Capitolo 16

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16.


«Alle valige penserò io» dichiarò Rey, stringendo le mani di Dev e Iris. «Ve le spedirò indietro tramite Fed-Ex, non temete. Per il resto, state attenti e cercate di non rimetterci la pelle.»

«Poco ma sicuro» assentì Dev, guardandosi intorno con espressione tesa.

La voce funerea di Lucas aveva esordito la chiamata avvisandolo dell'arrivo dei loro nemici, e mettendolo altresì al corrente del pericolo a cui si erano esposti due compagni di scuola di Liza.

Conosceva personalmente sia gli Howthorne che i McBride – il padre di Fergus aveva lavorato alcuni anni in segheria, prima di trovare un impiego in una ditta di trasporti – e sapere del rischio che stavano correndo i loro figli lo aveva angustiato.

Non era piacevole che fossero coinvolti anche degli umani perché, oltre alle ovvie implicazioni emotive, coprire le tracce di un eventuale scontro tra esseri magici sarebbe stato un fottuto casino.

Inoltre, non osava neppure immaginare quanto Liza fosse in pensiero, e quanto l'idea di non potersi muovere per agire, le pesasse.

In quanto Geri, aveva sì il compito di indagare su casi riguardanti la sicurezza del branco per conto di Fenrir ma, in prima istanza, avrebbe sempre dovuto riferire a Freki e, solo su suo ordine – o di Fenrir stesso – avrebbe potuto muoversi. E dubitava fortemente che Rock o Lucas le avrebbero permesso di unirsi alla squadra di salvataggio.

«Io sono pronta» dichiarò Litha, strappandolo a quei pensieri.

Dev assentì e Iris, nell'osservare la donna, domandò: «Cosa dobbiamo fare, esattamente?»

«Siete fan di Star Trek, per caso?» disse a sorpresa Litha, scrutandoli con curiosità.

I due assentirono dubbiosi e la dea, sollevata, aggiunse: «Bene. Così mi sarà più semplice spiegarvi ciò che accadrà. In parole povere, agirò come un motore a curvatura e piegherò tempo e spazio, sia davanti che dietro di noi. Questo ci permetterà di percorrere in brevissimo tempo distanze abissali, e senza l'utilizzo di alcun mezzo di trasporto.»

Iris impallidì leggermente, a quella notizia, e gracchiò: «Ma... per farlo, dovresti utilizzare un tipo di combustibile che ancora non esiste

«Oh, credimi, esiste, solo che gli umani non l'hanno ancora scoperto. Quanto a ciò che faremo noi, sarà uno spostamento così rapido da sembrare trasmutazione. Ho solo bisogno di un punto focale su cui concentrarmi, dopodiché i miei poteri faranno il resto» dichiarò per contro Litha, scrollando le spalle.

«Che genere di punto focale ti serve?» domandò Dev, ancora incredulo di fronte alla spiegazione data da Litha. Non era del tutto sicuro di essere felice di dover impersonare la Enterprise.

«Qualcosa che abbia una carica mistica abbastanza chiara e forte da guidarmi fino a casa vostra o, per lo meno, nelle vicinanze» gli spiegò lei.

«La forza del nostro Vigrond è sufficiente?»

«No. La vostra quercia è troppo giovane, per emettere un'energia sufficiente a guidarmi. Qualcos'altro?» scosse il capo Litha.

Dev e Iris si guardarono vicendevolmente e, all'unisono, dissero: «Writing-on-Stone. E' il luogo in cui il nostro Fenrir parlò per la prima volta con Madre.»

Litha assentì nell'udire quel nome, chiudendo poi gli occhi per concentrarsi su quel luogo in particolare. Qualche istante dopo sorrise divertita e, nell'ammiccare una volta riaperti gli occhi, dichiarò: «A quanto pare, vi eviterete il tragitto più lungo. C'è una scorciatoia che si può prendere direttamente dall'Irlanda, e arriva giusto alle pietre che avete citato voi.»

Luci del Nord - Seguito di "Claire de Lune" (spin-off Trilogia Werewolves)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora