Tesi la mano dritto davanti a me ed il campo magnetico mi fece rizzare ogni singolo pelo che avevo sul braccio. Provai a sfiorarlo con un dito, ma mi presi la scossa e fui costretta a ritirare la mano di scatto. "Sembra elettrificato." constatai, facendo due passi indietro e poi voltarmi a guardare la squadra.
"Quindi che diavolo facciamo?" si interrogò Tony, allargando le braccia.
Oh, Tony era l'ultima persona a cui avrei voluto dare risposte. Di alcun genere, credetemi. Avrei preferito piuttosto tirargli un pugno in pieno viso, ma mi trattenni soltanto per quieto vivere. "Quindi, chiamiamo Wanda." risposi freddamente, sganciando il mio telefono dalla cintura e cercando il suo nome in rubrica.
Negli ultimi tempi eravamo diventate più affiatate: entrambe eravamo sempre piuttosto schive, ma alla fine stava nascendo una gran bella amicizia con la Sokoviana, ed io ne ero piuttosto felice. Selezionai il suo contatto e mi avvicinai il telefono all'orecchio, camminando avanti e indietro per l'intera larghezza di quella strada bloccata. Forse con il mio comportamento maniacale stavo innervosendo un po' tutti i presenti.
Wanda finalmente alzò la cornetta ed io tirai un sospiro di sollievo."Zelda! Puoi rimanere in linea un secondo?" proruppe la ragazza all'altro capo del telefono, la voce chiaramente affannata.
Rimasi con la parola in bocca e mi limitai a deglutire. "Uhm... certo."
Nei momenti seguenti, aspettai con molta pazienza Wanda, che a quanto pare stava combattendo contro qualcuno. Sentii una vetrata frantumarsi, un peso entrare in collisione con qualcos'altro, lei che chiamava Visione ed anche l'allarme di una macchina partire dal nulla.
"Ti ha messo in attesa?" domandò Natasha, inclinando la testa quando notò che avevo l'espressione più disinvolta di questa terra.
"Mi ha messo in attesa." confermai, incrociando le braccia mentre con una mano reggevo ancora il telefono.
Secondi dopo, la Maximoff prese un respiro e si decise finalmente a parlarmi. "Eccomi. Dimmi tutto."
"Credo che a questo punto sia un attimo inutile spiegarti la situazione, è chiaro che tu sia in guai peggiori dei nostri..."
"Hai ragione. Maledettissima organizzazione pseudo pacifica...–" ci fu uno schianto e sentii Wanda mormorare qualcosa in Sokoviano, forse un'imprecazione. "Scusa, Caporale, devo andare!"
E dicendo così, mi riattaccò in faccia.Battei le palpebre un paio di volte, il telefono ancora vicino all'orecchio e le labbra schiuse. "Siamo da soli. Da soli e senza altre possibili soluzioni." comunicai, facendo un sospiro.
Il mio sconforto non ci mise molto a spargersi per il resto della squadra. Eravamo ad un passo dal trovare tutte le soluzioni di cui avevamo bisogno, eppure eravamo stati fermati da una barriera elettromagnetica viola. Anche un colore ridicolo, se volete il mio parere. Loki si sporse verso Bucky per dirgli qualcosa sottovoce e, quando quest'ultimo gli rispose, il dio sbuffò.
Il Sergente, a quel punto, iniziò come un passaparola con il resto degli Avengers. No, non riuscivo proprio a capire cosa stesse succedendo."Sapete una cosa? Sono abbastanza stufo di questi comportamenti infantili che avete qui su Midgard, specialmente il tuo comportamento, Zelda: mi irrita." cominciò Loki, facendo un passo avanti e raggiungendomi in poche falcate.
"Fratello, per favore..." provò a zittirlo Thor.
"No no, voglio vedere che cosa ha da dire." risposi senza lasciar trapelare nessuna emozione, sostenendo lo sguardo del corvino. Avevo paura che se avessi dimostrato qualsiasi emozione, in quello stato di rabbia e rancore repressi, avrei potuto fare qualcosa di cui mi sarei pentita.
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𝒕𝒉𝒆 𝒆𝒏𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒍𝒊𝒏𝒆 [✓]
Fanfiction[sequel di 𝒕𝒊𝒍𝒍 𝒕𝒉𝒆 𝒆𝒏𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒍𝒊𝒏𝒆] [contiene spoiler dei due libri precedenti!] - Dopo aver rivelato al mondo la sua vera identità, Zelda Wyatt sta attraversando un periodo difficile; il mondo è diviso fra persone che la odiano...