Izuku's POV

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Sono nel bar da diverse settimane, ormai ho fatto amicizia con tutti, non sono ancora uscito per i vari test che mi devono ancora fare. All'esterno é in corso una ricerca per me, Uraraka e Iida, orami tutta la mia classe avrà scoperto che sono il figlio di Aizawa, ma non me ne importa.
Ora sono dietro al bancone ad aiutare Kurogiri con le faccende.
-IZU-ZUN~!!- Toga, Shigaraki, Twice e Dabi entrano dalla porta con appresso un nomu.
Mi salutai tutti.
-state sporcando!- solo allora mia corsi che stavano portando dentro del sangue che gli era rimasto sotto le suole.
Presi uno straccio a caso e glielo lanciai addosso, presi Twice.
-VIA! FUORI!- gridai, Twice imprecando e gli altri in silenzio uscirono tutti, tranne il nomu che era l'unico pulito, non volevo sapere ne il come ne il perché. Presi uno zerbino e lo misi davanti alla porta, uno alla volta i villain entrarono.
Appena Toga riuscí a varcare la soglia mi saltó addosso.
-Toga lascialo che é mio!- Dabi mi staccó la ragazza di dosso e mi presa a sacco di patate, senza muoversi solo per prendermi cosí.
-mi metti giú?- lo supplicai.
-nah- stava ridacchiando.
-dai~- lo supplicai di nuovo e lui mi mise giú, subitó incolló le sue labbra alle mie e io le dischiusi per permettere alla sua lingua di esplorare la mia bocca.
Le nostre labbra si separarono.
-hai mangiato la Nutella?- chiese.
-ho scoperto dov'é!- dissi esultando.
-DOVE!?- Shigaraki e Toga mi furono addosso, mentre Kurogiri cercava di staccarli da me.
Io corsi dove avevo trovato il barattolo con i due alla calcagna e l'uomo-nube ci inseguiva per impedire che ne mangiassimo troppa.

. . .

Kurogiri avevo fallito e ci eravamo appropriati del barattolo, cosí l'avevamo finito prima che ci trovasse.
-DI NUOVO!- Era raro che perdesse le staffe, ma quando si parlava della nostra dipendenza dalla nutella aveva poca pazienza.
-si- gli rise in faccia il ragazzo dai capelli celesti, la ragazza gli fece la linguaccia e io gli sorrisi innocentemente.
-per chi sono finito a lavorare…- detto questo se ne andó e noi tornammo alla stanza centrale della costruzione.
-allora, Izuku- mi girai verso il ragazzo con la mano sul viso -puoi tornare a casa-
-davvero?! Ma potró tornare a trovarvi!?- ero praticamente sdraiato sul bancone.
-certo, certo, tu dovrai solo dire che ricordi poco niente, ok?- Shigaraki riprese la parola.
-nah, diró agli Hero che sono stato tutto il tempo con dei villain, che uno di loro é il mio fidanzato e che ho ucciso due miei compagni di classe!- la mia voce era piena di sarcasmo.

. . .

Ero sdraiato su qualcosa di umido, non era una bella sensazione, per di piú c'era qualcosa che faceva un rumore assordante, mi sentí sollevare. Poi sentí sotto di me un materasso molto morbido, un piccolo mugugno mi uscí dalla gola.
Aprí lentamente gli occhi mentre i ricordi mi tornavano alla mente: i membri del LOV mi avevano fatto svenire sulla sponda di un fiume per fare scena.
Intorno a me vidi vari medici, il rumore assordante erano le sirene di un'ambulanza.
Buio di nuovo.
Questa volta quando mi svegliai ero in ospedale, mi misi a sedere.
-Zuzu!- in poco mio padre mi aveva preso la mano e aveva avvicinato la sedia al mio letto.
-c-che é successo?- chiesi ancora un po' frastornato.
-Sei scomparso da diverse settimane boy! Ti abbiamo trovato vicino a un fiume e hai dormito per four days!(4 giorni)-
-oh- dissi semplicemente.
-ragazzo, sai qualcosa di Uraraka Ochako e Tenya Iida?- un uomo che fin'ora era rimasto sul fondo della stanza si avvicinò. Indossava un cappotto nero con un cappello, aveva i capelli rossi e gli occhi gialli.
-Boy! Izuku si é appena svegliato!- lo rimproveró Present Mic.
-i-io ricordo poco, solo piccoli pezzi…- dissi con un filo di voce.
-che cosa ricordi?- mi chiese l'uomo.
-un pavimento freddo, cavi, luci che mi avevano…s-sangue- dopo l'ultima parola calde lacrime uscirono dai miei occhi ed inizia a tremare, subito mio padre mi circondó con le braccia.
-quindi sono morti?- l'uomo se ne stava altamente fregando della mia situazione.
-i-io n-non r-ricordo b-bene, r-ricordo u-urla, s-sangue e…e…e…- le lacrime aumentarono e inizia a soffocarci dentro. Il mondo tornó scuro sempre di piú poi…un tonfo…ecco l'ultima parola del mio 'discorso'. Buio.

. . .

Mi svegliai ero circondato da medici, qualcuno urlava, le mie lacrime continuavano a scendere, non riuscivo ad aprire gli occhi, cavolo quella tossina che mi avevano dato per recitare meglio funzionava troppo bene.
-É COLPA SUA, SI ERA APPENA SVEGLIATO É L'HA FATTO SFORZARE TROPPO!- la voce di mio padre.
-le avevo detto di non fare subito domande- la voce era autoritaria, ma non sapevo di chi fosse.
-qualcuno andrebbe a chiamare il medico *nome* le lacrime sono piú dense del normale- una voce femminile e molto vicina a me aveva preso parola, un'infermiera?
Mugugnai per far capire che c'ero.
-Zuzu!- mio padre di nuovo.
Poi un dolore al braccio e di nuovo nero.

Ricordi-DabidekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora