CAPITOLO3

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"vai a farti una doccia e mettiti questi vestiti"entro sotto il getto d acqua mi viene in mente un ricordo di quando avevo 15 anni c'erano un gruppo di ragazzi che hanno iniziato a prendermi in giro interviene Matteo che gli prese a pugni da quel giorno eravamo diventi migliori amici due anni dopo ero andata a casa sua per andare a scuola suonavo il campanello ma non apriva nessuno la porta la vicina di casa sua mi disse che se n'erano andati ma non sapeva dove andai a casa mia correndo scoppiai a piangere anche la unica persona che mi voleva bene mi ha abbandonata a risvegliarmi dai miei pensieri fu l uomo di prima che mi dice di uscire mi vesto mi porta fuori da quel edificio da fuori e distrutto ecco perché la polizza non sospetta niente vedo l uomo che mi ha comprata appoggiato con la schiena alla macchina ora che lo guardo meglio e bello...no ma che vado a pensare "sali"mi ordina con voce roca salgo dopo mezz'ora arriviamo al aeroporto scendo dalla macchina"dove stiamo andando"gli chiedo dopo qualche minuto risponde"in Russia"dice secco guardandomi rimango a bocca aperta"chiudi la bocca entrano le mosche"mi dice devo trovare il modo di scappare mi guardo in torno "posso andare in bagno almeno"si gira verso di "pensi davvero che sia così stupido che io ti lascio andare in bagno così scappi"dice stringo i pugni faccio una cosa che sorprende anche me gli do un calcio dove non batte sole cade in ginocchio ne approfitto per scappare corro più infretta che possa quando sto raggiungendo la uscita del aeroporto mi sento afferrare da dietro una puntura nel braccio le palpebre si fanno pesanti caso in un sono profondo.

 MAFIA BOSS (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora