1. Minnie, mi faresti un enorme favore?

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Gli Stray Kids erano appena tornati da Idol Radio. Si erano divertiti come matti ed erano piuttosto stanchi, ma la giornata era ancora lunga.

«Io vado in caffetteria!» esultò Jeongjin appena furono nell'atrio della JYP.
«Vengo con te» si aggiunse subito Felix e i due ragazzi partirono come razzi verso il posto desiderato.

«Voi che altro fate?» domandò Bangchan rivolgendosi al resto dei suoi bimbi.
«Penso che andrò nella sala prove. Idol Radio mi ha messo energia» rispose Lee Know subito con un sorriso.

«Vengo anche io» si aggiunse subito Changbin.
«Pure io» si attaccò anche Seungmin. Per una frazione di secondo incontrò lo sguardo di Hyunjin che sembrò leggermente perso.

«Va bene. Io vado a fare una live, quindi per favore niente irruzioni a sorpresa, grazie. Ci vediamo»
Il leader li salutò e sparì poi nel corridoio verso gli ascensori.

«Io... penso che andrò in camera a cazzeggiare» disse Han sghignazzando, evidentemente non lo aveva voluto dire davanti a Chris che sennò lo avrebbe rimproverato di non essere abbastanza produttivo.

«Tu Hyunjin?»
Il nominato sbatté le palpebre, come se non si fosse aspettato di venir chiamato.
«Uh... penso che andrò a fare una doccia» disse distrattamente per poi prendere la stessa direzione di Bangchan e Han.

«Siamo rimasti solo noi quindi... andiamo?»
E senza aspettare una risposta Minho trascinò Changbin e Seungmin nella loro sala prove.

Una volta arrivati fecero partire musica random delle Itzy e delle Twice ballando in modo stupido, esagerato e pure spinto.

Avevano messo una telecamera nell'angolo che poi avrebbero consegnato allo staff, tanto per dare la possibilità alle Stays di farsi i cazzi dei loro cantanti preferiti.

«GO SEUNGMIN! GO SEUNGMIN!»urlò Changbin come un matto mentre il più piccolo fra i tre stava improvvisando un ballo decisamente particolare su "I don't give a what" e intanto Lee Know era disteso a terra a tenersi la pancia dal ridere.

Più tardi i due rapper partirono con una gara di chi riusciva a imitare meglio Jackson mentre Seungmin era seduto a terra a osservarli divertito.

«Minnie, mi faresti un enorme favore?» chiese d'un tratto Lee Know e si avvicinò al più piccolo mentre Changbin si allenava a fare smorfie allo specchio.
«Hmm?» chiese Seungmin prestando tutta la sua attenzione.

«Andresti in camera nostra a prendermi i miei occhiali a forma di chitarra? Con quelli riuscirò sicuramente a batterlo» gli sussurrò lo hyung indicando poi Changbin con il pollice oltre la sua spalla.

«Sì certo, nessun problema»
Seungmin si alzò sorridendo.
«Dammi qualche minuto»
«Grazie, sei un tesoro»

Minho lo stritolò in un abbraccio per poi lasciarlo andare e tornare a criticare Changbin che gli rispose tirandosi una pacca sul culo.

Seungmin uscì dalla sala prove e trotterellò verso l'ascensore. Salutò alcuni dipendenti della JYP e anche Tzuyu che per due piani condivise l'ascensore con lui, poi arrivò al piano degli Stray Kids e al loro dormitorio.

Entrò in silenzio, visto che non sapeva dove esattamente Chan stava facendo la live e raggiunse la camera di lui, Lee Know e Hyunjin. Passando davanti alle altre sentì Jisung urlare:
«MA SANTO DIO, TI FAI MANGIARE?!»

Sussultò, ma poi si ricordò che il ragazzo aveva scoperto un nuovo videogioco il giorno prima e ora ne era posseduto. Ridacchiando raggiunse la stanza desiderata.

Era chiusa, ma la finestra no. Il sole illuminava i tre letti e il casino di vestiti su quello di Hyunjin che decisamente non c'era stato prima che erano andati a Idol Radio.

«Non cambierai mai Hyunjinnie» sussurrò Seungmin sottovoce sorridendo mentre raggiunse il comodino di Lee Know e iniziò a frugarci in cerca di quei bizzarri occhiali.

Nei cassetti non trovò niente, così passò agli scatoloni sotto al letto e poi alla sua parte di armadio, ma nulla.

«Ma dove diavolo li ha messi?» si domandò confuso grattandosi la testa e guardandosi in giro. Lo sguardo gli cadde sulla cassetta di legno che Hyunjin teneva accanto al letto e dove, a quanto pareva, conservava gli oggetti a lui più cari.

Nessuno a parte il proprietario aveva il diritto di toccarla o aprirla senza rischiare la morte e Seungmin aveva da sempre messo da parte la curiosità cercando di rispettare la decisione del suo hyung.

Guardò la porta. Non era un segreto che Hyunjin amava fare docce che duravano anche fino a un'ora, quindi teoricamente poteva rischiare. Non sarebbe venuto a saperlo.

Si avvicinò alla sacra cassetta. Il codice del lucchetto era stato inserito, quindi l'accesso era libero. Impegnandosi a non fare rumore Seungmin si inginocchiò e alzò il coperchio.

«Bingo!» esultò sottovoce intravedendo subito gli occhiali. Perché mai fossero finiti lì non riusciva a capirlo, ma l'importante era che li avesse trovati.

Fece per richiudere quando qualcosa catturò la sua attenzione. Al di là di alcuni gioielli, lettere o portachiavi c'era un libro. La copertina era di un semplice blu marino decorato con alcuni intrecci di fili bianchi.

Seungmin non seppe quale impulso lo portò a prendere il libro in mano, ma lo fece. Con estrema delicatezza.

«No Seungmin. Non farlo, te ne potresti pentire» si disse, ma la curiosità era ormai diventata così tanta da sovrastarlo. Appoggiò quindi gli occhiali di Minho accanto a sé per terra e con dita tremanti dall'agitazione aprì il libricino.

La prima pagina era vuota, ma in mezzo alla seconda c'era scritto Diario segreto di Hwang Hyunjin. Seungmin sorrise, la trovava una cosa estremamente carina, anche se infantile.

Cercò di trattenersi, ma si disse che una volta iniziato ad invadere lo spazio personale del suo hyung poteva anche continuare.

Così voltò pagina.

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꧁ Aᴡᴋᴡᴀʀᴅ sɪʟᴇɴᴄᴇ ᛝ Sᴇᴜɴɢᴊɪɴ ꧂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora