꧁ Aᴡᴋᴡᴀʀᴅ sɪʟᴇɴᴄᴇ ᛝ Sᴇᴜɴɢᴊɪɴ ꧂

24. Non siamo alla Cube

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Hyunjin aspettò che il suo ragazzo si fosse calmato stringendolo forte a sé.
«Spiegami Seungmin. Cosa succede?»
Il piccolino tirò su col naso e strinse in pugno la giacca di Hyunjin.

«Ci odierebbero Jinnie. Se scoprissero cosa siamo... non voglio immaginarmelo»
Il maggiore sciolse leggermente l'abbraccio per guardarlo negli occhi.
«È solo questo? Paura?»

Seungmin annuì.
«Ti ricordi di Dawn e Hyuna? Loro sono pure etero»
Tirò i capelli del più grande disperatamente.
«Non voglio che ci mandino via. Questa è casa nostra»

«Shh, stai tranquillo» gli sussurrò Hyunjin accarezzandogli la testa.
«Non siamo alla Cube. Non lo faranno»
«E t-tu cosa ne sai?» singhiozzò Seungmin e lentamente iniziò a tremare.
«Non sappiamo se JYP lo tollererebbe»

«Ma non lo scoprirà. Dobbiamo solo comportarci come sempre e stare attenti a cosa diciamo quando ci sono le telecamere. E se JYP e il manager ci dovessero chiedere se c'è qualcosa fra di noi diciamo che facciamo cose dolci per i Seungjin shippers, okay?»

A Seungmin scappò una risatina.
«Okay»
Hyunjin gli diede un bacio sulla fronte alla quale erano appiccicati i suoi capelli bagnati.

«M-ma hyung» continuò il piccolino tornando immediatamente serio.
«Se già Chen ha avuto problemi, che fine faremo noi?»
«Chen?» domandò Hyunjin confuso.

«Exo. Alcune fan si sono comportate in modo malato nei suoi confronti. Dev'essere stato orribile per lui venir riempito da tutto quell'odio quando voleva solo costruirsi una vita privata e una famiglia»

«Lo so Minnie ed è triste. Ma nonostante tutto non si è lasciato scoraggiare da quelle persone e ora sta bene ed è felice con la sua famiglia, giusto?»

«Sì però... noi siamo gay Hyunjin. È un'altra cosa. Ho paura che la società non riuscirebbe ad accettarlo»
«Ascoltami»
Il maggiore lo guardò severamente.

«Io ti amo Minnie. Ma hai un grande difetto»
«C-cioé?» chiese lui con gli occhi da cane bastonato. Hyunjin sorrise intenerito.
«Ti preoccupi troppo di cosa potrebbero dire gli altri»

Seungmin distolse lo sguardo.
«Come faccio a non preoccuparmi, siamo famosi in quasi tutto il mondo...» mormorò venendo quasi sovrastato dal rumore delle gocce sulla ghiaia.

«Minnie, quello che intendo è... se dovessimo venir scoperti e, ammesso che non verremmo cacciati dalla compagnia, terremmo duro all'odio finché si stuferebbero di noi, okay? Ti aiuterò»

Seungmin annuì a malapena. Non era ancora del tutto convinto.
«È ora che la gente smetta di discriminare. E nascondendoci non cambieremo nulla»

«A-aspetta, ma quindi vuoi fare coming out?» chiese il piccolino terrorizzato.
«Non ora. Non finché siamo qui e sopratutto non finché tu sei così insicuro» lo tranquillizzò Hyunjin.

«Per ora voglio solo che tu non abbia paura a stare con me. Non ci scopriranno, te lo prometto. Se ci impegniamo andrà bene e gli altri ci aiuteranno a coprirci»
Pian piano Seungmin sembrò più rassicurato.

«E te lo ripeto: se dovessero scoprirci, solo e unicamente se, resteremo insieme. Se dovessimo lasciare il gruppo resteremo amici coi ragazzi e staremo con le Stays che ci supportano»

Abbracciò di nuovo il piccolino.
«Pensa alla gente che ha fatto coming out. Pensa a Holland. Pensa alle Lady, a Marshall Bang. Non siamo soli»

Seungmin rilasciò un "Sì" strozzato e Hyunjin gli accarezzò entrambe le guance coi pollici.
«Ti prego, smettila di preoccuparti. Non riusciresti più a dormire tranquillamente»

«C-ci proverò» disse il minore forzando un sorriso.
«Bene»
Hyunjin gli baciò le labbra gelide.
«Ora torniamo dentro. Stai tremando come una foglia dal freddo e non voglio che ti prendi una polmonite»

Lo prese per mano intrecciando le dita e lo condusse alla porta. Raccolse la busta di tayaki e scese le scale con Seungmin appiccicato.
Il loro vestiti fradici lasciavano un percorso d'acqua nei corridoi e sulle scale, ma c'era poco da fare.

Finalmente giunsero davanti al dormitorio. Intanto il piccolino sbatteva i denti dal freddo e non vedeva l'ora di sbarazzarsi dei vestiti bagnati.

«Ah siete tornat- ma che diamine avete combinato?» chiese Lee Know che in tutto quel tempo non si era sposato dal divano, ma almeno non era più a testa in giù.

«Piccola crisi sotto la pioggia» rispose Hyunjin sottovoce indicando il suo ragazzo che si affrettò a raggiungere la camera con le braccia avvolte attorno al corpo.

«Okay...?» fece Minho, ma decise di non indagare.
Appena entrati in camera Hyunjin prese subito un asciugamano dall'armadio e dei vestiti per Seungmin.

«G-grazie» disse quest'ultimo con le labbra blu e cercò di togliersi la maglia, ma le sue braccia erano congelate.
«Aspetta, ti aiuto»

Hyunjin gli sfilò sia la maglia a maniche lunghe che quella a maniche corte lasciandolo a torso nudo, ma non ebbe tempo per rimanere incantato.

Avvolse il corpo di Seungmin con l'asciugamano iniziando a strofinarlo sulla sua pelle umida e sui capelli.
«Grazie Hyun. Ma anche tu devi cambiarti» disse il più piccolo sorridendo con gratitudine.

«Okay»
Hyunjin si spogliò in fretta, contento di liberarsi della stoffa inzuppata. Quando fu il momento di esporsi completamente Seungmin si coprì gli occhi educatamente facendo ridacchiare l'altro.
"Si vede che sarà per un'altra volta"

Una volta rivestito, Hyunjin si inginocchiò davanti al suo ragazzo per sfilargli le scarpe e i pantaloni.
«Hyung... posso farlo da solo» protestò Seungmin diventando rosso immediatamente.

«Ti vergogni di me?» lo provocò il maggiore con un sorriso.
«N-no, certo che no...»
«Allora lascia che ti cambi»

Seungmin sospirò e acconsentì. Dopotutto era il suo ragazzo, non doveva nascondergli nulla.
Nel momento più imbarazzante decise di chiudere gli occhi e tutto passò in fretta.

Hyunjin gli fece mettere un pantalone training, delle calze invernali, una maglia bella calda e infine una felpa tutta morbida all'interno. Seungmin si sentì così bene mentre il suo hyung si prendeva cura di lui come di un bambino piccolo. Pian piano smise di tremare.

«Hyung?» lo chiamò timidamente mentre era seduto a gambe incrociate sul suo letto e Hyunjin, inginocchiato dietro di lui, gli strofinava l'asciugamano sui capelli per togliere tutta l'acqua, fino all'ultima goccia.
«Hm?»
«Perdonami»

Il maggiore smise di fare ciò che stava facendo e fissò il vuoto. Seungmin si girò guardandolo dispiaciuto.
«Mi dispiace, davvero. Avevo promesso di non farti preoccupare. Siamo assieme da quattro giorni e guarda te cosa ho già combinato...»

Hyunjin gli avvolse il collo con le braccia e gli lasciò una serie di baci sui capelli.
«Ti perdono. Giurami soltanto di non farmi prendere mai più un colpo del genere e fare una stupidata come uscire sotto la pioggia senza ombrello a ottobre»

Seungmin alzò la mano sinistra incrociando indice e medio.
«Giuro» disse sorridendo.
«Questa volta sul serio»

Hyunjin gli tirò le guance in modo giocoso.
«Ah, altra cosa che devi fare»
Prese la busta dei tayaki.

«Mangia. Li ho presi apposta per te»
«Aww caro» esultò Seungmin intenerito e batté le mani. Il più grande ebbe ancora più voglia di coccolarlo in quel momento. Era così minuscolo.

«Tieni»
Gli passò un pesce e Seungmin, giustamente, morse per primo la coda.
«Che hai da guardare?» chiese dopo averlo divorato tutto.

«Sei carino quando mangi» rispose Hyunjin facendo spallucce e mordendo poi un pesce.
«Sei sempre carino in verità»

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