II. Imperscrutabile

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Nella Sala Grande si sovrapponevano le voci agitate degli studenti: i quattro lunghi tavoli erano pieni e discorsi frenetici volavano da un orecchio all'altro, ma nessuno si alzava dal proprio posto. Solamente i Prefetti, suppose dietro istruzione della preside, si spostavano per pattugliare il tavolo della loro Casa, al fine di mantenere l'ordine nella situazione convulsa in cui era piombata la Scuola. Hermione, che era uscita per prima e da sola dall'aula di Pozioni, aveva percorso le scale più in fretta possibile, salendo i gradini due alla volta, e corso per corridoi praticamente deserti. Non aveva incrociato nessuno, perché immaginava fossero ormai quasi tutti riuniti per l'evento previsto, e aveva notato l'agitazione dei maghi nei ritratti alle pareti, che saltavano di cornice in cornice per diffondere la notizia di uno studente avvelenato da un pluriomicida e ridotto in fin di vita. Lei aveva pregato che i dettagli ulteriori rispetto al messaggio che aveva ricevuto derivassero solo dalla tendenza alla drammatizzazione di personaggi che si aggrappavano a ogni novità per sentirsi più coinvolti nelle vicende umane da cui erano preclusi.

A ridosso delle alte porte intarsiate all'ingresso, Rose la stava aspettando e il suo aspetto solitamente compito era guastato da una ruga di preoccupazione che le solcava la fronte e dai capelli lisci in disordine.

«Ministro! Un Grifondoro del sesto anno è stato avvelenato, venga!»

La sua segretaria le fece strada verso il tavolo più vicino al muro alla sua destra, che era stato il suo anni prima e le era ancora familiare come se avesse smesso di consumarci i pasti quotidiani solo il giorno prima. Sapeva che da qualche parte dovevano essere seduti anche sua figlia e suo nipote, James, ma non vi prestò attenzione: aveva occhi solo per il capannello di insegnanti che si era raggruppato attorno a un giovane mago, immobile, del quale poteva vedere solo i ricci neri sulla testa riversa sul piatto vuoto davanti a sé. Accanto a lui, lo studente che alla fine della lezione di Pozioni a cui aveva assistito aveva titubato a rispondere era pallido in volto e gli dava colpetti frenetici sul braccio, come per svegliarlo da un sonno profondo.

Appena si fu avvicinata abbastanza, sentì la preside snocciolare istruzioni e cercare con decisione di ricondurre i presenti alla calma: «Broadmoor, smetti di scuoterlo, potresti fare più male che bene. Porteremo Horton in infermeria, dove Madama Chips potrà visitarlo, e tu ci seguirai per raccontare nel dettaglio quanto è avvenuto.» Si guardò intorno alla ricerca di qualcuno, poi continuò: «Signor Gazza, vai a chiamare il professor Malfoy per chiedergli di raggiungerci: se si confermasse il sospetto di un veleno, ci sarebbe bisogno di lui per identificarlo. Naturalmente ogni tipo di celebrazione che era stata pianificata è cancellata: i Prefetti e i Caposcuola terranno gli studenti qui e si premureranno di ricordare a tutti di non bere nulla da bicchieri che non hanno riempito da soli. Quelli di Grifondoro si accerteranno inoltre che nessuno tocchi il posto a sedere di Horton. Le lezioni pomeridiane sono sospese. Signora Granger-Weasley» concluse, realizzando il suo arrivo, «puoi venire con noi.»

Nel frattempo la professoressa Cooman stava comunicando con la sua migliore voce spiritata a chiunque fosse a portata d'orecchi di aver previsto quella disgrazia già a febbraio. La professoressa McGranitt, alle sue spalle, alzò gli occhi al cielo, poi mosse la bacchetta dal basso verso l'alto per sollevare il corpo incosciente di Horton con un incantesimo non verbale e prese a dirigersi verso l'infermeria. La seguivano il suo compagno di scuola Neville, che era diventato insegnante di Erbologia e capo della Casa di Grifondoro qualche anno prima che lei ricevesse l'incarico di Ministro della Magia, e altri due professori, un uomo basso di mezza età e una giovane strega biondissima, che non aveva mai conosciuto e che naturalmente nessuno provvide a presentarle, in quelle circostanze frenetiche. Immaginò fossero i responsabili delle Case di Corvonero e Tassorosso, assunti dopo il pensionamento della professoressa Sprite e del professor Vitious; mancava solo il professor Malfoy per Serpeverde, e lei sapeva il perché.

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