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La sveglia suonò alle sei anche se ero sveglia dalle cinque a causa del dolore al viso, avevo un livido su tutta la guancia.Ero rimasta a letto a fissare il soffitto perché di uscire non se ne parlava proprio dato gli ultimi avvenimenti, ero rimasta a guardare il soffitto e a sorridere come un ebete a pensare a quello che era successo. Ora stavo bene, stavo bene perché avrei aiutato Wes perché finalmente sarei riuscita a salvare una persona.
La porta della mia camera si aprì mostrando una chioma di capelli biondi lunghi, Demi entrò in camera e aveva un atteggiamento strano, era nervosa.
"Ciao" disse sedendosi sul letto e mettendosi sotto le coperte insieme a me, era strano , un gesto strano.
Poggiò la testa sulla mia spalla e rimase in silenzio, aveva qualcosa eppure ieri sembrava stare bene nonostante gli avessero detto che ero andata in infermeria.
"Che hai" dissi alzandomi e guardandola in viso, lei si morse un labbro e poi iniziò finalmente a parlare perché la Demi che resta in silenzio era davvero inquietante.
"Dylan mi ha detto una cosa..." disse contorcendosi le mani "...e volevo sentirla da te" 
Cosa gli aveva detto Dylan da tormentare così tanto Demi e da renderla così nervosa? Non avevo mai avuto la preoccupazione che Wes potesse dire qualcosa ai suoi amici ma adesso che vedevo il viso di Demi ero davvero pietrificata.
"Dimmi" lo dissi nel modo più tranquillo che potevo, incrociai le dita dietro la schiena, sperando andasse tutto bene.
"Mi ha detto che Wes ti ha baciata" lo dissi così velocemente che riuscii a capire solo due parole Wes e bacio, i giochi erano fatti, quello stronzo l'aveva spifferato ai suoi amici.
Cosa avrei dovuto dirgli ora? Che era così? Se gli avessi raccontato tutta la verità troppi segreti sarebbero usciti a galla e io avevo fatto una promessa, non potevo raccontare nulla altrimenti lui non si sarebbe più confidato con me e io avevo davvero tanto bisogno di capire chi fosse davvero Wes.
"Lo conosci" mi sedetti sul letto accanto a lei" e fatto così ci prova con tutte, era ubriaco e ci siamo baciati ma credimi non è significato nulla è stato come baciare un muro, nulla"
"Luce, ti prego non ti far abbindolare da lui, ti farebbe stare soltanto male. So come si comporta lo conosco da molto più di te e tutte quelle che sono state con lui sono state davvero male perché quando si parla di Wes non si parla soltanto di lui e del suo carattere ma anche della guardia che ha dietro ovvero Madison, tu non sai cosa a fatto a quelle che si erano innamorate di lui, sono dovute scappare da qui perché erano costantemente prese in giro non potevano neanche uscire dalle loro stanze per questo...stagli alla larga"
"Non è vero che tu lo conosci, Wes non è soltanto questo è molto di più e..." Demi mi interruppe spalancando gli occhi.
"Non ci posso credere lo stai difendendo? Luce che cosa sta succedendo tra te e lui, tu sei fidanzata e non puoi comportarti così" 
"E tu non puoi dirmi quello che devo o non devo fare non sei nessuno per questo lasciami stare, nessuno può capirci e insieme io e lui che tu voglia crederci o no riusciamo a capirci" 
Entrai in bagno e mi chiusi dentro, avevo bisogno di una bella doccia fredda, Demi si comportava come una madre e io questo non lo sopportavo perché per tutto questo tempo non ne ho mai avuta una e sono stata bene me la sono sempre cavata. Lei non sa quello che sento e quello che vedo quando Wes parla della sua vita, non sa proprio nulla. 
Entrai nella doccia e lasciai che l'acqua mi calmasse, ero stanca di tutti quei rimproveri sapevo che avevo sbagliato, sapevo che quello che stavo facendo non era giusto nei confronti di Back ma c'era qualcosa dentro di me che...
"Hey Luce, sei li? Sbrigati ti stiamo aspettando per la colazione" era la voce acuta di Selena che finalmente si era svegliata, ero riuscita a capire molte delle abitudini delle ragazze poiché a causa dei miei incubi rimanevo sveglia a bere una camomilla in cucina.
Demi aveva bisogno di dormire con due cuscini altrimenti non faceva che muoversi, Selena era letteralmente un ghiro, si rannicchiava tra le coperte ed era capace di dormire per chissà quante ore se non la si svegliava. Demi si spazzolava i capelli ben tre volte prima di andare a dormire mentre Selena...beh era disordinata da morire.
Una volta uscita dalla doccia indossai i vestiti e uscii dalla stanza, in cucina c'erano tutti i ragazzi che erano riuniti attorno al tavolo e stavano facendo colazione, avevo gli sguardi di tutti puntati su di me sopratutto quelli di Dylan e Demi ma solo uno in particolare riuscì a catturare la mia attenzione, Wes era seduto sul divano con una tazza pieni di cereali e se li stava letteralmente divorando. 
Mi sorrise e indicò il posto accanto a lui sbattendo la mano sul divano, Selena mi diede una tazza di latte e andai a sedermi accanto a lui appena Dylan vide quel gesto si alzò e se ne andò sbattendo la porta. Tutti si voltarono a fissarlo, tutti tranne Wes che continuava a mangiare i suoi cereali come se la cosa non lo toccasse per niente.
Quel giorno aveva qualcosa di diverso, era più tranquillo, più solare infatti fu davvero piacevole quella colazione da passare insieme con tutti gli altri tranne forse per il broncio di Demi che non faceva altro che fissare me e Wes, ogni singolo movimento o gesto. 
La colazione andò fin troppo bene almeno fino a quando Micheal non disse " sta sera c'è una festa in spiaggia, ci andiamo? Tanto è il fine settimana domani possiamo riposarci" Ecco perfetto e ora cosa avrei dovuto dire? Dire un 'altra bugia a questi ragazzi che mi avevano accettato nel loro gruppo fin da subito, che si erano preoccupati per quello che era successo quando ero entrata in camera loro piangendo come una pazza.
Tutti acconsentirono, tutti tranne me e Wes che si voltò verso di me cercando una risposta nel mio sguardo, già una volta lui mi aveva coperto con Back ma ora cosa poteva dire per coprirmi.
"Si" dissi, più tardi mi sarebbe venuta in mente una buona scusa per non andarci ma ora era meglio lasciare le cose così e non far preoccupare nessuno dei presenti.
Appena Wes sentì la mia risposta spalancò leggermente gli occhi ma poi acconsentì anche lui.
Quando tutti si alzarono da tavola per tornare nelle loro stanze e prepararsi alle lezioni, io mi alzai dal divano e corsi in camera. Com'era possibile che ogni volta che ero felice con qualcuno lei doveva rovinare tutti, perché ogni volta che mi sentivo in grado di poter dimenticare il passato c'era sempre qualcosa che me lo ricordava, come se il suo fantasma non fosse in grado di lasciarmi in pace come se fossi ancora destinata a soffrire dopo tutto quello che mi aveva fatto.
"hey" Wes entrò in camera chiudendo la porta " stai bene?" 
"si, mi stavo solo preparando per la lezione" in effetti dovevo preparami altrimenti avrei fatto tardi.
"Intendo come va il livido? Ti fa ancora male?" si avvicinò accarezzandomi il viso delicatamente, sfiorandomi la pelle e solo quel gesto bastò per farmi correre dei brividi lungo la schiena.
"fa un po' male ma sto bene" dissi prendendogli la mano e stringendola, lui sorrise e lo stesso feci anche io, aveva quegli occhi da predatore che ti mettevano in soggezione. 
"Fino a che ora hai lezione?" mi chiese voltandosi verso la porta che per fortuna era ancora chiusa.
"Fino all'una, dopo devo andare in biblioteca a studiare e..." mi zittì mettendomi una mano davanti alla bocca, stavo parlando troppo.
"E nulla, non vai da nessuna parte quando hai finito all'una ti passo a prendere e pranziamo insieme, okay?" Avrei così tanto voluto abbracciarlo per quello che aveva detto ma la porta della mia stanza si aprì e Demi comparve sulla porta, io avevo ancora la mano di Wes stretta tra la mia.
"Ci vediamo sta sera" disse dandomi un bacio sulla guancia e facendo un occhiolino a Demi che gli fece una linguaccia.
Una volta che Wes se ne andò Demi non disse nulla, rimase lì a fissarmi per qualche secondo ma poi se ne ritornò in cucina chiudendo la porta. Sapevo che quello che stavo facendo non era giusto ma ora davvero non avevamo fatto nulla, Wes aveva chiarito quale erano le sue intenzioni con me, eravamo soltanto amici. 
