7.

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Avete presente quella sensazione dopo il vostro primo bacio? Vi sentite alle stelle, non vedete l'ora di vederlo ma poi dopo quel momento di euforia di estasi in cui ti sei trovata arriva quel momento imbarazzante, di tante domande.
Cosa significava? E adesso siamo una coppia? Cosa farò quando lo vedrò, cosa gli dirò?
Panico, ero totalmente nel panico quella mattina quando mi alzai dal letto e mi recai in cucina.
Avevo pensato tutta la notte a quelle sue labbra e a quanto fossero perfette, avevo pensato a cosa potesse significare per me quel bacio e le risposte beh... erano difficili da trovare.
Le gambe mi tremavano ancora mentre mi stavo dirigendo in cucina, sapevo che avrei dovuto dirlo a Selena e Demi ma adesso non avevo proprio voglia di iniziare un interrogatorio perché uno ne avevo già in testa.
Quando aprii la porta della cucina, trovai uno strano silenzio, Demi e Selena non c'erano ma al loro posto c'era un bigliettino attaccato al frigo.
"Siamo andati in biblioteca avevamo delle ricerche da fare, ti abbiamo lasciato dei pancake sotto al forno. Ne parliamo dopo quando torniamo di tu sai chi"
Perfetto la notizia già era arrivata alle loro orecchie non bastava che prepararmi a rispondere ai due poliziotti ma per adesso era meglio godermi quel momento di pace che c'era prima di andare incontro a lui.
Non finii neanche di pensare a quella frase che qualcuno bussò alla porta, non potevano essere ne Dylan ne cody perché a quanto sapevo dormivano fino a tardi oggi.
E quindi chi era?
Mi avvicinai alla porta e sbirciai dallo spioncino, mi spiegate perché questo stronzo girava sempre intorno a me?
"Che cosa vuoi?" Dissi aprendo la porta.
Lui mi guardò dritto negli occhi e poi sorrise.
"Non mi fai neanche entrare?"disse indicando la stanza dietro di me.
"E per quale motivo dovrei?" Non c'era un singolo motivo per cui io avrei dovuto farlo entrare sopratutto dopo quello che mi aveva detto sopratutto dopo avermi considerato un mostro.
"Abbiamo un progetto da fare dimenticavi?...." disse indicando i libri sotto braccio "... e poi ho bisogno di parlarti" mi guardò con quei due occhi da cerbiatto.
"Lo faccio solo per prendere un bel voto, altrimenti già ti avrei chiuso la porta in faccia" dissi spostandomi dalla soglia della porta.
Mi sorrise e mise un piede dentro la stanza, stare da sola con Wes in una stanza, in un luogo chiuso mi metteva ansia, sopratutto perché avevo paura della sua bocca, di quello che ne sarebbe uscito da lì.
Ogni volta mi faceva ricordare a quella notte, non era solo mia madre a considerarmi il nulla lo faceva anche lui, trattandomi in quel modo.
Non mi conosceva e mi trattava male,non mi conosceva e mi giudicava, non mi conosceva e mi incolpava.
Si stese sul divano, con le scarpe sporche di terra a imbrattarlo.
Ci trovava proprio gusto nel farmi arrabbiare, e non avevo neanche chiuso la porta.
"Togli i piedi di li subito" dissi sbattendo la porta e incrociando le braccia al petto.
"Sai sempre più autoritaria così ma con me non funziona" disse sentendosi composto e indicando il posto libero accanto a lui.
"Che cosa vuoi?" Dissi sedendomi di fronte a lui, non riuscivo neanche a guardarlo in faccia senza che questo mi facesse arrabbiare, mi aveva considerato una nullità, una bulla io... io che...
"Volevo scusarmi" disse infine alzando gli occhi su di me.
Vi giuro quella fu davvero una bella battuta perché subito scoppiai a ridere quando realizzai quello che le sue labbra avevano pronunciato.
"Andiamo Wes, smettila di prendermi in giro, ho bisogno da fare tante cose e tu..."
