aelin's story parte5

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Storyteller "era notte fonda ed 336 era sveglia insieme a Honerva. Erano pronte a scappare. 336 <ti voglio bene bambina mia> disse prima di far trasformare Honerva. <Mi raccomando Honerva, quando saremo fuori da qui non dire a nessuno, a meno che tu non sia sicura, quello che sei, le persone hanno paura di ciò che è diverso da loro, non finirebbe bene> <capito mamma>. Dopo di ciò fece trasformare la bambina e distruggendo le porte con l'aiuto di altre cavie riuscirono ad arrivare al esterno. Era notte fonda e il laboratorio era in fiamme provocate da Honerva che aveva ricoperto il suo corpo di fiamme. Honerva avanzò leggermente entrando nella foresta, la donna invece era rimasta indietro, avevano corso molto e per molto tempo. Ad un tratto si udì uno sparo che prese 336 al fianco, facendola cadere. Quando la donna si girò a vedere chi le avesse sparato vide il dottor. William con un fucile <allora, Facciamo un patto tu mi consegni la bambina e io ti lascio scappare> <vai al inferno> disse la donna ferita. William punto il fucile alla fronte della donna <inutile sacco di rifiuti, sei solo un assasina> disse mentre stava perdendo il grilletto. Honerva aveva visto la scena provò un odio profondo verso l'uomo, un ira ceca, con il crescere di queste emozioni le fiamme passarono da rosso al azzurro al nero in pochissimi secondi. Tale era l'odio provato vero l'uomo che le aveva fatto così tanto male che si avento su di lui sfregiandogli il volto con i suoi artigli, facendo così carbonizzò il fucile dello scienziato. Ad un tratto a farla ritornare in se <Honerva...... Honerva fermati> disse la donna alla quale metà del corpo era stata carbonizzato dal calore delle fiamme della bambina. Honerva la vide, capendo cosa aveva appena fatto, aveva ucciso l'unica persona che le abbiamo mai voluto veramente bene. <I.....io.... non.... non.... non volevo> disse la bambina mentre lacrime di azoto liquido, che produce naturalmente per raffreddare il suo corpo, le scendevano dagli occhi senza controllo e mentre le fiamme si spegnevano lasciando scoperta la pelle con delle scottature molto gravi.<v..... vattene.....v... vattene via> disse la donna con i suoi ultimi respiri per poi morire. <estratto scappare infido mostro che non sei altro, in fondo chiunque ti ha detto di amarti ti ha abbandonata e lo sai perché? Perché sei un infido mostro maledetto, con cui chiunque veda il suo vero aspetto è talmente tanto inorridito da preferire la morte a te. In fondo Honerva è un nome perfetto per un mostro di cui chiunque la vera forma è destinato a morire o abbandonarti> disse lo scienziato con un tono di voce di un uomo impazzito come il volto del uomo. La bambina sconvolta inizio a correre, correre e corriere non avendo una meta precisa in preda al panico non essendo nemmeno in se stessa. Dopo molti chilometri la bambina cadde nel mare e mentre affondava iniziava a sentire i polmoni riempirsi d'acqua, sentendosi stranamente rilassata, intanto la bambina tornò nella forma umana senza nemmeno accorgersene e la sua visita divenne sempre più sfocata, era solo semi coscente quando vide una figura nera che gli tendeva la mano, non riuscì a distinguere chi fosse ma in quel momento le tornò in mente la promessa fatta alla sua "mamma", quella di continuare a vivere nonostante tutto e non poteva fare anche questo torto al unica persona che l'abbia mai amata, perciò si allungò per prendere la mano alla figura e non appena la raggiunse svenne. Quando la bambina si svegliò era mattina presto e i raggi del sole filtravano dalla finestra. La prega cosa che senti erano delle voci di persone che non conosceva, subito dopo senti il male delle scottature anche se erano ormai gia parzialmente guarite per via del fattore rigenerativo azanzato di quando è in forma di demone, poi senti un leggero male ai piedi come se avesse corso per ore. Ad un certo punto un dottore le se avicinò "hey piccolina buongiorno, hai diritto tutta la notte, come ti chiami?". La bambina vedendo il dottore sbiancò, non era mai stato in un ospedale non aveva idea di come potesse essere un dottore, lei aveva conosciuto soltanto gli scienziati che gli avevano fatto del male per tutto questo tempo. <I....io... non..... non lo so> disse la bambina in evidente stato di shock. Il dottore notando la cosa decidi raggiungere né altro infermiere uscendo la piccola stanzetta. la bambina una volta rimasta sola si strappa le flebo e uscì dalla finestra non voleva rimanere un secondo di più in quell'ospedale che gli sembrerà fin troppo il suo laboratorio in cui è rimasta rinchiusa per due anni anche di più della sua vita. Quando uscì l'unica cosa che può capace di fare fu correre, correre il più lontano possibile. Cose talmente tanto da arrivare in periferia dove era presente una grande discarica e si rifugia lì dentro. Ad un certo punto cedette, le facevano male i piedi e in più il dolore delle ferite non l aiutava, intanto il cielo si era nuvoleto e stava per piovere, ma non fu soltanto la pioggia a scendere, dalla bambina, messa a 4 zampe, uscirono delle lacrime di disperazione <scusa..... scusami mamma...... scusami...... ho rovinato tutto...... scusami>. disse la bambina tra profondi singhiozzi e le lacrime che uscivano senza poter essere controllate.





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?????? <Quindi tu non sei né leggere né scrivere?>
?????? <No non mi hanno mai insegnato>
?????? <Ti hanno mai dato un nome? oppure non te lo ricordi il tuo?
?????? <Non me lo ricordo>
?????? <Allora te lo do io......... Che ne pensi di aelin, significa, luce e paradiso. Penso che queste parole ti descrivono>
Aelin <non è male>"

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