10. Perché così silenziosi ragazzi?

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Seungmin non disse ancora niente, ma ovviamente gli altri due non ci pensarono due volte a non lasciarlo in pace.

Al contrario di come si era aspettato però non entrarono come bufali ma silenziosi. Felix si inginocchiò accanto al letto mentre I.N ci si sedette sopra.

«Perdonaci Minnie» parlò il maknae.
«Davamo... davamo per scontato che ricambiassi e che semplicemente non lo avevi capito»
Guardava per terra mentre parlava. Evidentemente si vergognava da morire.
«Esattamente» si aggiunse Felix.

«Praticamente tutti lo davamo per scontato a parte Chan. Lui non da mai niente per scontato. Dovremmo imparare da lui»
Seungmin lo guardò indifferente aspettando che continuasse.

«Quello che vogliamo dirti è... scusaci. Abbiamo esagerato. Eravamo entusiasti che l'avessi finalmente scoperto che non abbiamo tenuto conto del fatto che magari non ti eri accorto di nulla e che quindi era uno shock»

«Giusto. Scusaci davvero Minnie, siamo stati maleducati» aggiunse Jeongjin mentre giocava nervosamente con le mani in grembo.

Ci fu un attimo di silenzio, poi Seungmin sorrise debolmente.
«Tranquilli ragazzi. Non volevo comunque che Chan vi sgridasse»

Gli altri due sembrarono sollevati.
«Ci perdoni quindi?»
Seungmin annuì e aprì le braccia. Se ne pentì subito dopo perchè si ritrovò i due ragazzi addosso che lo soffocavano in un abbraccio.

«Okay... calma» tentò di dire con voce strozzata. Una volta liberato Felix e Jeongjin lo guardarono curiosi.

«Quindi com'è la situazione?» domandò il maknae agitato. Seungmin fece spallucce.
«Non lo so... non ho idea di cosa provo e di cosa dovrei dire a Hyunjin se me lo dovessi trovare davanti. Davvero non lo so»

Nemmeno fece in tempo a mettere un broncio che ritrovò I.N di nuovo fra le braccia.
«Non preoccuparti Minnie, farai la cosa giusta»

«Lo spero» sussurrò lui passando le dita fra i capelli mossi del maknae.
«Hyunjin come sta?» chiese dopo essersi allontanato.

«Non tanto bene, da quel che so» rispose Felix preoccupato.
«Anche se Chan e Jisung gli hanno assicurato che non lo abbandonerai è terrorizzato. Sei davvero importante per lui»

Seungmin sentì nuovamente le lacrime. Sapeva che doveva andare da lui, che era la cosa giusta. Ma sapeva benissimo che non sarebbe riuscito a varcare la soglia della sua stessa camera. Sarebbe scappato di nuovo.

«Stategli vicino. Per me, vi prego. Mi sento male per lui, ma non riesco a parlargli adesso» disse con voce sottile.
«Vi prego ragazzi. Ditegli che non lo abbandonerò»

Felix e I.N annuirono.
«Gli diciamo che ti serve tempo, hm?» chiese il più grande e Seungmin fece di sì con la testa.

«Ora se non vi dispiace vorrei stare un po' da solo. Fino a cena almeno»
Gli altri due si alzarono e lasciarono la camera preoccupati.

Nessuno aveva potuto prevedere un dramma del genere ed era chiaro che non sarebbe terminato tanto in fretta.
Tutti e otto erano preoccupati. Le complicazioni erano assicurate.

Seungmin si era appisolato e fu Changbin a chiamarlo per cena. Gli chiese se stesse bene al quale ricevette un no come risposta, poi lo accompagnò in soggiorno dove la tavola era già apparecchiata. Contò i piatti e notò che erano sette.

«Hyunjin non mangia?» chiese con voce debole e Changbin scosse la testa.
«Si rifiuta di toccare cibo o di uscire dalla camera. È messo davvero male» spiegò il nanetto triste.

Gli altri li raggiunsero e si sedettero. Nessuno parlò, solo i rumori delle posate sui piatti riecheggiarono nella stanza.

«Perché così silenziosi ragazzi?» chiese Chris d'un tratto, non sopportando più il silenzio e di vedere Seungmin giocare con il cibo senza mangiarlo.
Tutti gli occhi si puntarono sul leader.

«Non preoccupatevi. Si sistemerà. È successo quello che Hyunjin voleva evitare, ma ora non si può più tornare indietro. Finché Seungmin non si sarà schiarito le idee noialtri pensiamo a stare vicini ad entrambi, okay?»

Passò lo sguardo su tutti.
«L'importante è che nessuno fuori da questa stanza ne venga a conoscenza. Sarebbe un disastro, quindi zitti, mi raccomando. E Seungmin...»
Si rivolse al ragazzo che alzò lo sguardo dal piatto.

«Non esitare a confidarti con noi se ne hai bisogno, okay? Ci prenderemo cura sia di te che di Hyunjin finché tutto sarà superato»

Seungmin stava per piangere dalla commozione e riuscì soltanto ad annuire, al quale tutto gli altri emisero un "Awww".

La tensione si alleggerì e riuscirono a tenere una conversazione piuttosto stabile. Seungmin riuscì pure a mandar giù qualche boccone al quale Chan brillò di sollievo.

Nessuno notò Hyunjin in piedi nel corridoio per le camere da letto. Era come un fantasma e sbirciava dietro l'angolo per spiare i suoi compagni di gruppo.

Le parole di Banchan gli avevano scaldato il cuore e pure lui sentì gli occhi umidi.
Fu felice di vedere Seungmin mangiare, almeno stava un po' meglio di lui.

Sentendo che avevano cambiato discorso tornò indietro camminando con passo leggero verso la camera. Come un fantasma insomma.

Si infilò sotto le coperte arrotolandosi in esse e coprendo tutta la sua testa a parte gli occhi.
La luce era spenta e la porta chiusa. Era buio e silenzioso.

Spostò lo sguardo su un punto nel nero dove sapeva si trovasse la sua amata cassetta. Come aveva potuto essere così scemo da lasciarla aperta?

Certo, non si era per nulla aspettato che qualcuno sarebbe andato a curiosare nel tempo dove lui era sotto la doccia e sopratutto che quel qualcuno fosse proprio Seungmin.

Non aveva voluto dirglielo, non in quel modo almeno. Felix gli aveva assicurato che Seungmin aveva detto che non lo avrebbe abbandonato. Ma perchè era scappato allora? Perchè lo stava evitando?

L'acqua riiniziò a scendere per l'ennesima volta quel giorno. Il divertimento di Idol Radio sembrava lontano anni luce quando in verità erano solo alcune ore.

Con fatica riuscì ad addormentarsi. La paura di aver perso la persona più importante della sua vita gli stringeva il collo e gli impediva si respirare con calma.

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꧁ Aᴡᴋᴡᴀʀᴅ sɪʟᴇɴᴄᴇ ᛝ Sᴇᴜɴɢᴊɪɴ ꧂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora