a toxic love 'Mattheo Riddle'

Capitolo 10

«Cosa hai fatto oggi? Hai fatto perdere punti alla nostra casa? Non è da te...» ride sarcasticamente riportando la canna alla bocca
«Si, purtroppo» confermo sedendomi al suo fianco
«E per quale motivo?» mi domanda tenendo quel ghigno fastidioso sulla faccia.
«Pensavo e non sono stata attenta alla lezione...» porto le ginocchia al petto e guardo il panorama, evitando di dirgli che era lui a tenere occupati i miei pensieri.
«Pensavi a me eh!» mormora guardandomi negli occhi, è anche un fottuto legilimens?!
«Si sono un legilimens.» risponde ridendo continuando a fumare
«Vaffanculo Mattheo non devi leggermi la mente!» lo rimprovero e mi metto a ridere, insieme a lui.
Mi è mancato
«Anche tu mi sei mancata baby Malfoy...» mi guarda negli occhi e finalmente si toglie quel fottuto ghigno dalla faccia
«Anche tu mi sei mancato Mattheo» mormoro appoggiando la testa sulle mie ginocchia, anche se già lo sapeva.
«Mi dispiace per averti dato della puttana...» sussurra spegnendo la canna
«È solo che non sapevo che fare, tu mi mandi in tilt...» mi tocca la mano e glie la accarezzo dolcemente per poi alzare la testa e sorridergli.
«Scusa per qualunque cosa io abbia detto da ubriaca...» incastro i suoi occhi sei suoi e gli aggiusto dei ricci che gli ricadono sulla fronte con l'altra mano.

Sorride leggermente alla mia affermazione, poiché lui lo ricordava e sicuramente bene.

«Sei bellissima baby Malfoy...» intreccia la mano nella mia.
Gli sorrido e mi poggia un leggero bacio sulla punta del naso, facendomi scappare una leggera risata.

Mi sento benissimo in questo momento, è tutto così perfetto.
Noi sulla torre di Astronomia, sotto le stelle, con il vento che ci accarezza i visi illuminati dalla luna, con le nostre mani intrecciate, mentre sorridiamo l'una all'altro.
Non pensavo di essere mancata a Mattheo Riddle eppure sembra così sincero e gentile...

Pov Mattheo

Stasera è bellissima, vorrei tanto baciarla, è così perfetta.
Questa ragazza tira fuori il meglio di me mentre sorride, mentre mi sfiora la mano, mentre incastra i suoi occhi meravigliosi nei miei.
Potrei distruggerla da un momento all'altro, ma so che non riuscirei mai a fargli del male anche volendo.
Ho deciso di provare ad essere felice per una volta nella mia vita ed essere una persona migliore.
Una persona migliore solo per lei.
Le alzo il mento e poggio finalmente le mie labbra sulle sue.

Pov Allegra

Mi bacia dolcemente, ricambio il bacio toccandogli i capelli mentre lui mi accarezza delicatamente la guancia, è tutto sbagliato, così sbagliato...
Eppure sembra così dannatamente giusto.
Mi prende per i fianchi e mi poggia con la testa sulle sue gambe incrociate a terra, si stacca per guardarmi, sorride e riprende.

Siamo in una posizione completamente scomoda, ma nessuno dei due decide di staccarsi dalle labbra dell'altro.

Mi sfiora i capelli con una mano, inizia a baciarmi il collo ed io continuo a giocare con i suoi ricci, sorridendo.

Mi appoggia la testa a terra e si mette sopra di me continuando a baciarmi, dopo pochi secondi però l'orologio scatta le 24 in punto.

«Mi blocca sul più bello» si lamenta staccandosi dalle mie labbra per guardare l'ora.
«Ci vediamo domani!» mormoro ridendo, si alza e mi aiuta per permettermi di fare lo stesso.
«A domani Allegra!» mi porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi alza il cappuccio e mi dà un dolce bacio sulle labbra.
«Buonanotte Theo...» gli sorrido e mi dirigo verso la sala comune

«Dove cazzo sei stata?» alex mi si fionda davanti mentre varco la soglia.
«Sono un prefetto, ho fatto il giro dei corridoi» rispondo con ovvietà.
«Tu cammini veloce, non ci metteresti mai tanto, e poi hai le labbra gonfie deficiente, dove sei stata?!» mi interroga mettendo insieme i pezzi del puzzle.
«Eh va bene, sono stata con Riddle» confesso guardando la sua faccia sconvolta.
«Ti ho detto di stare attenta e che mi va bene, ma non tornare mai più così tardi senza avvertire.
Mi hai fatto spaventare!» mi rimprovera
«Va bene papà!» ridacchio, dopodiché lo saluto e mi dirigo verso la mia stanza, sprofondando nel letto, pensando ancora a quello che era appena successo.