Passarono esattamente tre giorni dall'ultima volta in cui avevo visto Wes, dopo che mi aveva accompagnato al dormitorio, non l'avevo più visto nè sentito eppure andavamo alla stessa università eppure di lui non c'era traccia. Mi aveva spaventata dopo l'ultima volta ma nonostante ciò continuavo a cercarlo tra la gente, continuavo a cercare i suoi occhi, il suo sguardo imbronciato e quell'atteggiamento da 'bad boy' che gli donava perfettamente, ero seduta a tavola con i ragazzi, con Selena e Demi le cose sembravano essersi aggiustate dopo le discussioni a causa del mio strano rapporto con Wes, Madison era sempre la solita stronza, e Kam...Kam passò accanto a me senza prendermi in giro...lo guardai passarmi accanto, aveva un livido sullo zigomo e un sopracciglio spaccato, se non fosse stato che in quei tre giorni non avevo avuto alcuna notizia di Wes o di qualche suo litigio avrei scommesso che fosse opera sua.
"é meglio tornare a lezione...ho da studiare abbastanza per gli esami" Dylan prese il suo zaino e il suo vassoio e con un rapido gesto salutò Demi con un bacio sulla fronte. Le cose in tre giorni erano cambiate drasticamente, Dylan sembrava molto concentrato sul suo studio e poco interessato a tutto ciò che riguardasse la sua fidanzata, dal canto suo...beh Demi si sentiva una schifezza : "Sta tranquilla Demi, Dylan e solo un maniaco del controllo e della precisione, sappiamo benissimo che se non si ritrova tutti voti alti alla fine del semestre andrebbe letteralmente nel panico, lui ti ama" guardai verso Cody che seduto a tavolo con un braccio avvolto intorno alla spalla di Selena cercava di rassicurare la sua amica che guardava con aria affranta il suo ragazzo allontanarsi, aveva avuto modo di conoscerli tutti, in quelle settimane, in quel mese che aveva passato lì, e Cody rispetto a tutti gli altri sembrava il più sano di mente, era una sorta di grillo parlante, voce della coscienza.
"Demi dobbiamo andare prima che si rubino tutti i posti in biblioteca" Demi annuì e con aria triste raccolse lo zaino e tutti i suoi libri, si allontanò senza neanche salutare, risentita da tutto ciò che le stava succedendo a causa di Dylan, Luce alzò un sopracciglio, riusciva benissimo a capire il perchè si sentisse così arrabbiata, lo ero anche io, Back quel giorno sarebbe tornato, sarei dovuta andare ad accoglierlo al terminal dei pullman e la mia mente non faceva altro che pensare a tutto ciò che era successo durante i giorni della sua assenza... quando alzai di nuovo lo sguardo, quando ritornai di nuovo alla realtà davanti a me avevo due occhioni che mi fissavano con grande intensità, non ero mai rimasta da sola con Cody, quella era la prima volta e sapevo dal suo sguardo che aveva qualcosa da dirmi : " è andato via, dopo la vostra uscita in moto, si è preso un borsone ed è scomparso, ha lasciato solo un biglietto con su scritto 'torno presto'" sapevo che Cody conosceva tutta la storia, sapevo che parlare con lui della situazione che si sarebbe creata e che si era creata a causa di quei baci sarebbe stata la situazione migliore ma come facevo a spiegargli una cosa che neanche io riuscivo a spiegare a me stessa : "Luce, io sono il loro migliore amico, conosco sia Wes che Back... e so perfettamente quanto quei due si amino a vicenda, quanto entrambi farebbero per l'altro, se mi avessi chiesto un anno fa quale fosse la persona che Wes ama di più oltre se stesso avrei detto senz'alcun dubbio Back ma ad oggi, non ne sono più così sicuro" quelle parole non facevano altro che darmi speranza, quella piccola fiamma che ardeva dentro di me dal giorno in cui io e Wes ci eravamo baciati e mentre la mia testa sperava e voleva che quella piccola fiamma si spegnesse prima che Back tornasse, prima che Wes tornasse, prima che le cose diventassero ancora più complicate di quanto già non fossero, il mio corpo, tutta me stessa si sentiva divampare dal calore e dalla voglia di sapere che forse lei per Wes significasse molto di più di qualche bacio dato qua e là : "Perché dici cosi? Come fai ad esserne sicuro?" avevo paura di sentire una risposta, avevo paura che sentendola non sarei andata più al terminal dell'autobus ad aspettare Back ma a cercare Wes dovunque lui fosse; Cody si voltò, indicando con un gesto della testa Kam seduto al tavolo da solo a mangiare una misera insalata mentre si guardava intorno cercando che qualcuno si sedesse accanto a lui per scambiare qualche chiacchiera o qualche battuta delle sue stupide : "Sai perchè Kam è seduto lì da solo e perché ha tutti quei segni e lividi sul viso?... L'ha picchiato il giorno in cui è tornato arrabbiato dalla vostra gita in moto, non ha sentito ragioni, lo ha spinto al muro e senza sosta ha continuato a colpirlo dicendogli di lasciare che il nome Luce scivolasse via dalla sua bocca, che non doveva neanche girarsi a guardarti quando attraversavi i corridoi, e poi ha intimato a tutti di stare alla larga da un perdente così e beh... ciò che dice il ragazzo che tutti temono e ammirano allo stesso tempo in questa scuola è legge" non significava niente pensai, Wes reagisce sempre d'impulso quando è arrabbiato lo aveva visto, il modo in cui aveva mandato quella bottiglia a fracassarsi contro il muro, alzai lo sguardo verso Kam e poi verso Cody scuotendo la testa : "Ancora non ci credi Luce...Wes non fa niente per nessuno, se non per quelle poche persone a cui tiene...non so cosa ci sia tra di voi, non so se sia solo un attrazione fatale o altro ma qualsiasi cosa sia dovete prendere una decisione al più presto perchè Back sta per tornare e quando scenderà da quel pullman le prime persone che vorrà vedere sarete proprio voi due" la campanella suonò catturando l'attenzione di tutti gli studenti, la pausa era finita, le lezioni stavano per riprendere e mentre la folla si accalcava all'uscita della mensa io rimasi seduta un altro po' lì con Cody che si stava sistemando per andare via : "Qualsiasi cosa sia..." dissi prima che lui se ne andasse "...lui sceglierà Back, non me ed è questo che devo fare anche io" il ragazzo non mi rispose subito lasciò prima che tutti abbandonassero la stanza per rispondere : " Beh...io la vedo più complicata di così Luce" rimasi seduta da sola a quel tavolo mentre l'ansia e i sensi di colpa non facevano altro che tormentarmi, era solo l'una e tra esattamente due ore Back, il suo fidanzato sarebbe ritornato.
Il telefono vibrò sul tavolo, era suo padre, era da giorni che evitava le sue chiamate o lasciava che a partire fosse la segreteria, non aveva bisogno di sorbirsi anche altre dei suoi rimproveri ma non poteva neanche comportarsi come se non esistesse perciò premette sul pulsante verde ed ecco che : "Luce...sono giorni che proviamo a chiamarti,ma che fine hai fatto? Così non va bene signorina...dobbiam..." lo interruppi prima che continuasse a dire qualsiasi altra cosa, anche mentre stavo parlando con mio padre il mio unico pensiero andava a Wes, a quello che sarebbe successo a noi...Luce ma ti senti...noi, non esiste nessun noi con quello stupido, e..." Luce ci sei?" non avevo sentito nulla di ciò che mio padre aveva appena detto perciò mi limitai ad annuire a dire : "Si, va bene...ora però devo andare sono già in ritardo per le lezioni, ci sentiamo presto promesso" e chiusi senza neanche sentirlo dire ciao, mi accasciai contro lo schienale della sedia pensando a quanto il tempo stesse passando troppo velocemente quel giornoi, come se volesse a tutti i costi smascherare che brutta persona ero diventata da quando ero arrivata all'università.
Quelle due ore le passai in biblioteca, la maggior parte del tempo dispersa nei miei pensieri, a guardare dalle grandi vetrate sperando di vedere un ragazzo dal giubbotto nero di pelle e un espressione abbastanza arrabbiata in viso e l'altra parte del tempo beh...a cercare di memorizzare qualcosa per il compito di anatomia di quella settimana, era buffo da quanti nervi e vene il nostro corpo fosse composto, di quante ossa riuscissero a sorreggerlo,incastrate le una dentro le altre come dei pezzi di un puzzle, quando all'improvviso il telefono sulla scrivania s'illuminò mostrando un messaggio inaspettato : "Vediamoci all'uscita dell'università, sto venendo a prenderti" firmato Wes, non riuscivo a capire perché quel semplice messaggio avesse migliorato la mia giornata e non riuscivo a capire perché fossi talmente felice pur sapendo che per lui non sarei mai stata nulla, chiusi in fretta e furia i libri e mi diressi in bagno per sistemarmi, non mi ero mai sentita così insicura in vita mia per un ragazzo e io e lui eravamo semplicemente amici...no più che amici-nemici dato il nostro rapporto; entrai in bagno così in fretta che non mi resi neanche conto che proprio lì in fondo c'era una coppia che stava facendo sesso a tutta forza come se si trovassero nella propria stanza e nessuno potesse entrare, dallo specchio si vedeva perfettamente di chi si trattava era Madison e... non potevo credere ai miei occhi...Kam...il povero e ricoperto di lividi Kam, quando la ragazza mi vide cercai di distogliere lo sguardo e di togliere il disturbo ma era troppo tardi ormai ero stata beccata : "Hey..tu, ragazza stramba, tutto bene con il tuo nuovo amichetto?" cercai di andare via ma Kam si parò dinazi la porta, non mi guardò neanche in viso, sembrava spaventato dal farlo : "Sai ho saputo che oggi Back tornerà a casa e di Wes non c'è neanche l'ombra, che c'è avete combinato qualcosa voi due? Qualcosa per cui valga la pena nascondervi? Un bacio magari? " non appena sentii quella frase sentii il sangue scorrere velocemente e le gambe tremare, improvvisamente avevo la bocca secca e avevo così tanta voglia di piangere, ripensai a quel bacio in palestra a quel flash che avevo visto, lei sapeva tutto : "Ma di che stai parlando?" cercai di negare tutto, cercare di dare a vedere che era tutto vero ma mi era difficile mentire soprattutto di fronte a lei e a quella sua chioma rossa, incrociai le dita dietro la schiena sperando che ci avesse creduto, rimase a guardarmi per qualche minuto prima di dire: "Anche se vorrei davvero che fosse qui, anche se vorrei vedere con tutto il mio cuore Back che finalmente manda a quel paese Wes, vedere quel dannato Wes per la prima volta soffrire...tu non saresti neanche lontanamente capace di compiere un gesto del genere, insomma basta guardarti per capire quanto sfigata tu possa essere, immagino che tu sia la classica cocca di papà dai voti alti, magari con un bella villa, un bel cane...la perfetta casa delle bambole, la perfetta vita da ragazza perfetta quale sei" non riuscii neanche ad accorgermene di quella piccola bottiglietta che teneva tra le mani che come in un lampo me la scaraventò addosso, Madison scoppiò a ridere e uscì seguita da Kam sembrava letteralmente portarlo al guinzaglio, improvvisamente tutte le mie paure svanirono, se Madison fosse stata davvero a conoscenza di qualcosa non avrebbe fatto altro che sputtanarmi in seduta stante ma non lo aveva fatto perciò mi appoggiai al lavandino cercando di controllare il respiro sempre più accelerato e contai fino a dieci stringendo forte gli occhi. Provai ad asciugarmi nel miglior modo possibile, per avere almeno un aspetto decente per quando Wes sarebbe venuto a prendermi, mi scaraventai praticamente fuori dalla biblioteca, non riconoscevo quella Luce, non mi ero mai vista così frenetica e fuori controllo per una persona...ma tutte quelle strane emozioni scomparvero non appena vidi uscire dalla macchina di Wes, una ragazza bionda, alta, aveva delle gambe perfette, con minigonna e tacchi, avrebbe fatto girare chiunque, io invece... al contrario non le arrivavo neanche al busto :"Chiamami" le sentii dire prima di stampare sulle labbra del ragazzo un bacio e leccargli la guancia come se fosse una mela caramellata, le sorrisi, un sorriso di amarezza mentre l'osservavo andare via muovendo i fianchi di qua e di la.
"Allora, che stai aspettando sali..." con me non riusciva mai ad essere gentile come con quelle modelle che sembravano uscite da un catalogo, con me o era troppo sarcastico o troppo stronzo : "Potresti usare altri modi per dirlo" dissi entrando e sbuffando mentre con forza sbattevo la portiera, si rivolgeva a me sempre sgarbato e per me era automatico farlo arrabbiare, indispettirlo più che altro : "Io non ti devo portare a letto, con loro devo esserlo" si passò una mano tra i capelli mentre con quell'altra sistemava lo specchietto che era praticamente ruotato, s'infilò la maglia nei pantaloni e poi fece segno verso di me :" Posso?" si chinò verso di me, sempre più giù verso le mie gambe, cercai di distogliere lo sguardo, di pensare a quanto mi ripugnasse quel gesto ma in realtà sentii improvvisamente le guance prendere fuoco, non stava succedendo niente, non mi stava facendo nulla eppure nella mia testa e nel mio cuore qualcosa stava succedendo; all'improvviso quella strana sensazione di calore scomparve non appena lo vidi cacciare da sotto il mio sediolino dei fazzolettini usati e sporchi di qualcosa di appiccicoso e tra questi c'era la confezione di un preservativo, subito scattai a sedere e lo guardai cercando di fulminarlo : "non mi starai mica dicendo che l'avete fatto qui?" lui scosse la testa e confuso disse: "Io non ho detto proprio nulla" gettò quell'immondizia fuori dal finestrino, per strada come un rozzo, in quel momento nella mia testa pensai a quante ragazze Wes aveva portato in quella macchina e quanto sia di Wes sia di quelle tante ragazze fosse rimasto lì, intrappolato tra i sedili ma fortunatamente io avevo sempre con me del gel igienizzante :"Non dirai sul serio?" mi guardò quasi come se fossi un extraterrestre :"è necessario, visto che lasci fazzoletti sporchi di..." non volevo dire quella parola perciò rimasi in silenzio incrociando le braccia, cercai di sembrare indaffarata a guardare qualcosa ma Wes non si sarebbe mai lasciato scappare un occasione come questa: "Di? Avanti mia piccola puritana, piccola, ingenua ragazza...di quella cattiva parola" sorrideva mentre con quei suoi occhi da predatore, rimasi fissa a guardarlo per un po' prima di dire : "Vaffanculo Wes" mi girai verso il finestrino dandogli le spalle, lo sentii sorridere e in quel momento anche se non riuscivo a vederlo immaginai la sua fossetta mentre sorrideva, l'incurvatura della bocca, delle sue labbra morbide che premevan...no, Luce, no :"Ecco perchè non potrei mai stare con una come te, una che si igienizza le mani per un po' di sperma" urlò, marcando quella parola nel mio orecchio, improvvisamente il mio cuore fece una capriola, le sue labbra erano vicino al mio orecchio, alla mia pelle e...:"Luce, io e te dobbiamo dimenticare tutto" la sua voce era cambiata cosìccome la sua espressione non appena mi voltai e gli vidi il volto, era serio, fisso a guardare la strada dinanzi a se :"Back è il mio migliore amico e...non posso permettere che tu ti metta di mezzo, capisci?" annuii, anche se in realtà non sapevo bene il perchè stessi annuendo, ci eravamo baciati...ed era impossibile che lui non avesse provato nulla, lo avevo visto in palestra dal modo in cui mi aveva afferrata a stretta a lui, in infermeria quando aveva bisogno di un mio bacio : "Anche perchè io non sono proprio il tipo da relazione seria...hai visto no" annuii, non avevo parole per rispondere, rimasi in silenzio per tutto il viaggio e lui fece lo stesso ci furono solo degli sguardi sfuggenti fino a quando non arrivammo al terminal : "Ci siamo" disse tenendo ancora tutte e due le mani strette al volante, lo stringeva con una gran forza come se non volesse lasciarlo, come se non volesse lasciare quella macchina e aprire lo sportello perché una volta fatto sapevamo entrambi che anche se avessi messo fine e cancellato qualsiasi cosa ci fosse stato tra noi due in quei giorni, avremmo dovuto prendere in giro una persona a noi cara:"Luce se..." non lo lasciai finire, aprii lo sportello, non avevo bisogno di sentire altro uscire dalla sua bocca, lo aveva detto lui no, Wes non era fatto per le relazioni serie, era chiaro che in quei giorni era a carenza di ragazze con cui divertirsi e aveva preso me come mira, chissà cosa cavolo mi aspettavo da uno come lui.
Vidi una sagoma da lontano corrermi incontro e gettarmi le braccia al collo, era Back avrei riconosciuto quel profumo dovunque eppure non riusciva a scatenarmi la stessa dipendenza che avevo da quello di Wes, ecco un primo errore mai fare paragoni, mai fare paragoni, e mentre mi ripetevo questa frase vidi con la coda dell'occhio Wes appoggiato alla sua macchina e distogliere lo sguardo, avevo le braccia del mio ragazzo avvolte intorno al mio corpo, ma la mia testa era altrove in quel momento ripensai alle parole di Cody :"Beh...io la vedo più complicata di così Luce".
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Sei Solo Mia
RomanceLuce appare come una ragazza bella, simpatica, divertente,felice ma nasconde dietro di se un passato oscuro che la perseguita dovunque va...fino a quando incontra Wes. Wesley, detto Wes, é il classico ragazzo sexy e famoso della scuola che tutte le...