Toya's POV

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Gli strappai una risatina, mentre lui rideva io sorridevo.
-andiamo a sederci- dissi prendendolo per mano, lo accompagnai fino a una panchina. Mi sedetti e feci in modo che lui si mettesse sopra le mie gambe.
Si giró verso di me e mi sorrise, io ne approfittai per mangiare un po' del suo gelato.
-ehi!- rise lui.
-che c'é? É gelato!- sorrisi.
-Lo so! Ed é mio!-
-Quindi ora non ti muovi da qui!- risposi sicuro. Lui non capendo mi guardó stranito.
-tu sei mio, quindi ora rimarrai con me per sempre- gli spiegai, le sue guance presero fuoco.
-quindi io sono tuo…tu sei mio allora!- decretó con tono sicuro.
-esatto- risposi.
-a proposito, questo é per te!- Izu cercó nella sua cartella e tiró fuori un pacco regalo. Lo presi e lo aprí con un lieve 'grazie'. Era una felpa della mia taglia blu scuro.
-Grazie! Ma comunque come sapevi la mia taglia?- iniziai ad insospettirmi, ma lui liquidó il discorso con un gesto della mano.

Dovette andare circa due ore dopo, io cercai di fermarlo senza riuscirci.
Allora lo pedonali per un po' senza farmi vedere, passavo sui tetti, nessuno mi vedeva e riuscivo anche ad evitare le telecamere.
Appena lo vidi entrare in casa sua mi decisi a tornare per la mia strada.
Camminai fino a trovare la mia vecchia casa, in realtà non mi importava se mi avessero riaccettato o meno, quindi non rimasi davanti alla porta per molto. Bussai.
-chi é?- la voce di mia sorella Fuyumi mi fece spuntare un sorrisetto sulle labbra.
-constata tu stessa!- le risposi.
La porta si aprí.
Sulla soglia c'era lei, era cambiata di poco, aveva sempre i capelli bianchi con ciocche rosse e gli occhi azzurri.
-Toya!- mi si lanció addosso facendomi quasi cadere, mentre era attaccata a me la sentivo singhiozzare.
-Ok, ma gradirei respirare, sai mi sembra carina l'idea di continuare a sopravvivere- scherzai io. Lei si staccò e io fissa il mio sguardo nel suo. Lei era il mio punto di riferimento quando ero piccolo, a lei raccontavo tutto, anche di Izuku, l'unica cosa che non le avevo detto era che me ne sarei andato. "Chissà come ha reagito quando lo ha scoperto"
-quindi non eri felice di esserti sbarazzarsi di me?- le sorrisi ironico.
-no! Almeno avevo qualcuno che mi aiutava a cucinare!- mi sostenne lei.
-Uh! Quindi mi tenevi solo come cuoco?-
-esatto!-
Scoppiamo entrambi a ridere, ma comunque alcune lacrime solitarie scendevano ancora dagli occhi della ragazza.
-sai…le cose a casa sono ancora peggiori di quando te ne sei andato, sono sicura che se fossi rimasto ne saresti uscito come loro…- mi confesso.
-Lo so, lo so, ammetto di essere bravo a spiare la gente, e poi Shoto…si comporta da bullo con il mio ragazzo, quindi so- l'ultima parte la sussurrai.
-ho cercato di farlo ragionare!- Fuyumi ricominció a piangere, ma questa volta per la tristezza.
-non é colpa tua! E poi se continui a piangere cosí penseranno che sono venuto solo fare allagare la casa!- provai a tirarle su il morale scherzando, infatti le scappó una risatina.
La ragazza si asciugó velocemente gli occhi e sorridendomi mi invitó ad entrare, naturalmente accettai.
-indovinate chi é venuto a bussare alla nostra porta!- urló lei verso la sala, impedendo alle persone all'interno di essa di vedermi.
-il tuo ragazzo?- la voce era quella di Natsuo.
-no-
-ha della soba fredda con sé?- chiese Shoto.
La ragazza mi guardó come per riferirmi alla domanda, io feci spallucce.
-beh la sa cucinare…- si ricordó lei.
-quindi ci deve vendere del cibo?- quella era la voce di mio padre.
-no! Uf! Fatti vedere e basta- disse Fuyumi spazientita. Si spostó e io apparvi sulla soglia della porta.
I miei fratelli scattarono in piedi, mentre mio padre sgranó semplicemente gli occhi. Natsuo mi si lanció contro, mentre Shoto mi guardava con una strana emozione negli occhi, nostalgia e felicità forse.
-Toya! Lo sapevo che non vi avevi abbandonati!- urlo mio fratello che mi stava stringendo.
-ho solo fatto una piccola escursione!- scherzai io.
-smettila con il sarcasmo- mi rinproveró mia sorella.
-ok, ok, forse mi siete mancati, sí ok mi siete mancati- quelle parole erano rivolte in realtà solo a Fuyumi e a Natsuo,…e al vecchio Shoto.
Appena mi ricordai quello che Shoto era diventato una morsa di ferro mi prese il cuore.

Ricordi-DabidekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora