😘1🤯-Deku's POV

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Stavo facendo colazione con il mio solito dolce, gli diedi un altro morso e il suo sapore mi riempí la bocca, a ogni morso ricordavo lui, a ogni morso ricordavo quando i pomeriggi mangiavamo insieme questo steso dolce, come lui mi fissava e quando io gli chiedevo di smettere mi dava un leggero bacio sulla guancia, come lui mi aveva guardato e spiegato cosa voleva fare, come io lo avevo aiutato, anche sapendo che sarei stato triste, ma lui sarebbe stato in parte piú felice, quello che aveva lo opprimeva e io non bastavo, come  anche io fossi oppresso dalle stesse cose che mi opprimono ora, ma come io avessi i miei genitori e lui.
Ma lui aveva solo me, e non poteva sopportare di stare a guardare quello che lo opprimeva, cosí lo aiutai, lo aiutai a fuggire, lo aiutai ad allontanarsi dai Demoni, lo aiutai ad allontanarsi da me, anche se questa arte era solo un effetto collaterale, ma lui viene a trovarmi, io non lo vedo, io non lo sento, ma lui sí.

-Tutto bene Izu?- a rivolgermi la parola é stato mio padre Aizawa.
-sí, solo ansia per…la prova pratica- sorrisi, uno dei miei sorrisi falsi.
-non ti preoccupare, ci sarà All Might a controllare il tutto- cercó di rassicurarmi. A all'eroe non stavo simpatico, come a tutti del resto.
-e tu ti stai preparando per qualcosa di importante, a cui nessuno ti ha obbligato di partecipare…un appuntamento?- chiesi, papà si era vestito meglio de solito ed era piú sorridendo.
-come?-
-uh! Staresti nel tuo sacco a pelo, é presnt Mic?- sorrisi.
-hai fatto centro!- mi rispose lui ricambiando.
-ok, vado a prendere lo zaino- scesi dalla sedia é salí fino in camera mia.
La finestra era aperta, ma io l'avevo chiusa: era entrato lui.
Sorrisi al pensiero e mi avvicinai alla finestra. Avevo ragione, vicino ad essa c'era un bigliettino. Lo presi e decisi che lo avrei letto durante l'intervallo.
Cosí uscí dalla mia camera con lo zaino in spalla.

Entrai in classe, il professore non era ancora arrivato. Andai verso il mio posto.
-Midorya!- Uraraka si avvicinó a me, é una mia 'amica', se si possono definire amici le persone che ti sfruttano e poi ti sparlano alle spalle. Ma é una delle poche persone che fa almeno finta di volermi bene, quindi non riesco ad allontanarla.
-sí Uraraka?- chiedo sapendo che vorrà qualcosa.
-Hai fatto i compiti di matematica?- chiese.
-sí! Erano un po' piú difficili del solito ma so- mi interrompe spudoratamente.
-me li fai copiare?-
-uf...certo- le sorrisi e le mostrai i compiti che successivamente copió. Appena finí mi salutó ed andó a parlare con Iida.
-hey quirkless!- sentí la voce di Bakugo dietro di me. (Non vi spiego cosa sono i quirk e i quirkless, dovreste saperlo teoricamente).
-buongiorno Kacchan!- gli sorrisi.
-togliti quello stupido sorriso dal viso! Mi stavo chiedendo cosa ci facessi ancora qui- continuó lui.
-te lo avró detto un milione di volte, i professionisti hanno deciso di darmi una possibilità- gli rammentai come ero entrato nella prestigiosa Yuei.
-secondo me ha pagato qualcuno- a parlare questa volta era stato Todoroki.
I due continuarono a lanciare frecciatine fino all'entrata del professore.

Finalmente arriva l'intervallo, prendo il biglietto e mi dirigo in bagno.
Ciao Izu,
credo che lasceró perdere la mia 'missione' mi manchi e la mia famiglia é inrrecuperabile, stanno diventando tutti come mio padre, incontriamoci oggi al parco alle 15:30,
Con amore.
E poi c'era la sua firma: Toya
Non firmava mai col cognome, era un Todoroki e se ne vergognava, non gli avevo detto che avevo conosciuto Shoto, mi rigirai il foglio tra le mani e trovai un'altra scritta.
Comunque ti sto stalkerando da qualche settimana, mio fratello é uno stron*o, avrei dovuto stare vicino a te piú che andarmene per lui. Tu sei bellissimo invece.
Arrosí.
Rimisi il biglietto in tasca e tornai in classe, per poi nascondere il foglio in cartella.
-Che stai facendo?- Bakugo si era avvicinato alle mie spalle, ma fortunatamente non aveva visto il foglio, se no me lo avrebbe già strappato di mano.
-certo la mia merenda, tu?- chiesi.
-ti rubo la merenda, sgancia- gli passai la mia merenda ed andai da Uraraka.
-é cosí noioso! Poi, quei capelli se li pettina mai? Non ci cred- era la sua voce.
-sta arrivando- Tsuyu l'aveva interrotta.
-ehi!- dissi aggregandomi al gruppo formato dalle due ragazze, e da Iida.
-hai studiato per il test?- chiese il ragazzo dai capelli blu.
-certo!- sorrisi.
-io non avevo tempo, mi fai copiare- continuó. Ovviamente voleva qualcosa.
-naturalmente, tutto per un amico. Ora peró vado a ripassare- mi allontanai ed andai a sedermi al mio posto.
Il gruppo scoppió a ridere.
Facevo finta di studiare, ma ascoltavo le altre conversazioni, naturalmente quando qualcuno non sapeva di cosa parlare si metteva a insultarmi con gli amici.

Finita la scuola vado al parco, per pranzo mangio un gelato, non che se avessi avuto da mangiare avrei mangiato di piú.
-sei dimagrito troppo- la voce famigliare.
-Toya!- mi girai e me lo ritrovai davanti.

Il ragazzo aveva i capelli rossi scompigliati e gli occhi verde acqua un po' spento.

-Izu-!- mi fece eco lui.
Poi mi si avvicinó e poggió le sue labbra sulle mie, le sue mani presero i miei fianchi e la sua lingua chiede l'accesso alla mia bocca, io glielo diedi e le nostre lingue iniziarono una strana danza.
Ci staccammo per mancanza d'aria.
-mi sei mancato- dissi.
-io ti stolkero da quasi una settimana, quindi a me di piú- sorrise.
-a proposito, come hai fatto a vedermi anche quando ero a scuola,?-
-ti amo, questo aiuta-
-e ora dove andrai a stare?-
-mamma mia quante domande! Comunque sfortunatamente dovró tornare alla casa di famiglia-
-dovei sei stato?-
-....-
-Toya?-
-allora hai trovato un amante?-
-che?! No! Non piaccio alla gente anche solo come amico-
-guarda il lato positivo, non dovró minacciare nessuno di rinchiuderlo in cantina-
Mi scappó una risatina.

Angolo Uffa-chan
Ecco il primo capitolo, per favore continuate a leggere 🙏

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