17.

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Pov's Martina
-E se non dovesse funzionare?– chiese preoccupata.
Candelaria alzò un sopracciglio –Vedrai che funzionerà,Martina.– le rispose.
-Non lo sò...mi sembra un piano abbastanza complicato e arduo da attuare e poi...non sò se me la sento,in fin dei conti è sempre uno dei suoi migliori amici,sarebbe proprio un colpo basso...e in ogni caso,non mi sembra che sia proprio interessato alla sottoscritta,in due settimane non si è fatto mai sentire,nemmeno per chiedermi come stavo,che sò,per chiedermi scusa...-
Candelaria scacciò quel pensiero con una mano –Un colpo basso?Ricordati che stiamo parlando di Jorge Blanco,lo stronzo che ti ha detto quelle cose e il pervertito che ti ha lanciato cinquanta dollari come per pagarti per il servizietto che gli hai fatto.Si merita di peggio!Non si deve permettere di trattarti come una delle tante che si porta a letto per poi scomparire nel nulla!La pagherà,poco ma sicuro e non parlo di soldi!– quasi urlò.
Martina arrossì vistosamente,poi guardò a destra e a sinistra preoccupata –Parla piano Candelaria...- sussurrò –Qualcuno ci potrebbe sentire...-
L'amica si cucì platealmente le labbra con le dita –Eccoli!– disse trionfante,cambiando discorso –Dai Martina,diamo inizio alla missione ammazza-Jorge,mi raccomando,rilassati e dà il meglio di te!Cerca di ricordarti tutto e non tralasciare niente.Ti sono qui accanto per incoraggiarti e sostenerti.A morte Jorge! –pronunciò le ultime tre parole,indicando platealmente un punto indefinito,davanti a loro.
Alzò gli occhi sconsolata e vide i due ragazzi che camminavano lungo il corridoio per dirigersi in mensa.
Sospirò profondamente e prese la mano di Candelaria stingendola forte.
Ormai era in ballo e l'unica cosa che le restava da fare era,appunto,ballare!
Andarono incontro ai due.
Era pronta.Pronta per fargliela pagare a quello stronzo.
Sua madre aveva ragione,con certa gente,porgere l'altra guancia non avrebbe dato gli effetti sperati,era molto meglio la vecchia,ma sempre valida,legge del taglione:occhio per occhio,dente per dente.
Adesso si sentiva pronta.
Le scenette che avevano preparato nel suo salotto erano servite a qualcosa dopotutto.
Sua madre aveva tanto insistito a farle.
Avevano riso come pazze e si erano divertite come non mai,alle spalle di Jorge e anche dell'inconsapevole Samuel che era stato tirato in ballo dalla genitrice pazza,in tuta quella storia incredibile.
Martina aveva interpretato sè stessa,mentre Elizabeth,Jorge e Candelaria,Samuel.
Ovviamente sua madre aveva massacrato in quelle recite il povero Jorge,tanto che,nonostante le risate,il ragazzo le aveva fatto una gran pena.
-Samuel,caro...ciao.– salutò il ragazzo sforzandosi di usare tutta l'allegria che era riuscita a racimolare in quei pochi passi,anche se dentro di sè si sentiva morire,si girò poi verso lo stronzo e fece un cenno del capo –Jorge...-
Samuel la guardò stupefatto,e le sorrise,mostrando la bella dentatura.Impercettibilmente spalancò gli occhi scuri,proprio una frazione di secondo,abbastanza però,per far capire a Martina che era piacevolmente sorpreso dalla sua presenza –Ciao Martina!– rispose quindi Tom, dopo averle fatto un'analisi completa ai raggi X.
Jorge mormorò un 'Ciao.' poco convinto e poi si rivolse a Candelaria –Ehi...come và?-
La sua nuova amica lo salutò freddamente poi concentrò la sua attenzione su Samuel –Piacere,Candelaria.-
Il ragazzo le sorrise e si presentò –Piacere Samuel.– disse stringendole la mano soddisfatto.
Fù lo stesso Tom a rompere il silenzio imbarazzante che si era creato –Martina sei sparita dalla circolazione in queste settimane.Cos'è successo?Ho sentito che sei stata male.Mi dispiace,volevo chiamarti,ma non ho il tuo numero.– si giustificò –Sentivamo la tua mancanza in mensa e anche nelle nostre uscite notturne.Ormai sei parte integrante del gruppo!– aggiunse ammiccando.
-Davvero?– disse ringraziando Samuel mentalmente per averle servito l'input perfetto per attuare il piano di Elizabeth.Era tutto più facile del previsto –Candelaria mi ha convinta a partecipare ad un concorso letterario che facevano nella mia parrocchia e sono stata molto impegnata.– si giustificò,ripensando alle parole esatte che doveva usare e che la genitrice pazza le aveva fatto imparare a memoria,facendogliele ripetere un'infinità di volte con quelle stupide scenette.Certo che Elizabeth era proprio un genio delle missioni impossibili.
Come faceva a pensare e ad ideare certe cose?Nemmeno sfruttando tutta la sua fantasia sarebbe mai arrivata a quei livelli!
-È per questo che ti cercavo,infatti...- aggiunse per non farsi scappare quell'occasione che le era stata servita su un piatto d'argento.
-Davvero?Cercavi proprio me?Ma che bella cosa...e come mai?-
-Volevo invitarti a festeggiare con me e Candelaria,il premio che ho ricevuto.– rispose guardando l'amica che annuiva vistosamente e cercava di mostrare un orgoglio smisurato per quel premio,mai ricevuto e inventato di sana pianta,con espressioni buffissime.
-Eh si...- disse infatti quest'ultima,proprio come da copione –La nostra Martina è arrivata seconda.È stata proprio brava.-
Jenna osservava di sottocchi Jorge.Stava guardando la scena con gli occhi spalancati,sembrava meravigliato di essere stato escluso deliberatamente dalla conversazione,infatti,intervenne praticamente subito,proprio come aveva pronosticato Elizabeth.Niente da fare sua madre era proprio un genio –Ma che brava la nostra Martina!– disse ironicamente –E in cosa consisteva questo concorso?Adesso pubblicano il tuo scritto sul bollettino settimanale della chiesa?Devo dire che è proprio un gran premio!– continuò sarcastico.
Martina gli rivolse uno sguardo di sufficienza –In realtà ho visto dei soldi!– replicò sarcastica –Quindi volevo invitare Samuel a bere qualcosa con noi venerdì sera e spendere in una bella bevuta il gruzzoletto,sempre se ti và Samuel.– disse riportando la sua attenzione sull'altro ragazzo.
-Ma che figata!Certo che vengo,come potrei dire di no ad una ragazza bella come te,anzi...a due ragazze così belle!– rispose esaltato –Dai!Raccontami tutto.-
-Si Martina,raccontaci tutto,siamo proprio curiosi!– Jorge usò un tono acido e ironico.
Lo guardò maligna –Come dicevo prima,Candelaria mi ha costretta a partecipare a questa gara,fiduciosa delle mie capacità narrative.Bisognava scrivere un saggio.-
-Ah si?E su cosa?– ormai Jorge si era introdotto di prepotenza nel discorso,nonostante non fosse stato,chiaramente,invitato alla serata.
Sua madre aveva sempre ragione!
Aveva calcolato anche questo...
Martina guardò Candelaria che annuì complice.
Era arrivato il momento.
Sorrise a Jorge come se niente di male fosse mai successo tra loro due.Il ragazzo fece un passo indietro,quasi spaventato dalla sua espressione tranquilla –Ah...niente di che!Bisognava scrivere ciò che pensavamo e le nostre impressioni su un tema particolare.– disse non distogliendo un secondo gli occhi dal suo nemico.
-Dai Martina,non farti pregare,racconta...- ghignò il ragazzo sostenendo il suo sguardo.
-Il tema era questo:Come utilizzeresti la lingua inglese in territori a te sconosciuti.Racconta i tuoi eventuali esperimenti,le tue esplorazioni e impressioni.-
Jorge impallidì e lei non riuscì a nascondere il sorriso che le stava affiorando alle labbra.Si voltò verso Samuel e Candelaria.Anche la sua amica aveva stampato in faccia lo stesso sorriso sardonico –Il primo premio era una vincita di cento dollari,il secondo premio di cinquanta dollari,mentre il terzo di venticinque dollari.Nessuna pubblicazione sul bollettino della chiesa.– aggiunse sorridendogli girandosi nuovamente verso di lui.
Jorge la fissò stralunato –Allora la prossima volta dovrai impegnarti di più per arrivare prima,così potrai vincerne il doppio.– disse quasi con cattiveria facendole capire che aveva capito chiaramente l'allusione.
Martina non si lasciò scoraggiare,lo guardò e gli dedicò un sorriso trentadue denti –Infatti Jorge è proprio quello che ho intenzione di fare,mi impegnerò molto di più la prossima volta e,lo sai anche tu,solo con l'esperienza si raggiungono certi traguardi e io ho intenzione di migliorare.Non capita tutti i giorni che cinquanta dollari ti cadano dal cielo,guarda...sono rimasta proprio a bocca aperta!Credimi...ho assaporato un gusto nuovo,strano e mai provato prima,con quella vittoria,da rifare certamente!Quindi,credo,parteciperò ad altre gare di questo genere,con altri concorrenti,in modo da mettermi in gioco.In fin dei conti cosa avevamo detto prima?Ah si!Si migliora solo con l'esperienza!-
Jorge diventò più bianco di un cadavere,deglutì vistosamente e una piccola goccia di sudore apparve sulla sua fronte.
-Bene,ragazzi noi dobbiamo andare,vero Candelaria?-
L'amica annuì vittoriosa.
-Samuel mi lasci il tuo numero così ti chiamo e ci mettiamo d'accordo,ok?– disse rivolgendosi al ragazzo che annuì prontamente –Certamente Martina è un vero piacere.Sono felice che tu abbia pensato a me.– rispose allegro prendendo il cellulare dalla tasca dei jeans.
Jorge rimase imbambolato a guardarli mentre si scambiavano i numeri e si salutavano.
Ce l'aveva fatta!Era riuscita a dire tutte quelle cose a doppio senso senza sbagliare.
Non appena voltarono l'angolo,Candelaria scoppiò a ridere –Tini!Sei stata grandissima!Adesso non rimane che aspettare,se tutto va bene avremo un ospite in più venerdì sera!-
Il cuore le rimbombava nel petto,vedere e parlare con Jorge dopo due settimane,era stata una prova molto dura e non solo per il suo orgoglio ferito,ma anche per ciò che provava per quello stupido.
Perchè si doveva proprio innamorare di lui con tutti i ragazzi che c'erano al mondo?

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