7. Non sono un uomo, sono ancora un bambino

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Bangchan sembrò sorpreso.
«Di non ricambiare? Davvero?»
Seungmin fece uno sguardo disperato e strizzò gli occhi per mandare altre lacrime giù per le guance.

«No... cioé sì... non lo so. Sono così confuso, non capisco più niente»
Chan aumentò la presa alle mani di Seungmin.
«Ci credo. Mi dispiace Minnie»

Gli fece un sorriso incoraggiante.
«Che ne dici di elencarmi tutto ciò che non capisci e ti aiuto a trovare la risposta a tutto?»
Seungmin annuì, sembrava una buona idea per alleggerire un po' di peso.

«P-prima di tutto... da quanto gli piaccio?»
Chan guardò un attimo il soffitto cercando di ricordarsi.

«Allora... lui me l'ha detto un po' più di sei mesi fa, forse otto o nove. Capito, l'ha capito mesi prima ma faticava ad accettarlo. Sai, nel periodo di tutte le sue insicurezze gli pareva soltanto un peso in più. Quindi direi... un anno?»

Seungmin sospirò. Era tanto un anno. Dannatamente tanto.
«Tosto, vero?» gli lesse Chris nella mente accarezzandogli poi il dorso della mano.

«Devo dire purtroppo che ha sofferto molto»
Quello il minore avrebbe preferito non saperlo. Lo faceva solo sentire più in colpa.

«Come te l'ha detto?» continuò quindi nella speranza di liberare la sua mente almeno in parte.
«È venuto da me in lacrime, un po' come tu adesso» raccontò Chan con un'espressione addolorata.

«Mi ha detto che non era la prima volta che aveva dei crolli del genere, ma di solito capitavano sotto la doccia, quando era solo»
Seungmin deglutì. Ancora una volta non aveva idea di che succedeva.

«Ha detto che non ce la faceva più. Troppo peso, troppo stress, troppa paura. Dopo che l'ho lasciato sfogarsi gli ho chiesto il motivo e mi ha risposto semplicemente dicendo il tuo nome»

Era davvero una scena quasi identica a quella di quel momento. Bangchan se la ricordava bene. E di quanto era stato male Hyunjin.

«Gli ho chiesto se provasse qualcosa per te e ha detto di sì. Dopo che si è calmato e ha smesso di piangere l'ho fatto parlare e mi ha praticamente svuotato il suo cuore. Ho capito che è davvero amore ciò che prova nei tuoi confronti. Non riesce a lasciarti andare e ciò lo ferisce più di tutto»

Seungmin sentì l'acqua bagnargli le guance più di prima.
«Perché tutti lo sapete?» continuò senza fare commenti su ciò che aveva appena sentito.

«L'abbiamo capito. Il linguaggio del corpo di Hyunjin è più che evidente, per non parlare di ciò che dice, anche quando mezza Corea lo ascolta e lo guarda. Uno dopo l'altro sono andati a chiedere conferma a lui o a me. E l'hanno ricevuta»

«Perché a me non è stato detto?»
«Ci ha pregato Hyunjin di non dirti nulla. Ci ha pregato in un modo talmente disperato che abbiamo smesso di dargli consigli o insistere a dichiararsi»

«Perché mi ha tenuto nascosto la sua sofferenza?»
«Non voleva farti preoccupare. In più se lo avessi trovato in condizioni come le tue adesso non sarebbe riuscito a inventarsi qualcosa e avresti scoperto tutto»

Seungmin si morse il labbro. Era tremendo. Era tremendo venire a conoscenza di tutto ciò in una volta sola. Con voce tremante porse la prossima domanda.
«Perché non voleva dirmelo?»

Chan sorrise tristemente.
«Paura Seungmin»
Si guardarono negli occhi, ma il più piccolo parve non capire.
«Paura di cosa?»

Il leader gli passò il palmo destro sui capelli.
«Questo lo devi scoprire da solo»
Seungmin annuì nuovamente e cadde il silenzio.

Si sentiva già un po' più sollevato dopo aver parlato con Chris, sebbene avesse detto cose decisamente più difficili da digerire che I.N e Felix che gli avevano semplicemente fatto capire quanto era stato cieco.

«Prima... sono scappato da Hyunjin perchè mi ha beccato mentre leggevo» raccontò ancora una volta.
«Ho incontrato Jeongjin e Felix»

«Che hanno detto?»
Il minore cercò di riassumere in brevi parole ciò che aveva sentito da quei due.
«Poi ho chiesto che dovrei fare e mi hanno detto di essere un uomo e di andare da lui»

Lasciò le mani di Bangchan per posare le proprie sui suoi occhi ancora bagnati.
«Non sono un uomo. Sono ancora un bambino»

Piegò il corpo in avanti afferrando i suoi capelli con le dita.
«Non riesco ad affrontare questa cosa da solo Chan»
La sua voce era tremolante.

Sentì le mani soffici del leader sciogliergli le dita dai capelli.
«Seungmin» lo chiamò con voce calda e dolce.
«Andrà tutto bene, non preoccuparti»

Il più piccolo alzò la testa per incastrare lo sguardo con quello di Bangchan.
«Come faccio a non preoccuparmi? È da un anno che illudo Hyunjin, che lo faccio soffrire e preoccupare inconsciamente. Quanto sarebbe distrutto se lo rifiutassi?»

Affondò di nuovo il viso nelle mani mentre l'acqua sgorgò con violenza dai suoi occhi.
Sentì le carezze di Chan sulla schiena e sui capelli e poco dopo si tranquillizzò.

«Ma tu vuoi rifiutarlo Min?»
Seungmin si mise seduto composto e guardò le sue mani aperte poggiate sulle sue cosce.
Rifletté a lungo su quella domanda. Era difficile da rispondere.

«No...» disse quindi esitante.
«Vorrei dargli tutto ciò che desidera. Tutto ciò di cui ha bisogno. Ma...»
Interruppe la frase asciugandosi le guance bagnate con le maniche della maglia.

«Non sai se ne sei capace» concluse Bangchan la frase al posto suo. Seungmin fece di sì con la testa e con gli occhi da cucciolo abbandonato.

Il leader annuì comprensivo e allungò le braccia per stringere il piccolino in un caldo abbraccio.

«Non affrettare le cose Minnie. Prenditi tutto il tempo che ti serve per capire ciò che provi. Se Hyunjin starà male per l'attesa gli parlerò io. Davvero, non preoccuparti»

Seungmin sputò un "Okay" strozzato affogandosi in quell'abbraccio rassicurante che lo faceva sentire protetto.

«Non sentirti troppo in colpa per come è stato Hyunjin. Non era di tua intenzione ferirlo»
Chan gli baciò la testa.
«Andrà bene»

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꧁ Aᴡᴋᴡᴀʀᴅ sɪʟᴇɴᴄᴇ ᛝ Sᴇᴜɴɢᴊɪɴ ꧂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora