L'ultimo dei sopravvissuti capitolo ventiquattro

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-Signori e signore, Jack ha appena perso il controllo!- proclamò Mattia.
Si levarono applausi e tutta la folla esultò.
Ma, per quanto sembrasse vero, io non avevo perso il controllo. Anzi, ero molto più cosciente di quanto non lo fossi mai stato. La mia vista migliorò e il mio udito si sensibilizzò particolarmente.
Gli zombie, che si erano già recuperati da quel che era successo, si precipitarono verso di me. Io li vedevo avvicinarsi molto lentamente, ma sono sicuro che ero l'unico a vederli così.
Al primo gli spaccai in due il cranio con il macete, al secondo lo trapassai da parte a parte con la katana. Tutti i sucessivi si sono ritrovati con la testa mozzata.
Ero diventato una mietitrebbia inarrestabile.
Ad un certo punto ho avuto un cedimento, come una specie di fiacca. Subito ripresi a tagliare le teste, senza dare agli zombie ed al pubblico il tempo di accorgersene, ma sapevo che non sarei resistito ancora a lungo.
Guardai verso il foro da cui facevano passare gli zombie e vidi che ne avevano abbastanza per poter durare anche per giorni. Era già tanto che non avesserò svuotato l'Europa intera.
Non sapevo se sarei riuscito a resistere fino all'alba e non ero sicuro che ci avrebbero lasciato andare anche se ce l'avessi fatta.
Indietreggio verso il fuoristrada e mi rivolgo agli altri.
-Ragazzi, devo dirvi una cosa-
-Jack!- fece Tom -Ma non hai perso il controllo?- -No. Non chiedermi come, ma sono ancora cosciente- Gli rispondo io -Non credo di resistere ancora a lungo. Dobbiamo trovare un modo per andarcene-
Tutti si guardarono intorno. Fu Luna a parlare per prima.
-Ho un idea. Useremo i rampicanti laggiu- disse indicando delle piante che portavano agli spalti del pubblico.
-Hai un'altra idea?- gli chiedo io -Non penso che ci lasceranno salire là sopra. Il pubblico ci butterà giù come se niente fosse- -Infatti non ci andremo noi- fece Luna -devi buttarci un zombie. Gli altri lo seguiranno perchè avrà trovato più prede-
Era un'ottima idea. Dopo aver impanicato gli spettatori potremo andarcene indisturbati.
-Ok. Voi preparatevi a scappare-
Mi avvicino ad un bimbo-zombie e lo prendo per il collo. È terribilmente leggero.
Lo lancio sulla platea, ma non abbastanza forte perchè non finisca contro il muro sfracellandosi. Il pubblico esulta convinto che fosse tutto calcolato.
Allora mi dirigo da un'altro ragazzino e provo a lanciare lui. Stavolta riesco a superare il muro perimetrale e in poco tempo scatta il putiferio tra le persone.
La gente si spintona per allontanarsi il più possibile da quel bambino ed intanto alcuni zombie si dirigono verso di loro.
In poco tempo tutti gli zombie sono usciti dall'arena, lasciando il via libera a me e agli altri di filarcela senza problemi.
-Qualcuno ha visto Mattia?- chiese Tom mentre saliva il muro.
-Quel vigliacco è scappato appena il primo zonbie si è fracellato sul muro- Gli rispose Veronica.
Effetivamente tra il pubblico non c'era.
-Forse vedendolo fuggire senza aiutarli capiranno che lui è uno stronzo senza cuore- dissi io.
Il che mi fece riflettere.
Se aveva sconfitto un intera orda senza battere ciglio, ed aveva soggiogato un intera popolazione, come mai era fuggito da un bambino?
-Ragazzi, sbrighiamoci. Se Mattia è ancora in giro allora Ellie è in pericolo-
A sentire quelle parole mi si strinse il cuore. Dovevamo assolutamente portarla via da lì.

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