"Grace?" Alzo lo sguardo dal piatto con dentro dei biscotti..
" Perché hai quell'aria così triste, così non so insoddisfatta.."
Io alzo un sopracciglio..
"Bambini io e lo zio dobbiamo parlare.. dopo andiamo a fare una bella passeggiata"
I bambini saltano giù dalla sedia e corrono urlando..
Siamo soli..
" senti mi dispiace, ma quello che è successo ieri non si ripeterà più.. è stato solo un momento di debolezza" lui sorride scuotendo il capo..
Si alza mettendosi le mani dentro le tasche dei pantaloni attillati..
" ah.. si... solo un momento di debolezza.. sai come mi hai cavalcato ieri non mi sembrava un momento..." lui si avvicina sporgendosi " eri affamata" il sangue è tutto sul viso..
Come può dirlo in questo modo..
ieri ho perso la ragione..
"Non ci stavo con la testa Martin.." Mi alzo dalla tavola e mi giro per andare in camera a vestirmi.
Ho bisogno di cambiare aria..
Salgo su per le scale e solo dopo che entro in camera mi accorgo che il cretino mi ha seguito..
Chiude a chiave la porta e sorride appoggiandosi sopra..
" ma che bella sceneggiata... sai se tutto questo fosse successo un bel pò di anni fa mi sarei preoccupato, ora mi fai ridere.. sai ieri ti sei divertita, mi correggo ci siamo divertiti, abbiamo fatto del sano sesso..." indietreggio fino a toccare con i polpacci il letto.
"Ieri non mi sono divertita.."
Mordo il labbro..
Non devo cedere.. ho già permesso una volta a questo uomo di cedere non posso più farlo.. mi devo proteggere..
" ieri sera quando gemevi.." tira indietro la testa contro la porra e si morde il labbro..
Il suo pantaloni tirano..
Quel uomo si stava eccitando..
"Poi quando venivi è urlavi il mio nome.. dicevi che ero tuo.." lui mi scocca uno sguardo ammiccante...
"Ti voglio Grace.." io scuoto la testa..
"Io no.." lui sorride e ride.. quella risata roca,quella che smuove anche il piacere più oscuro..
"Si certo... riesco a fiutare il tuo odore.. l'odore dell'eccitazione.."
Da quando riesce a farmi tremare le ginocchia solo con l'uso della parola?
"Papà Martin ha fatto i compiti?" lui sorride..
Mi fissa.. si morde il labbro e ispira..
Dio.. quel tatuaggio..
Si sbottona la camicia e la lancia dall'altra parte della stanza..
"Cosa significa"
Mi mordo l'interno della guancia..
"Sono delle parole.. vieni leggi.. ad alta voce.." io mi avvicino con passo incerto..
Lui sgancia la cintura e cala i pantaloni.. e li lancia in fondo alla stanza..
I boxer a vita bassa neri sono tirati al massimo. .
Quel corpo ispira sesso..
I miei piedi toccano i suoi.. un fremito mi scuote...
Mi avvicino...e mi tappo la bocca per non urlare..
Lui è più veloce mi prende e mi preme contro la porta appoggiando tutto il suo corpo, aderendo ogni parte..
Trattengo un gemito..
È duro come il granito!
"Piccola..c'è scritto piccola!" Inizio a sudare lui sorride...
Quella parola ripetuta all'infinito.. dal lobo dell'orecchio fino a giù a sotto il suo inguine..
"Piccola chi è?" lo guardo dritto negli occhi..
Percepisco uno strano senso di divertimento..
"Chi?" Non mi piacciono gli indovinelli..
Non mi piace la situazione!
Quel corpo.."La mia piccola Grace.."
Io scuoto la testa..
Non è vero..
Lui si abbassa il boxer e noto una piccola scritta..
Mi si gela il sangue..
Il cuore smette di battere. .
La mia mano accarezza quella pelle..
Accarezza quella scritta..
Accarezza quel nome..
Il mio nome..
"Grace"