Capitolo 13

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«Heii» sbadiglio e mi giro su un fianco verso Mattheo che mi guarda per poi sorridermi.
«Ti sei svegliata...» mi lascia un dolce bacio in fronte.
«È meglio che vada a parlare con tuo fratello!» si alza
«Meglio che vada io» gli prendo delicatamente il polso per fermarlo e lui annuisce anche se leggermente scettico
«Ci vediamo dopo» gli lascio un bacio sulle labbra ed esco dalla stanza.

«Ti ho trovato» affianco mio fratello.
Sono dovuta venire fino al lago per trovarlo.
Ma sapevo che sarebbe stato qui, gli piace guardare l'acqua, lo rilassa quando è nervoso.
«Che vuoi?» scatta in piedi come una furia
«Sono io che dovrei reagire così!» parto in immediato sulla difensiva
«Non puoi stare con quello lì.» sputa acido
«Penso di poter fare quel che mi pare.» ribatto
«Sei mia sorella, posso impedirti di stare con lui!» alza le sopracciglia, decisamente troppo convinto delle sue parole.
«Non puoi comandare la mia vita, io voglio stare con Mattheo, e non certo me lo impedirai tu!» asserisco visibilmente infastidita.
Non avrebbe dovuto reagire così.
«TI HO DETTO CHE CON QUELLO NON CI STAI, È UNO PSICOPATICO!» sbraita, non ci vedo più dalla rabbia e gli dò uno schiaffo in piena faccia.
La gira leggermente e porta una mano sulla guancia per poi rigirarsi verso di me.
«Non puoi dirmi con chi stare, non puoi decidere tu per me, sei mio fratello e lo sarai per sempre, ma non deciderai la mia vita, non per sempre, non te lo permetterò!» sbotto con le lacrime agli occhi
«Te lo sei anche scopato?» mi guarda, deluso.
«Che cazzo te ne frega» asciugo le lacrime con il mio maglione, evitando il suo sguardo
«TE LO SEI SCOPATO LO SAPEVO, NON PUOI STARE CON LUI, NON CAPISCI...» si tocca nervosamente i capelli
«NO DRACO, NON CAPISCO. SPIEGAMI.
COSA HA CHE NON VA?! COSA HA FATTO DI MALE?» gli urlo contro, non comprendendo quello che intendesse.
«NON CAPISCI, È IL FIGLIO DI VOLDEMORT.
POTREBBE UCCIDERTI DA UN MOMENTO ALL'ALTRO, È UN PAZZO, AVRÀ UCCISO CHISSÀ GIÀ QUANTE PERSONE!» alza la voce
«CHE CAZZO NE SAI?
DEVE PER FORZA ESSERE COME IL PADRE?
PERCHÉ DEVE ESSERE GIUDICATO SOLO PER QUELLO?
SPIEGAMELO!» gli continuo a sbraitare contro

«O lui o me!» abbassa la voce, scagliandomi contro questa scelta.
«Non posso scegliere.» nego con la testa
«O lui o me!» alza leggermente la voce
«PERCHÈ DEVO SCEGLIERE?!»
«Ho capito.
Lui, scegli lui!» non rispondo ed abbasso la testa
«Lo sapevo, SEI UN PUTTANA, SOLO UNA PUTTANA.» mi urla addosso quelle parole che mi frantumano.
Quasi non ci credano che siano uscite dalla sua bocca.
Non può averlo detto davvero, perché lo ha fatto?
Cosa ho fatto per meritarmi questo?
Perché deve deve decidere la mia vita?

A quelle parole la mia vista si appanna ancora di più, non ho il coraggio di guardarlo negli occhi, mi rifiuto di farmi vedere così debole.

«Vaffanculo!» asserisco
«VAFFANCULO ALLEGRA!» ribatte acido superandomi
«NON FARTI VEDERE PIÙ, SEI UNA PUTTANA» continua ad urlare pur avendomi superata.
Continuo a piangere, mi sento male, così male, fa male sentire questo dalla persona in cui hai dato tutto.
Dalla persona con cui ti sei confidata per 15 anni.
Dalla persona con cui sei cresciuta.
Quella persona che credevo stesse sempre al mio fianco.
Ma ora no.
L'ho perso.
Ho perso la persona più importante della mia vita, mio fratello.
Cado sulle ginocchia e continuo piangere.

