what if I lose the court case?

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C'erano delle voci intorno a me. Erano molto ovattate e mi fischiavano le orecchie, ma riuscivo comunque a capire stralci di conversazione. Provai a muovermi, ma ero come paralizzata – o se mi stavo muovendo, erano dei movimenti lenti ed impercettibili anche al mio cervello e ai recettori tattili. Un martellare costante nel cranio mi impedì di aprire gli occhi, perciò dovetti confidare soltanto nell'udito.

"Aveva ragione, Tony."

"Anche voi avete dubitato di lei, non venite a fare la paternale soltanto a me!"

"Ho capito, ma potevi farle invertire la rotta lo stesso; se non ci fosse stato niente, avremmo soltanto allungato un po' il tragitto!"

"Oh, ma sta' zitto, Barnes! Sei stato il primo a dirle che era soltanto un allucinazione!"

Un nodo alla gola mi fece quasi soffocare, obbligandomi così a tossire e a cercare di mettermi seduta, anche se era difficile capire se stessi effettivamente cambiando posizione. L'odore metallico del sangue mi riempì le narici e allora, solo allora, aprii gli occhi con fatica e cercai di mettere a fuoco i miei dintorni, seppure complicato perché ci vedo sfocato e doppio. Sentii i passi attutiti di diverse persone farsi più vicini.
Qualcuno mi costrinse a sdraiarmi di nuovo e mi tenne le gambe alzate. Qualcosa mi disse che era Bucky.

"Zelda, mi senti? Riesci a sentirmi?" disse qualcuno, posizionandosi nella mia visuale ancora appannata.

"Più o meno." biascicai, cercando di capire chi mi stesse parlando.

"Quante sono queste?" la stessa persona alzò due dita... o forse erano quattro?

Strizzai gli occhi e quando li riaprii iniziai a vederci più chiaramente, capendo finalmente che Bruce si stava preoccupando di vedere se ero cosciente. La neve intorno a me era puntellata di schizzi cremisi, eppure non riuscivo a capire di chi fosse il sangue. Mio? "Due."

Il dottor Banner schioccò le dita prima vicino al mio orecchio destro e poi al sinistro, per verificare che ci sentissi bene. Infine, controllò il battito e la respirazione. "Devi vomitare? O devi tossire?" mi chiese dopo, riappoggiando delicatamente il mio polso sulla coltre bianca e farinosa.

"No, non credo. Però ho la nausea e... la nausea e la testa mi fa male. Bruce, che cosa è successo?" domandai incrociando lo sguardo con Bucky che, ad un cenno di Bruce, mi fece riabbassare le gambe lentamente.

"Fin dove ricordi?"

"Il Quinjet è entrato in collisione con quel muro, è andato in avaria e poi... poi basta."

Il dottore sospirò e mi aiutò a mettermi seduta, iniziando a raccontarmi quello che era successo. "Ci siamo schiantati al suolo e abbiamo continuato a scivolare per un bel pezzo. Tu hai battuto la testa al portellone posteriore e hai perso conoscenza. Hai preso una bella botta, sai? Per fortuna che la tua ricostruzione cellulare é di molto accelerata, altrimenti avresti perso troppo sangue e saresti potuta morire."

Che belle parole di incoraggiamento, pensai fra me e me. Mi toccai i capelli e notai che effettivamente erano incrostati di sangue. Sperai che Storybrooke avesse un hotel per farsi una doccia.

Bucky mi raggiunse e si mise a sedere vicino a me, avvolgendo un braccio intorno alle mie spalle. "Avrei dovuto capirlo che non stavi avendo le allucinazioni." proruppe, greve.

Rivolsi la mia attenzione verso di lui e riuscii ad accennare un sorriso. "E come avresti potuto? Già non riesco a capirlo da sola."

"Lo so, però avevi già preso il Vicodin e–"

"Buck, volevi solo proteggermi. Non fa niente." sussurrai, appoggiando la testa sulla sua spalla.

A qualche decina di metri da dove eravamo, la carcassa del Quinjet giaceva scomposta e compressa, con un'ala spezzata e l'altra conficcata nella neve. La vernice tremò alcune volte, mimetizzandosi con l'ambiente circostante e tornando nera soltanto pochi secondi dopo, come reazione della modalità Stealth ancora attiva. Aveva simili condizioni a quando mi ero schiantata su Sakaar con Thor.
Poco distante, Clint stava confabulando con Natasha e Tony. Ebbi la netta sensazione che stessero parlando di me.

𝒕𝒉𝒆 𝒆𝒏𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒍𝒊𝒏𝒆 [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora