Yuno's pov

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Entrammo nella casa accompagnati da nostro nonno che guardava ancora me e Ayumu come se fosse certo di star vedendo dei fantasmi.
-Izuku!- un signore biondo con uno strano taglio di capelli.
-e uh! Guys! Ma questi sono dei mini voi!- ci guardó.
-sí sono i nostri figli- rise nervoso la mamma.
-eh!?- una donna si sporse dalla scalinata che era al nostro fianco, aveva dei bellissima capelli celesti e gli occhi erano rossi rubino.
-Eri!- mamma andó ad abbracciarla dopo aver fatto lo stesso con il biondo.
-Ma che carini!- la donna scattó verso di noi.
-giorno…- dissi timidamente nascondendomi dietro mio fratello.
-come vi chiamate?- inizió ad accarezzarmi la testa e io sinceramente lo apprezzai.
-io sono Yuno e lui é Ayumu!- sorrisi, nel mentre Eri scostó una ciocca dei sui capelli dal suo viso e io vidi un piccolo corno.
-dovevate dirci prima della loro esistenza!- mi ritrovai tre le braccia di quella che avevo ipotizzato essere mia zia.
-scusa sorellina- sorrise ancora la mamma, stranamente papà non parlava e la cosa metteva sia me che Ayumu un po' a disagio.
-THEY ARE CUTE!- urló il biondo, mi stava uccidendo le orecchie, e capivo che anche mio fratello soffriva, cosí senza pensarci due volte lui accese una piccola fiammella con cui toccó l'uomo.
-Ayumu! Non usare il tuo quirk cosí!- lo sgridó papà.
-Ma é a questo che serve!- si lamentó il ragazzo.
-che ha fatto?-
-ha fatto in modo che Mic non possa piú usare il suo quirk per ore- spiegó il corvino.
-questo lo ha ereditato da te!- Mic si gira verso il moro e gli appoggia un braccio sulle spalle.

Daisuke's POV

Cammino per le strade ancora illuminate dal sole, mentre tiro qualche calcio ai vari sassi che mi ritrovo vicino.
I miei pensieri hanno iniziato a essere affollati delle immagini della ragazza Midorya.
"Smettila di pensare alla senza quirk!" Mi disco per l'ennesima volta tirando un calcio al nulla, ma riuscendo a far alzare parecchia polvere.
Finalmente arrivo alle porte di casa mia: un gigantesco edificio bianco con alcuni tratti dello stesso colore dell'oro.
-signiorino suo padre la sta cercando- sento la voce di una delle giardiniere alle mie spalle subito dopo aver varcato la soglia dell'immenso cancello.
-vado- rispondo non curante avviandomi per il giardino.
Arrivo alla porta e guardo il portinaio.
-Sai dov'é mio padre?- chiedo.
-sí signorino, suo padre é ancora nell'ufficio- risponde con tono piatto.
Varco la porta senza ringraziare per l'informazione e mi affido per la casa fino a quando non trovo l'ufficio. Busso e aspetto che un grugnito assente mi dia il permesso di entrare.
Cosí varco anche quella porta.
Entro nella stanza decorata da vari trofei e foto e vado a sedermi dall'altra parte della scrivania a cui é seduto mio padre, che alza le iridi rosse su di me.
-non ti trovavo dove cazz* sei andato?- ringhia appoggiando sul tavolo alcuni fogli che stava leggendo.
-facevo un giro- risposi.
-tua madre si é preoccupata!- mi riproveró.
-e tu?- chiesi con toni di sfida.
-?- mio padre mi guardó come se non avesse capito la domanda.
-e tu ti sei preoccupato?- ripetei con lo stesso tono. Come risposta allungó una mano e la mise nei miei capelli.
-dove sei andato?- cambió discorso, ma il suo tono era piú gentile di prima.
-ho fatto un giro al parco, poi ho preso un gelato e in fine ho fatto il giro lungo per tornare a casa- spiegai velocemente.
-bene- stava per riportare la sua attenzione sulle carte.
-non sapevo che l'hero senza quirk fosse ritornato in questa città- alla mia affermazione il biondo alzó di scatto la testa.
-ho incontrato i suoi figli- spiegai velocemente.
-non sapevo avesse dei figli- rispose mio padre.
-sí, Yuno e Ayumu Midorya. Sono gemelli o almeno non mi pare abbiano differenza di età- pensai ad alta voce.
-non frega a nessuno adesso- il tono di mio padre era infastidito -vai ad allenarti per l'esame di ingresso alla Yuei, io non ti raccomando- e cosí riportó la sua attenzione alle carte.

Ricordi-DabidekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora