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Pov's Jorge
-Speriamo che tu abbia ragione.– mormorò Samuel,abbassando la voce per non farsi sentire dagli altri e soprattutto da lui.
Jorge aguzzò le orecchie per riuscire a sentire il discorso che stavano facendo Diego e Samuel,cercando di far finta di niente.
Come un idiota si era seduto sulla panca e si era slacciato le scarpe,per poi riallacciarsele con molta calma.
Come si era ridotto...
-Vedrai che più di qualche talent scout ti noterà e ti implorerà di frequentare la loro università.Avrai solo l'imbarazzo della scelta.– lo rassicurò Diego con il suo solito tono vispo.
Avrebbe potuto esserci anche lui a consolare l'amico e ad incoraggiarlo dicendo che gli avrebbe fatto fare tutte le azioni più importanti,per metterlo in mostra davanti ai selezionatori e invece se ne stava in disparte ad origliare.
Come era caduto in basso...
Sapeva che i voti di Samuel erano davvero bassi e che difficilmente avrebbe passato il test di ammissione per qualsiasi università.Era tanto se sarebbe riuscito a diplomarsi e la sua unica chance,per entrare al college,era che qualcuno lo notasse per la sua bravura nel football.
Era sempre stata quella la sua speranza per potersi laureare,invece di studiare!Ma Samuel era Samuel e lui aveva perso le speranze di farglielo capire.
A Samuel piaceva giocare.Voleva diventare un professionista.Era sempre stato il suo sogno,ed era bravo.
Beh,non bravo quanto lui,ovviamente,però gli veniva subito dopo.
La finale sarebbe stata un trampolino di lancio non indifferente per Samuel.
Fino a due mesi prima lui e Diego gli avevano promesso che avrebbero fatto di tutto per aiutarlo,affinchè qualcuno lo notasse.
Adesso Jorge era stato messo da parte e nemmeno in quest'occasione,tanto importante,Samuel aveva deposto l'ascia di guerra e gli aveva domandato il suo aiuto.
Jorge si alzò intristito e li lasciò da soli,avviandosi verso la porta degli spogliatoi per uscire in campo.
Era quasi arrivato il momento che aspettava da sempre.
Sentiva l'adrenalina scorrergli nelle vene.
Era emozionato.
Chissà se Martina sarebbe stata presente,almeno alla finale...
Probabilmente si,visto che,dopo la partita,avrebbero eletto il miglior giocatore di tutto il campionato e il preside avrebbe,finalmente,dato il nome del vincitore della borsa di studio.
Figurarsi se Davis non sarebbe stato in prima fila e lei non gli fosse stata a fianco.
Grugnì.Ma come cazzo si era ridotto?!
Sperare di vederla anche accanto ad un altro,pur di vederla,era il massimo della 'nerdaggine'.
Povero lui!
Comunque,contrariamente alle sue aspettative,aveva dormito tranquillamente la notte precedente.
Sapeva di essere il miglior studente e quel voto scarso in storia l'aveva recuperato alla grande.
La sua media era quasi vicina alla perfezione e lo sarebbe stata se non avesse avuto quel piccolo incidente di percorso.
Colpa di Martina ovviamente,neanche a dirlo,anche se l'aveva perdonata,alla fin fine.
La borsa di studio sarebbe stata sua,come era giusto che fosse e Davis se la poteva mettere in quel posto la speranza!
Non poteva un singolo voto scarso compromettergli il lavoro di cinque anni!
Era sicuro di sè,da quel punto di vista,forse agli occhi degli altri poteva apparire uno sbruffone,megalomane,ma lui sapeva che invece era solo bravura e impegno.
Del resto,non era certo colpa sua se madre natura con lui era stata più generosa rispetto ad altri.
Sarebbe stata una soddisfazione non indifferente.
Acclamato,davanti a tutti,miglior giocatore dell'anno e miglior studente vincitore della borsa di studio!
Il massimo!
Doppietta che mai nessuno prima di lui era stato in grado di ottenere.
Si sapeva che difficilmente sport e cervello andavano d'accordo.
Però lui,modestia a parte,era di un'altra pasta.
Un cavallo di razza che quel liceo probabilmente non avrebbe più visto,almeno per molti anni.
Soddisfazioni della vita.
Era quasi impaziente di entrare in campo.
Si girò a guardare i suoi compagni.
Adesso Samuel stava scherzando,sorrise tra sè e sè.Sia Diego che Samuel si erano 'ammogliati'.
La prima volta che aveva visto Samuel baciare Candelaria era rimasto senza parole.
Era già stato tagliato fuori dal gruppo e quindi non sapeva niente delle dinamiche che avvenivano nel suo ex gruppo di amici e sinceramente era rimasto al fatto che Martina e Samuel sembravano andare d'amore e d'accordo e quindi la sorpresa,per non parlare della stizza,era stata davvero grande.
L'avevano fatto davanti a tutti,davanti a Lodovica,ma soprattutto,davanti a Martina,con una naturalezza senza pari.
Era rimasto a bocca aperta.
Martina in quell'occasione si era lamentata ad alta voce dicendo che erano troppo mielosi e che non voleva reggere il doppio moccolo non appena Diego li avesse raggiunti,poi era scoppiata a ridere e Jorge si era cominciato a porre una domanda che,anche in quel momento,lo stava assillando e gli stava mandando in pappa il cervello.
Non è che di tutta quella storia...lui non avesse capito un emerito cazzo?
La tentazione di andare da Diego e da Samuel a chiarire era stata grande,poi però,l'orgoglio l'aveva frenato.
Che figura di merda avrebbe fatto,se effettivamente non avesse capito niente di niente?
Nel senso...ancora più di merda di quella che sapeva di aver già fatto!
Perchè gli era sembrato che Martina avesse un debole per Samuel e che la cosa fosse ricambiata?
Non si erano baciati quel famoso venerdì?E perchè lui l'aveva abbracciata,allora?
Non poteva essere.Si rifiutava di crederlo!
Era stato così cieco?E qual'era la cosa che gli era sfuggita?
Cioè...aveva detto tutte quelle cose a Martina e davanti a tutti...per nulla?
L'aveva umiliata e si era reso ridicolo agli occhi dei suoi amici e li aveva persi forse per sempre,solo perchè lui non aveva capito un accidenti di niente?
Ok,aveva agito d'impulso,accecato dalla gelosia e se ne era pentito amaramente,ma non poteva aver sbagliato così clamorosamente!
Ripensandoci a mente fredda,sinceramente,doveva ammettere che se anche Martina si fosse messa Samuel,lui non aveva nessun diritto di giudicarla o mettersi in mezzo.
Martina non era la sua ragazza.
E poi,cazzo,com'era possibile che lui fosse l'unico a non aver capito niente?Proprio lui,poi...
No!Non poteva essere...
Erano due mesi che cercava di consolarsi da solo.
Per fortuna c'era suo padre che gli dava man forte e lo difendeva,mentre Chantal,storceva vistosamente il naso,quando quel discorso usciva fuori,ovvero ogni sera,ma Jorge sapeva che era solo per contraddire e dar fastidio a suo padre.
Si divertiva così la sua cara mamma.
Il discorso che gli aveva fatto in privato,quel famoso pomeriggio,gli era rimasto nel cuore e mai e poi mai,se lo sarebbe scordato.
Era stato grazie alle parole di Chantal che si era fatto forza ed era andato avanti con la sua vita e i suoi progetti,mettendo,momentaneamente,il discorso 'Martina' da parte.
Non che papà pensasse che lui avesse ragione,ah...si era sorbito una paternale infinita,quando suo padre era venuto a conoscenza di ciò che aveva detto a Martina,l'aveva pure messo in punizione...a diciotto anni!
Una vergogna!
Gli aveva tolto la macchina e qualsiasi cosa tecnologica presente in casa.Era andato a scuola in bicicletta,proprio come gli sfigati,anche se aveva detto a tutti che lo faceva per tenersi in allenamento.
Non poteva certo dire che era in punizione,si vergognava!
Era rimasto senza cellulare per due settimane.
Sorrise a quel ricordo,quando l'aveva riottenuto,perchè suo padre aveva stabilito che aveva imparato la lezione,la prima cosa che aveva fatto era stato mandare un SMS a Martina e da quel momento era iniziata la loro guerriglia di messaggi.
Anche se,quando Martina l'aveva scoperto nell'ufficio dei bidelli,si era sentito morire.
Poi lei si era messa con Davis...
Mamma quanto gli dava fastidio quella cosa!
Possibile che quel Harry Potter naso aquilino fosse così ben dotato?
Insomma,lui conosceva le doti di quasi tutti i ragazzi della scuola,visto che era cinque anni che frequentava gli spogliatoi maschili ed non erano mancati i confronti.
Non voleva sembrare uno sbruffone,però insomma,le sue doti spiccavano sulle altre.
Insomma non era il migliore da quel punto di vista,ma sicuramente un posto sul podio ce l'aveva.
E adesso saltava fuori che l'occhialuto aveva il coso megagalattico?
Perchè doveva per forza essere un coso fuori norma,se Martina,che non era un'intenditrice,asseriva con tanta sicurezza che il suo fosse minuscolo in confronto all'altro.
Quella ragazza ne aveva visti solo due in tutta la sua vita,il suo e quello di Davis,da quanto gli risultava (Samuel l'aveva escluso in automatico dopo averlo visto baciare Candelaria) e affermava che il suo era un 'cosetto'?
Così l'aveva definito!
Non osava nemmeno immaginare cosa avesse tra le gambe Davis!
Inorridito e forse anche un pò invidioso,cercò di scacciare quei pensieri
Gli venne voglia di inviarle un messaggio,ma il mister,proprio in quel momento,li richiamò tutti per entrare in campo.
Gliel'avrebbe mandato finito l'inno.

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