"Non sto scherzando Luce, sono venuto a chiederti scusa per quello che è successo con Madison, avevi ragione dovevo crederti" rimasi senza parole di fronte a quella dichiarazione, non potevo crederci Wes mi stava davvero chiedendo scusa? Davvero mi stava dando ragione?
"Te l'ha confessato lei? Non penso che Madison farebbe una cosa del genere neanche per te quindi..."
"Non sottovalutare le mie abilità a letto tesoro, tutte parlano sotto un ricatto perfetto." Disse sorridendomi. Eccolo il pavone.
"Che cosa gli hai detto che se non te l'avesse detto non sarebbe stata più la tua preferita?" Dissi io alzandomi dal divano, mi serviva davvero una bella boccata d'aria.
"Una cosa del genere, si" disse avvicinandosi a me, ed ecco che l'aria non bastava ad entrambi.
"Mi dispiace Luce, e credimi perché io non lo dico spesso. Non dovevo incolparti senza prima sentire la tua versione, senza prima di conoscerti davvero" mi guardò negli occhi, mi aveva chiesto scusa, si era reso conto del suo errore infondo tutti meritavano una seconda possibilità anche mio padre ne aveva avuta una e il suo errore era davvero peggio di questo ma non vi nego che una volta perdonato lo avrei comunque tenuto d'occhio perché come dice il detto "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio".
"Ok" dissi semplicemente, non avevo altro da dire visto che i miei pensieri già avevano parlato abbastanza.
"Soltanto ok? Mi sarei aspettata che tu mi avresti fatto una bella ramanzina da parte tua, un "te l'avevo detto", non un semplice ok"
"Beh è solo questo che adesso mi viene in mente" dissi accennando a un piccolo sorriso.
"Penso che dovremmo ricominciare da capo, il nostro primo incontro è stato decisamente..."
"Quel giorno sei stato decisamente stronzo, ok? Questo è il termine con cui mi piace descriverti"
"Ok ok, però permettimi di presentarmi adesso ok? Io sono Wesley, ma tutti mi chiamano Wes, e sono il ragazzo più sexy della scuola non per vantarmi ma ho una certa reputazione e..."
"E sei uno stronzo" entrambi scoppiamo a ridere.
Si andò a sedere sul divano e questa volta mi sedetti accanto a lui, incominciammo a pensare qualche idea sul progetto di biologia, un ecosistema distrutto è inquinato a causa dell'uomo. Puntammo su questo semplice e efficace sopratutto se fatto bene e se spiegato bene.
Mentre Wes teneva il libro sulle ginocchia e sottolineava gli appunti da approfondire, io che stavo sul pavimento lo guardavo sottolineare. Ero contenta che le cose tra di noi si fossero riappacificate sopratutto perché tra me e Back, il suo migliore amico, sarebbe potuto nascere qualcosa.
Ho usato il condizionale, si.
"Wes..." dissi interrompendolo dal suo lavoro, lui alzò gli occhi dal libro e li punto su di me.
"Perché l'hai fatto?" Dissi una volta catturato la sua attenzione.
Avrebbe potuto non dire niente e tenerselo per se, così avrebbe sempre avuto ragione.
"Perché era la cosa giusta Luce e perché so che Back ci tiene a te e che vi state...frequentando"
"Già" dissi io infine, non sapevo se Back gli avesse raccontato del nostro bacio perciò ritornati ad occuparmi degli appunti e di tutte le altre informazioni su internet che comparivano.
Quella mattina non avevo lezione perciò ci portammo molto davanti con il progetto.
Avevo lezione alle 11, perciò quando furono le 10:30 mi alzai da terra e chiusi tutto.
Lui alzo lo sguardo su di me "hai lezione oggi?"
"Si, purtroppo tra poco" dissi indicando l'orologio.
"Va bene, se vuoi ti accompagno" disse infilando tutti i libri in borsa.
Non potevo rifiutarlo dopo quello che aveva fatto quella mattina, era venuto da me, mettendo il suo orgoglio sotto i piedi e mi aveva chiesto scusa, l'aveva fatto per me è Back non so quanto sia vero tutto ciò però accettai, glielo dovevo.
"Mi prometti che non mi darai fastidio?"
"Mmmhhh... ci devo pensare" ridemmo entrambi dopotutto questo progetto non era poi così un disastro.
Misi jeans e una felpa nera perché fuori tirava un bel po di vento.
"Andiamo" dissi prendo le chiavi della porta e uscendo.
Chiunque mentre scendevamo le scale ci guardava, o meglio guardava Wes e gli lanciavano delle occhiate a dir poco stomachevoli.
E lui impassibile, come se fosse abituato a tutto ciò.
"Te l'avevo detto" disse una volta usciti dal dormitorio,"tutti mi amano"
"Certo, amano quello che c'è sotto i pantaloni non te" dissi imboccando la stradini di ciottoli che portavano all'università.
"Non so quanto questo sia vero ma a volte lo penso anche io" disse incupendosi in un lampo.
Arrivammo al cancello dell'Università, e ci fermammo li.
"Beh io vado" dissi stringendomi i libri al petto.
"Ok, ci vediamo in giro" disse sorridendomi, non so quante volte avevo sorriso quel giorno mi stavo così abituando a quei denti così bianchi.
"Wes..."dissi prima che se ne andasse del tutto, lui si voltò "grazie"
"Di nulla"
La giornata era iniziata nel migliore dei modi e speravo così tanto che proseguisse così, quando all'improvviso me la ritrovai davanti.
"Bene, brava sei riuscita nei tuoi piani, Wes e tutto tuo troietta" Madison mi spinse contro gli armadietti e mi puntò un dito al petto.
"Non avvicinarti mai più a me altrimenti ti giuro te la farò pagare davvero cara questa volta, mi hai portato via Wes non ti farò mai più portare via nulla" se ne andò insieme alle sue ochette.
Bene , cosa doveva accadere adesso? Ci mancava soltanto incontrate Back e ...
"Hey" disse una voce quando mi voltai dopo aver messo i libri nell'armadietto e subito mi trovai due labbra attaccate alle mie, spalancai gli occhi per la paura fu soltanto dopo, quando sentii quelle labbra che le riconobbi subito, la loro morbidezza.
Era Back, e mi stava baciando.
"Hey" dissi imbarazzata e mettendomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio. Non me lo sarei mai aspettato. Anche se mi faceva molto piacere.
"Che c'e?" Disse guardandomi dritto negli occhi, mi fissava, cercavo di non sembrare così sorpresa ma... era molto difficile perciò cercai di cambiare argomento e di parlare di quello che era successo quella mattina.
"Devo parlarti" dissi
"Oh mio Dio, scusa pensavo che dopo quello che è successo ieri io...."
"Di quello ne parleremo più tardi in privato , devo dirti una cosa che riguarda Wes"
"Wes?" Appena sentì quel nome scattò, i suoi occhi da premurosi cambiarono e divennero attenti come non mai.
"Che cosa ha fatto quello...ti giuro che se ti ha fatto del male io... gliela farò pagare..."
"Back è venuto a chiedermi scusa" i suoi occhi si spalancarono, non poteva crederci neanche lui a quelle parole.
"Davvero? Wes non lo fa quasi..."
"Lo so me l'ha detto anche a me, mi ha detto che l'ha fatto per noi, per te e perché era giusto così"
"Non posso crederci" disse sorridendo, indietreggiò, era così carico.
"Luce devo andare da lui, devo parlargli ok, ci sentiamo dopo. Ciao" mi diede un bacio leggero sulla testa e iniziò a correre lungo i corridoi.
Era tempo di andare a lezione.
La giornata andò per il meglio, per fortuna qualcosa nella mia vita stava andando per il verso giusto.
Ma c'era sempre quella paura costante di incontrarla,di vedere comparire il suo volto da qualche parte.
Quando la campanella dell'ultima ora suonò fuori dalla porta ad aspettarmi c'erano Demi e Selena come due guardie pronte ad arrestarmi, pronte per quel fantomatico interrogatorio.
"Ora andiamo a casa e ti giuro che se cercherai di scappare ti chiuderò a chiave nella tua stanza, forza andiamo" disse Selena prendendomi sotto braccio.
"Allora com'è stato?" Disss Demi chiudendo la porta e sedendosi sul divano.
"Forza dai racconta" erano entrambe di fronte a me, con occhio sognanti stavano immaginando già tutto.
"e stato bello, bello da togliere il fiato. Non mi sarei mai aspettata che un ragazzo mi incuriosisse così tanto, non mi sarei mai aspetta che lui riuscisse a prendermi così... da dimenticarmi i problemi" dissi torturandomi le pellicine delle mani.
Dopo il lungo interrogatorio ritornai in camera e mi concentrai sullo studio, matematica, biologia, chimica materie che ti portano letteralmente fuori di testa se fatte tutte insieme. Quindi potete immaginare me quando chiusi finalmente i libri. Il letto era davvero comodo.
Erano le sette e mezza quando il mio cellulare lampeggiò, non sentivo molto mio padre a causa dei corsi e di quello che stava succedendo con Back e Wes, perciò immaginavo che fosse lui invece mi comparve un numero sconosciuto.
"Ci vediamo domani per il progetto?" Era sicuramente lui, Wes.
Lo risposi subito "si, ci vediamo da me?"
"Da te domani perfetto. A domani Luce"
Desideravo davvero che le cose tra me e lui andassero bene, sopratutto per Back dopo il nostro bacio speravo così tanto che le cose andassero bene.
Andai in bagno per fare una doccia e proprio mentre uscii la porta suonò.
Chi era a quest'ora? Oh no. Me ne ero completamente dimenticata oggi venivano a cena i ragazzi.
Perciò feci in fretta e furia e indossai qualcosa di carino un leggins nero che metteva in mostra le mie curve e una canotta con fantasia a fiori che mi arrivava più sopra del ginocchio.
Asciugai i capelli e li lasciai sciolti lungo la schiena.
Entrai in cucina e mi ritrovai tre facce, Cody, Dylan e Wes... ma Back non c'era. Probabilmente i ragazzi videro la delusione sul mio volto perciò dissero" Back aveva da fare molti compiti ha detto che ti avrebbe avvisato per dirtelo. Ha detto che ci avrebbe raggiunti più tardi"
Annuii e mi sedetti al tavolo scocciata, volevo che venisse per parlare del fatidico bacio ma nulla avrei dovuto aspettare più tardi.
"Per ora accontentati di me ok" disse Wes sedendosi accanto a me.
"Se mi prometti che non mi affonderai la forchetta nel braccio" dissi io scherzando.
Lui sorrise, era davvero molto dolce quel sorriso, ci credo che nessuna ragazza riusciva a resistergli.
"Non ti farò del male, te lo giuro" disse toccandomi il braccio.
"Questo è un primo passo" dissi io toccandogli la mano.
Ci guardammo negli occhi e in quell'istante Cody e Dylan si sedettero a tavola.
Wes sembrava così diverso, forse era davvero così tanto geloso di Back, forse era davvero l'unica persona a cui tenesse davvero.
Era più solare, non cupo come prima; quando veniva a casa passava tutta la serata con un cellulare in mano mentre adesso parlava con i ragazzi e ogni tanto mi punzecchiava ma non era fastidiosa la cosa.
Passammo una bella serata, ma ad ogni rintocco dell'orologio guardavo fisso la porta, non vedevo l'ora di incontrarlo.
Quando finimmo di cenare Cody e Selena con Dylan e Demi scesero a fare un giro, Wes aveva da fare quindi da un momento all'altro se ne sarebbe andato, rimasi solo io, delusa più che mai. I ragazzi avevano invitato anche me ad unirmi a loro ma dovevo aspettarlo.
Quando i ragazzi uscirono rimanemmo solo io e Wes.
"Vedrai" disse mettendomi la mano sulla spalla "verrà, avrà avuto un contrattempo sai è fissato con lo studio"
"Lo so, me ne ha parlato" dissi giocando con la tovaglia del tavolo, quegli occhi mi mettevano in soggezione.
"Hey Luce..." disse mettendomi due dita sotto al mento per farmi incontrare il suo viso.
"...se so una cosa del mio migliore amico e che lui ci tiene davvero a te , non l'ho mai visto così preso da una ragazza in vita mia, vedrai che verrà"
"Grazie Wes" dissi prima che si alzasse per andarsene.
"Di niente luce, vabbè io vado ci vediamo domani per il progetto sarò puntuale promesso" abbozzai a un sorriso e lo salutai.
Me ne ritornai nella mia stanza, e mi misi il pigiama. Lo aspettai Dino alle undici, non sarebbe venuto perciò mi infilai sotto le coperte e mi addormentai.
Non so che ore fossero quando il cellulare suonò, ma fui svegliata dal suo fastidioso suono.
"Pronto?" Avevo la voce impastata.
"Luce sono Back" Back? Era davvero lui? Tolsi il telefono dall'orecchio e guardai lo schermo del telefono, si era davvero lui.
Erano le undici e mezza, che cosa voleva a quest'ora.
"Back? Che succede? Hai bisogno di qualcosa?"
"Si ho bisogno di parlare con te,vieni sono davanti alla porta"
Ma erano le undici e mezza i dormitori chiudevano i cancelli alle dieci e di guardia c'erano i custodi, come aveva fatto ad uscire.
"Ok ora vengo" dissi togliendomi le coperte da dosso e correndo verso la porta.
Non mi resi conto neanche che avevo il pigiama addosso , era così tanta la voglia di vederlo.
"Ciao" dissi coprendomi il pigiama con i fiorellini il più possibile.
Lui rise e poi mi salutò "ciao, scusa se ti ho svegliato ma avevo bisogno di parlati"
"Si anche io,ti ho aspetto ma poi sono crollata" dissi imbarazzata.
"Ho avuto molto da studiare e poi sono crollato, quando mi sono svegliato il primo pensiero era di venire a parlarti." Disse prendendomi le mani tra le sue.
"Non preoccuparti" dissi sorridendogli.
"Luce io...ok...tu...aspetta ricominciamo da capo" disse coprendosi il viso con le mani.
"Back puoi dirmi tutto lo sai, non devi imbarazzarti"
"Luce tu mi piaci d'accordo, so che ci conosciamo da poco, che forse abbiamo dei difetti che non ci piacciono l'uno dell'altro, che potremmo essere un disastro come coppia, ma tu mi piaci Luce mi piaci davvero tanto e so che c'è qualcosa che ti tormenta, so che c'è qualcosa che non riesci a superare del tuo passato ma vorrei affrontare tutto ciò con te, non ti chiedo di confidarmi questo segreto, non ti chiedo nulla ma voglio solo starti accanto, vicino non mi importa delle conseguenze che ci saranno voglio affrontare tutto con te.
E prima che tu dica qualcosa, voglio davvero che tu sia la mia ragazza, ci penso ogni giorno.
E da quando quel giorno arrivasti in quel locale che non riesco a scollarti gli occhi di dosso.
Sei così bella in ogni gesto che fai..." disse mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio "...e sei così fragile,così piccola da essere protetta. Voglio essere io a proteggerti Luce, starti accanto e la cosa che desidero di più"
Mi strinse le mani, tutte parole bellissime, come potevo rifiutarmi.
"Mi hai detto che il tuo compleanno è tra due giorni, me l'hai confidato quel giorno quando uscimmo a bere qualcosa perciò voglio farti un regalo anticipato." Dissi avvicinandomi a lui.
Lo baciai e quando le nostre labbra si scontrarono danzarono tra di loro, in un ritmo armonioso.
Erano sincronizzate e si muovevano all'unisolo, non era come il nostro primo bacio era come le botte sparate a capodanno, un insieme di emozioni che non avevo mai provato.
Le nostre labbra si cercavano in continuazione, sempre fino a rimanere senza fiato e a staccarci.
"Questo è un si?" Disse con le labbra gonfie e il respiro veloce, poggiando la sua testa contro la mia.
"Si Back" rimanemmo lì in silenzio a guardarci negli occhi.

Nel video Wes

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