Raccolsi i libri e uscii dalla stanza, appena entrai in cucina due braccia mi circondarono il collo era Selena che mi stava stringendo davvero troppo forte, mi stava soffocando.
"Sono contenta" disse sorridendomi " Sono contenta perché ho visto che sei felice con lui" stava parlando di Wes? Per la prima volta Demi e Selena avevano idee diverse.
"Siamo soltanto amici Selena, nulla di che, sto solo cercando di aiutarlo con questa sua dipendenza" 
"Lo so, lo so ma stai attenta perché a me quei vostri sguardi non sembrano proprio da amici" la porta della cucina si aprì sbattendo contro il muro.
"Ma vi sentite? Selena lei è fidanzata non può fare questo a Back che dopotutto è il miglior amico di Wes" 
" ma se lei è innamorata che cosa può fare? L'hai visto anche tu come lui la guarda non l'ha mai fatto con nessuno..."
"Smettetela tutte e due" uscì dalla stanza sbattendo anche lei la porta, Selena e io rimanemmo li immobili come se aspettassimo che lei tornasse, che ragionasse.
"Ci vediamo sta sera" disse Selena uscendo anch'essa dalla stanza seguita da me.
Il tempo quel giorno sembrava non passare mai ma finalmente quando suonò l'ultima campanella corsi fuori da quelle quattro mura e aspettai davanti al cancello principale che Wes venisse a prendermi con la sua macchina. Aspettai per un buon quarto d'ora finché il rombo di una motocicletta attirò la mia attenzione, Wes già era bello di suo ma sopra una motocicletta sembrava così tanto uno di quei modelli sulle riviste che tutte le ragazze comprano.
Le ragazze non facevano altro che guardarlo, gli sorridevano e lo salutavano come se fosse qualcuno di importante.
"Allora che c'è ti sei bloccata, dai vieni" disse tirando fuori un altro casco.
"Dobbiamo andare davvero con questa, sei pazzo?" lui era spericolato già di suo con la sua stessa vita non immagino con una moto in mano cosa potesse combinare per le strade.
"Dai sali" mi diede il casco che infilai subito, salii in sella e mi strinsi al petto di Wes che appena sentì il contatto delle mie mani con la sua pelle sorrise. 
Accese il motore e partì facendo slalom tra le macchine all'entrata dell'università.
Non ero mai salita su una moto benché meno con un ragazzo che la guidava ma la sensazione di adrenalina, del vento che ti colpisce il viso, dei vestiti che svolazzano mi faceva stare bene. Mi faceva sentire come se da un momento all'altro potessi prendere il volo.
Wes guidò per ben mezz'ora fino a quando non raggiungemmo una radura, era interamente piena di fuori di tutti i colori e accanto c'era un lago dall'acqua cristallina che gli alberi sembravano proteggere e custodire.
"Come hai trovato questo posto?" Ero letteralmente sconvolta per quanto fosse bello quel posto, lasciai cadere il casco a terra e corsi vero il lago.
L'acqua era tranquilla e potevi vederci il fondo e i piccoli pesciolini che nuotavano.
"Quando voglio staccare dalla mia vita vengo spesso qui oppure quando ho solo bisogno di divertirmi con qualcuno" alzai lo sguardo su di lui e sul suo viso da predatore mentre mi stava fissando.
"Tranquilla non ti ho portato qui per fare nulla pero visto che tu sai molto di più su di me rispetto ai miei amici volevo che lo vedessi, volevo che sapessi che quando hai bisogno puoi venire qui" disse camminando verso quell'acqua immensa.
Non potevo mentirgli, non potevo dirgli questa verità dopo che si era aperto cosi con me portandomi in questo posto, so che era rischioso ma ne avevo bisogno.
"Wes...devo dirti una cosa..." lui si bloccò e si voltò verso di me,avevo il corpo completamente teso pronunciare il suo nome e dire la verità ad una persona che era praticamente uno sconosciuto era davvero difficile e strano ma qualcosa dentro di me mi diceva che con Wes era diverso, sapevo che lui non mi avrebbe giudicato, che non avrebbe fatto domande o altro.
"Non e vero che mia madre e morta..." il suo sguardo si fece dubbioso e praticamente era impassibile.
"...lo dico ogni volta perché a volte vorrei davvero che mia madre fosse morta ma in realtà è solo rinchiusa in una casa di cura...a causa di..." mi asciugai le lacrime che mi scendevano lungo la guancia, mi odiavo per le parole che dicevo, chi mai avrebbe voluto la morte della sua stessa madre .
"Hey calmati" Wes mi corse incontro mettendomi le mani sulle spalle e stringendomi al suo petto, sentivo il suo respiro accellerato e il profumo della sua pelle.
Volevo soltanto che mi baciasse ora, volevo soltanto perdermi tra le sue braccia e sentire le sue labbra morbide contro le mie, Wes non aveva detto nulla eppure in quell'abbraccio sentivo che lui mi aveva capita.
"Non c'è bisogno che tu mi dica nulla Luce, va bene così, un passo alla volta e lo faremo insieme come hai detto tu"
I suoi occhi sembravano così chiari a causa della luce del sole e dell'acqua cristallina che rifletteva. Sul suo viso c'erano delle ombre enormi non dormiva neanche lui.
"Riusciremo mai a sconfiggerli Wes?" Dissi accarezzandogli il viso, i suoi occhi seguivano i movimenti della mia mano come se temesse qualcosa.
"Non lo so, peggiorano ogni volta" ci sedemmo a terra e nel più assoluto silenzio Wes mi prese la mano e senza che io gli chiedessi nulla iniziò a parlare.
"Incominciano prima come semplici ombre, ombre lontane i cui volti sono praticamente irriconoscibili ma più cerchi di avvicinarti e più iniziano ad avere le sembianze delle persone che ti hanno fatto del male, delle tue paure più oscure e queste sembravo colpirti in volto costringendoti a piegarti di te stesso e ad urlare nel pieno della notte" aveva gli occhi puntati sul lago, non riusciva a guardarmi eppure sapevo che gli faceva male parlare di tutto ciò, lo sentivo dall'intensità della presa sulla mia mano.
"Senti come se ti stessero colpendo sempre con maggior forza, senti che il.corpo e stremato, hai tutte le ossa doloranti e il respiro ti manca"
Wes si voltò verso di me guardandomi dritta negli occhi e sorridendomi.
"Come sei riuscita ad arrivare fino a qui? Nonostante tutto questo?"
"Nello stesso modo in cui ci sei riuscito tu, forse non fumando e bevendo ma pur sempre ci sei arrivato devi solo imparare ad affrontare i tuoi problemi in modo diverso" gli sorrisi appoggiandomi alla sua spalla e lì calò il silenzio.
"Wes...posso farti una domanda?" Si voltò verso di me alzando gli.occhi al cielo, le domande a cui Wes rispondeva erano davvero poche.
"C'è un momento della giornata che ti fa sentire davvero bene, che ti fa dimenticare quello che hai passato?"
Wes si stese mettendo la mano dietro la testa come cuscino e iniziò a guardare il cielo celeste.
"Non ce ne sono, sono costantemente arrabbiato e non capisco mai il perché" era difficile scoprire il reale motivo di ciò che aveva ridotto Wes in quello stato se lui aveva una corazza impenetrabile.
Chissà perché la risposta non mi sorprese.
"E tu? Qual è l'unico momento della giornata in cui riesci a dimenticare tutto?"
"Quando sono in spiaggia, quando sento il sole baciarmi la pelle, la sabbia rovente sotto i piedi, le.onde del mare, la salsedine e i gabbiani che volano questo mi calma, per che mi ricorda di quando ero felice quando nella mia vita tutto era perfetto."
Ecco che la mia mente incominciò a viaggiare pensando alle possibili alternative, pensare che forse noi tutti avremmo potuto avere una seconda possibilità invece di rimanere divisi per sempre, era come se la mia famiglia fosse stata smembrata.
"Vieni qui" Wes mi prese e mi spinse verso di lui, mi ci stesi accanto poggiando la testa sul suo petto.
Sentivo il suo respiro calmo, il profumo di menta, l' odore del suo dopobarba mi piaceva sentire tutto questo di lui perché mi aiutava anche se di poco a conoscerlo.
"Cambierà tutto questo vero quando arriverà Back?" Disse all'improvviso.
Mi alzai di botto, la sua voce era fredda e distante come se stesse gia pensando al peggio.
"Ti ho promesso di aiutati Wes e così sarà, fidati di me"
"E difficile per me fidarmi delle persone Luce, io posso solo sperare che le persone dicano la verità"

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