti. Chan ridacchia nel guardarlo, facendo sì che Felix torni alla realtà.

"Sei pronto?" Sorride, mentre si mette uno zaino in spalla.

"Sì!" Felix allaccia i lacci delle scarpe prima di alzarsi in piedi e uscire dalla porta. Chan ridacchia di nuovo, guardando divertito la dolcezza e la felicità del ragazzo.

Incontrano Jisung e Changbin fuori dal dormitorio e scendono per incontrare Minho alla sua macchina.

"Dov'è il cibo?" Chiede Jisung vedendo le borse frigo vuote.

"Stiamo andando a comprarlo ora." Minho alza gli occhi al cielo nel chiudere il bagagliaio, dopo che tutti vi hanno messo le proprie borse.

Jisung si siede accanto a Minho nei posti davanti, mentre Felix prende il posto centrale tra Chan e Changbin. Changbin sarà anche più piccolo di statura, ma i suoi muscoli fanno sì che Felix si senta un po' scomodo nel mezzo, specialmente con le spalle premute contro quelle di Chan. Da quando è iniziata l'università non hanno perso un solo giorno di allenamento, e si vede.

Il viaggio è piacevole, e questa volta non imbarazzante. Jisung ha il controllo del cavo aux e mette un sacco di canzoni che piacciono a tutti, facendo ascoltare a Minho persino alcune delle sue opere d'arte. Mostra inoltre le sue abilità canore durante "close" e per quanto sia un idiota, Jisung è davvero bravo a scrivere testi significativi.

Finita la sua piccola esibizione, si gira per fare l'occhiolino a Changbin. "Felix, dovresti ascoltare questa."

Jisung riappoggia il telefono e il suono di un pianoforte inizia a suonare attraverso gli altoparlanti. Una voce morbida lo segue lentamente. Felix ascolta attentamente le parole di Changbin, accogliendo ognuna di esse. La canzone è un progetto personale che ha realizzato tempo fa quando si sentiva perso e incerto su con chi parlare.

Mentre la canzone continua lentamente, con Changbin che mormora le ultime parole, Felix appoggia la testa sulla sua spalla, intrecciando persino le dita con quelle del ragazzo. Una sensazione di calma invade tutti, insieme ad una di completezza.

"Ora hai me con cui parlare, sempre." Dice Felix piano, rompendo il silenzio.

Gira la testa per guardare fuori dal finestrino ed emette un sussulto nel vedere la spiaggia che si profila a lato. Ci sono più persone dell'ultima volta, ma l'oceano sembra più bello mentre brilla sotto il sole.

Minho parcheggia l'auto e loro scendono velocemente, aiutandolo a scaricare il bagagliaio. Chan e Changbin prendono le borse frigo, Jisung e Felix sedie ed ombrelloni, mentre Minho li segue con il suo barbecue da campeggio.

"Fatto." Jisung sorride, spazzolandosi via la sabbia dalle mani. Sistemare il tutto è stato il compito minore, ma ora Jisung può andare a lanciarsi nell'oceano, e non perde un secondo.

Tutti lo guardano precipitarsi verso l'acqua, aspettando di vedere se ne sarebbe accorto. "Sei un idiota!" Grida Changbin, mentre Jisung torna a riva piagnucolando.

"Forse la prossima volta dovresti toglierti le scarpe prima di fare il bagno." Minho gli lancia un asciugamano.

Jisung sbuffa e si siede, togliendosi le scarpe fradice. "Erano nuove."

"Fatto." Dice Felix, dopo aver preso le scarpe e averle messe ad asciugare al sole. "Così dovrebbero essere asciutte per quando torniamo a casa."

"Grazie!" Jisung gli salta addosso, facendolo urlare.

"Sei tutto bagnato." Felix si divincola tra le braccia dell'amico, senza ricevere aiuto dagli altri, che si limitano a ridere. Fortunatamente, Jisung scappa in fretta.

"Bene, andiamo a nuotare!" Chan si toglie la maglietta e inizia a correre in acqua con Jisung che lo segue.

Felix, Changbin e Minho si preparano a raggiungerli, quando Minho sente il suo telefono squillare. Prendendolo in mano, vede un nome che gli cancella subito il sorriso dal viso.

"Tutto ok?" Chiede Felix, notando l'improvviso cambiamento nel suo atteggiamento.

"Che? Oh, niente, devo solo rispondere un attimo alla chiamata. Vi raggiungo tra poco." Saluta Felix e si avvicina alla sua macchina, per poter parlare in privato.

"Pronto?" La sua voce è priva di emozioni. Non si aspettava di ricevere una chiamata da lui, e sa che molto probabilmente non finirà bene.

"M-Minho?" La voce di Hyunjin trema attraverso il telefono.

"Sono qui." Minho lascia che il suo tono si addolcisca, può dire che il ragazzo sia sconvolto al momento, e comportarsi freddamente non è la cosa migliore.

"M-mi dispiace. Mi dispiace per tutto quello che ho detto e fatto. Stavo solo facendo ciò che mi è stato insegnato, andando contro il modo in cui mi sento davvero e-"

"Lo so." Minho lo interrompe. "Ho saputo per tutto il tempo chi sei veramente. Ho sentito una tua chiamata con i tuoi genitori. Stavo solo aspettando che lo capissi anche tu." L'altro capo della linea tace, a esclusione di alcuni tiri su col naso di Hyunjin.

Onestamente, Minho sa che lui non è davvero omofobo da un po'. Tutte le volte in cui scherzava con Felix e le volte in cui lo fissava ne sono una prova più che sufficiente.

"Hyunjin?" Lo chiama Minho, per assicurarsi che sia ancora lì.

"Sì?"

"Ti perdono... ma non sono io quello con cui dovresti scusarti." Guarda fuori dall'auto, verso dove gli altri sguazzano sorridendo. "Sono sicuro ci siano altre due persone che hanno bisogno di conoscere il vero te. Tuttavia, il perdonarti dipende da loro". Minho riattacca, emettendo un profondo sospiro. È felice che Hyunjin l'abbia capito, ma se fosse troppo tardi?

Back Off! • hyunbinlix / italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora