16. Seungmin sei un idiota

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«Seungmin!» gridò Hyunjin spaventato e si buttò per terra accanto a lui per esaminare il suo ginocchio.
«Oddio mi dispiace. Fa tanto male?»

Il più piccolo annuì mentre lasciò che Hyunjin gli togliesse le mani dal ginocchio per guardare la sbucciatura.
«Non scusarti, non è colpa tua»

Il maggiore alzò lo sguardo incontrando gli occhi dì Seungmin. Quest'ultimo arrossì e girò la testa. Hyunjin si trattenne un sorriso mentre guardò la ferita.
«Seungmin, sei un idiota»

Il minore lo guardò confuso non capendo ma non fece domande.
«Vieni. Dobbiamo curarla»
Hyunjin un braccio del piccolino e se lo tirò dietro il collo, poi gli avvolse il fianco col suo di braccio aiutandolo ad alzarsi.

Seungmin non protestò e si fece aiutare, ma il suo cuore aumentava i battiti con ogni passo che fece zoppicando verso il dormitorio.

Hyunjin lo portò in bagno dove lo fece sedere sul bordo della vasca.
«Ehm... dovresti toglierli quelli» disse imbarazzato indicando i pantaloni di Seungmin.

Entrambi arrossirono e evitarono di guardarsi.
«È davvero necessario?» chiese Seungmin panicando e aggrappandosi alla vasca.

«C-cioé... se vuoi posso andare a prendertene un paio corti, così ti cambi»
Il minore lo guardò con gratitudine e acconsentì.

Hyunjin uscì e tornò un minuto dopo con un paio di pantaloncini corti di Seungmin in mano. Glieli passò e uscì di nuovo.

«Grazie per la tua comprensione» mormorò Seungmin mentre si sfilò i jeans con il buco insanguinato al ginocchio. Li lanciò nella cesta dei panni sporchi e si mise gli altri pantaloni.

«Puoi entrare!» chiamò Hyunjin che lo fece subito.
«Bene, allora...» parlò mentre aprì il cassetto dei farmaci. Prese il disinfettante, un fazzoletto per tamponare e una benda.

Mise il fazzoletto sotto l'acqua fredda e si inginocchiò poi davanti a Seungmin.
«Stringi i denti» gli disse prima di premere il fazzoletto bagnato sulla ferita.

Il minore si lasciò scappare un gemito di dolore, ma poco dopo il freddo divenne piacevole.
Hyunjin gli pulì via il sangue, spruzzò il disinfettante sulla pelle sbucciata e poi avvolse il ginocchio con la benda. Tutto ciò con una delicatezza assurda.

Seungmin lo fissava mentre era concentrato sul suo lavoro e si impegnava a non causargli altro dolore. Era una persona così brava.

«Grazie Jinnie» lo ringraziò una volta che ebbe finito. Hyunjin che stava mettendo via il disinfettante si bloccò. Il minore spalancò gli occhi rendendosi conto di cos'aveva fatto.

«M-mi hai appena chiamato Jinnie?» chiese Hyunjin incredulo girandosi. Seungmin arrossì più violentemente che mai.
«È un problema?» chiese ansioso.

Hyunjin si inginocchiò davanti a lui sorridendogli debolmente.
«Pensavo non lo facessi più»
«Perché non dovrei? Lo ho sempre fatto»

«Proprio per quello»
Hyunjin sospirò e abbassò lo sguardo sulle scarpe del piccolino.
«Pensavo che questa situazione avesse cambiato tutto»

Seungmin deglutì. Erano giunti all'argomento che avrebbe tanto voluto evitare.
«Hyunjin io...»

Il nominato alzò lo sguardo e Seungmin notò con terrore che aveva le lacrime agli occhi. Non sapeva che dire. Gli stava facendo male di nuovo. Uguale cosa faceva, gli faceva sempre male.

«Sì?» chiese Hyunjin speranzoso e una goccia gli rigò la guancia.
«Io...» tentò di parlare nuovamente il più piccolo ma non sapeva cosa dire.

Hyunjin lo fissava, in attesa che parlasse e lui come un idiota aveva la bocca spalancata senza rilasciare un solo suono.

Così fece una pazzia. Una pazzia della quale sicuramente si sarebbe pentito, ma che in quel momento lo avrebbe salvato. O quasi.

Mise le mani sulle guance di Hyunjin e lo tirò verso si sé facendo combaciare le loro bocche.

Percepì a malapena lo scatto di sorpresa da parte del più grande perchè troppo impegnato a capire lui stesso che stava facendo.

Hyunjin era paralizzato. Pensava che la mente gli stesse facendo un brutto scherzo, ma quando Seungmin si allontanò con espressione più che scioccata capì che era tutto reale.

Non riusciva a fare altro che fissarlo. Non riusciva quasi a credere che fosse successo davvero. Kim Seungmin lo aveva appena baciato, senza che lui facesse niente.

«H-hyunjin, perdonami, non so cosa mi è preso, v-volevo soltanto... non so cosa volevo» iniziò a parlare a raffica Seungmin mentre il panico gli annodò la gola.

Se ora a Hyunjin venivano false speranze era tutta colpa sua. E come sempre lo avrebbe ferito.

«S-scusami, sono una persona orribile»
Cercò di alzarsi, ma una scossa di dolore nella gamba destra lo fece restare dov'era.
Quella mossa fece capire al più grande che il ragazzo aveva voluto scappare ancora una volta.

Si alzò e si piazzò davanti a Seungmin con sguardo serio. Quest'ultimo si fece piccolo piccolo e si vergognò di ogni suo gesto appena compiuto.

«Basta scappare da me Seungmin» disse Hyunjin deciso.
«Non supereremo mai questa cosa se te ne vai di continuo. E non fai preoccupare solo me, ma tutto il gruppo. E scommetto che ti preoccupi anche di te stesso»

Seungmin si morse il labbro. Aveva azzeccato in pieno.
«Ti chiedo solo un favore Min» continuò Hyunjin addolcendo la sua espressione.

«Quale?» domandò l'altro con voce sottile.
«Vieni di là con me e parlami. Ti sto lontano se vuoi ma parlami»

Seungmin lo fissò a lungo, poi annuì.
«Ti serve aiuto o ce la fai?»
«Ce la faccio, tranquillo»
Il più piccolo si alzò e fece qualche passo verso la porta del bagno, ma subito barcollò e si aggrappò a Hyunjin.

«Sicuro?»
«Okay, aiutami per favore»
Zoppicando e attaccato a Hyunjin Seungmin raggiunse il divano dove si sedette dritto come prima di un'interrogazione.

«Rilassati» gli disse Hyunjin dolcemente sedendosi accanto a lui, ma lasciando una decina di centimetri di spazio.
«Davvero, voglio solo parlare»

Seungmin annuì intrecciando le proprie dita.
«Va bene. Parliamo allora»

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Era ora madonna santa

꧁ Aᴡᴋᴡᴀʀᴅ sɪʟᴇɴᴄᴇ ᛝ Sᴇᴜɴɢᴊɪɴ ꧂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora