L'ultimo dei sopravvissuti capitolo ventitre

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-Jack!- urlava Tom -Dobbiamo andare! Sbrigati!-

Io ero immobile e non mi muovevo. Sembravano passati secoli dall'ultima volta che avevo visto Jessica. Mi ero quasi dimenticato il suo volto.

-Jack! Non puoi fare nulla! Muoviti!-

Subito Mario mi prese per un braccio e mi trascinò verso il fuoristrada. Io, incosciamente, muovevo i piedi e lo assecondavo, giusto per non essere un peso morto, senza mai distogliere lo sguardo da Jessica che aveva incominciato a mangiare un braccio di Sara, mentre altri zombie si apprestavano a mangiarle altri parti del corpo.

Quando arrivammo alla macchina, mi fecero salire a forza prendendomi per le braccia. Quando eravamo tutti dentro, Mario chiuse la portiera.

-Dobbiamo andarcene da quì- disse Luna -Quegli zombie sono nuovi. Ne stanno facendo entrare altri. Non sopravviveremo fino all'alba-
Tutti erano in lacrime, anche Luna stessa. Io invece, ero completamente incosciente.
Jessica?! Come è riuscito Mattia a trovarla. Non posso credere che è andato fino a casa e l'abbia tirata giù dal cappio solo per metterla nell'arena con noi.
-Ragazzi- fece Tom -Credo di aver trovato da dove vengono gli zombie-
Tutti guardammo fuori dal finestrino, dove indicava lui. Era l'entrata da dove eravamo passati noi. E riuscivo a vedere che avevano tolto le assi per buttarci dentro gli zombie.
Mi si formò un groppo in gola. Molti di loro erano persone che conoscevo. C'erano miei vecchi insegnanti, amici di vecchia data, alcuni genitori ed altri che conoscevo solo di vista. C'era qualcuno di quei teppisti che mi aveva quasi ucciso.
A quanto pare Mattia aveva svuotato completamente la città.
-Jack? Cosa ti succede?- Mi chiese Luna con un espressione sconcertata sul volto.
Guardai il mio riflesso nel vetro dell'auto e vidi che iniziavo a diventare rosso. Il sudore mi scendeva dalla fronte e l'adrenalina scorreva nel sangue. Stavo perdendo il controllo.
-No!- Dico io a denti stretti tenendomi la testa tra le mani.
-Jack?! Che ti succede?!- Mi chiede Tom preoccupato.
-Jack, se devi perdere il controllo è meglio se esci- fece Luna che aveva intuito tutto.
Io però non avevo intenzione di cedere alla rabbia. Non volevo rischiare di ferire qualcuno.
-Jack, forse è meglio che perdi il controllo- continuò Luna notando la mia indecisione -In fondo ci servirebbe una mano adesso-
-No!- dissi io -È troppo pericoloso-
Tom mi guardò con serietà, come non lo avevo mai visto prima.
-Se muoriamo Jack, non riusciremo a salvare Ellie-
Aveva ragione. Se non fossimo riusciti ad uscire da lì avremmo condannato anche Ellie.
-D'accordo- feci io -Fatemi uscire-
Appena fuori tutti gli zombie, che intanto avevano finito di mangiare Sara, si sono riversati contro di me.
Io ero pronto a perdere il controllo, ma non successe.
Ho provato a pensare a tutto quello che aveva fatto Mattia. A come avesse ucciso Scott, a come avesse preso Ellie e a come avesse portato Jessica in questo posto, ma niente. Non perdevo i sensi.
All'improvviso uno zombie mi saltò addosso e io, senza pensarci, gli tirai un pugno in faccia. Prima che capissi cosa fosse successo, vidi lo zombie che volò dall'altra parte dell'arena.
Tutto all'improvviso si fermò. Tutto il pubblico rimase fermo a fissarmi, anche gli zombie si bloccarono all'improvviso, in un qualche modo sorpresi da quanto successo.
Mi voltai a guardare gli altri, che avevano la stessa espressione degli altri. Inteavidi il mio riflesso nel vetro dell'auto, ero completamente rosso. Ero riuscito a controllare la mia rabbia.

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