«Allegra che è successo?» mi si avvicina blaise
«Ho litigato con Draco.» lo informo alzando la testa verso di lui che si siede immediatamente vicino a me.
«Vuoi parlarne?» chiede dolcemente accarezzandomi la mano
«Per ora meglio di no» sussurro appoggiando la testa sul suo petto continuando a singhiozzare
«Non c'è bisogno di fare così, conosci Draco, gli passerà tutto tra pochi giorni» ribadisce accarezzandomi i capelli
«No stavolta non credo, vai Blaise, vai da lui, credo che abbia bisogno di te!» affermo alzando la testa dal suo petto per poi guardarlo
«Faccio venire le ragazze?» mi domanda dolcemente e annuisco, sorride e se ne va
«Cos'è successo?» mi raggiunge di corsa jessica
«Ragazze» mi butto tra le loro braccia, disperata.
«Che succede?» ripete isabelle
«Vi devo parlare...» mi asciugo le lacrime
«Dai vieni, spiegaci» sussurra Jessica tirandomi sul prato abbracciandomi
«Mi sono messa con Riddle.» le informo, lasciandole di sasso.
«No aspe- cosa?» chiede Isabelle sgranando gli occhi, abbasso la testa e guardo il prato aspettando una loro reazione negativa, ma a invece mi abbracciano entrambe.
«Che significa?» le guardo e loro mi sorridono
«Siamo felice per voi.» afferma Jessica e Isabelle continua
«Però stai attenta, ce lo prometti che starai attenta?» continua Isabelle prendendomi il viso, annuisco e sorrido ad entrambe.
«Siete le migliori!» le abbraccio, grata di averle.
«Dai vai da lui, lo avviso io Alex!» mi incita Isabelle mettendomi le mani sulle spalle mentre Jessica mi guarda sorridendo.

Pov Draco

Dopo aver litigato con Allegra mi sento una merda. Perché l'ho insultata.
Lei è mia sorella, una mia responsabilità.

Sono stata troppo duro, lo so.
E per questo non riesco a dimenticare lei che piange davanti ai miei occhi, quegli occhi che ora stanno piangendo per me, e non sono lì a consolarla.

Io volevo solo proteggerla, solo fargli capire che Riddle è sbagliato, solo tenerla fuori dai guai.
Ma ha ragione, le sto monitorando la vita.
Non potrò controllarla per sempre.

Però con Mattheo Riddle non deve stare, ma ormai chi sono io per dirglielo?!
L'ho distrutta insultandola e mi sono distrutto ancora di più a vederla stare male, è tutta colpa mia, sono un coglione.

Ma lei non può stare con quel ragazzo, ho fatto la cosa migliore, non sarò coinvolto in nulla.
Non è più una mia responsabilità.
La mia vita si è rovinata quando lei è nata, non devo più occuparmene.
Non sono un fottuto badante.

Entro nella sala comune e vedo la Parkinson parlare con le sue amiche, mi avvicino e gli tiro un braccio
«In camera mia.» scandisco bene ogni singola parola e lei fa l'occhiolino alle amiche per poi seguirmi in camera

Si, sono andato a letto con la Parkinson.
Questo è uno dei modi più efficaci per cercare di evadere dai miei pensieri.

Pov Allegra

Mi dirigo verso la stanza di Mattheo ed entro, lo ritrovo avanti lo specchio con solo un'asciugamano in vita che si sistema i capelli, mi avvicino a lui e gli avvolgo le braccia al petto.
«Sei tornata! Mi stavo preoccupando...» mi bacia la fronte, gli sorrido e gli bacio delicatamente le labbra.
«Che è successo?» a quella domanda riscoppio a piangere, ricordandomi le parole di Draco.
Mi guarda confuso, non comprendendo cosa stesse succedendo.
«Non vuole più vedermi...» sussurro affondando la faccia nel suo petto
«Ehi, hai me. Tranquilla!» mi consola accarezzandomi dolcemente i capelli
«Ha esagerato, stavolta ha esagerato!» continuo a ripetere piangendo
«Si riprenderà, vedrai, si riprenderà.» mi bacia il lobo dell'orecchio, provando a calmarmi.
«Andiamo sul letto» sussurra baciandomi il collo per poi prendermi in braccio.
«Non pensarci...» si appoggia con la schiena sul letto ed io mi ritrovo sopra di lui, mi alza il mento con un dito e mi guarda negli occhi, ormai gonfi per il pianto.
«Scusami Theo...»  mormoro con la voce strozzata
«Non devi scusarti, puoi stare con me stanotte, vi chiarirete, te lo assicuro!» mi bacia mentre mi accarezza le guance rosse a causa del pianto.

«Ti amo Allegra Malfoy...» mormora e lo guardo negli occhi sorridendo, le lacrime immediatamente si fermano e lasciano spazio alla gioia nei miei occhi verdi.
L'emozione ora è troppo grande.
I miei pensieri si sono messi totalmente da parte.
Gli prendo il viso nelle mani e mi fiondo immediatamente sulle sue labbra, si alza sui gomiti e continua a baciarmi mentre io gli accarezzo i capelli con una mano e mantengo il viso con l'altra.
«Anche io ti amo Mattheo Riddle...»

a toxic love 'Mattheo Riddle'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora