"Tu non sei Clarke, non è vero?" Chiesi a quell'essere che ora era nel suo corpo
I miei sospetti si confermarono e infatti lei cambiò espressione e sorrise soddisfatta."Hai ragione, mi hai scoperta. Mi presento, sono Alie, ovvero la tua creatrice. Devi sapere che ho sempre sognato che questo momento arrivasse"
"La mia creatrice? Tu non hai creato niente, tu hai solo distrutto!" Replicai duramente
Lei si mise a ridere e ciò mi fece arrabbiare ulteriormente
"Sai come si dice, per creare bisogna distruggere ciò che c'era prima.
E se nel caso te lo stessi chiedendo, la tua cara amata sta benissimo, è in un posto paradisiaco dove potresti esserci anche tu. Lascia solo che ti aiuti"
"Non ho bisogno del tuo aiuto, voglio che riporti Clarke qua da me"
Scoppiò ancora una volta in una sonora risata."Ho sempre bramato essere nel suo corpo, prenderne il suo controllo e avere i suoi ricordi e sicuramente non la lascerò andare così facilmente"
"Perché?"
"Perché come dice il detto: tieniti stretto gli amici ma ancora di più i tuoi nemici, e tu, cara mia, hai dormito col nemico"
"Aspetta, da quanto tempo sei lì dentro?"
"Da prima che tu le rivelassi i tuoi sospetti.'Tutto bene? Mi dispiace. Per tutto"
È stato così facile manipolarti, farti credere che fossi al sicuro, ma la realtà è che nessuno è mai al cento per cento salvo"
"Cosa vuoi da me?"
"Cosa voglio da te? Te l'ho già detto, voglio che vieni a vivere nella città della luce"
"Perché?"
"Perché è la tua unica ancora di salvezza in questo mondo. L'apocalisse è vicina e l'unico modo per salvarti è quello di traferirti nella mia città"
"Io non ti credo"
"Potrai non credermi ma sono sicura che crederai a Clarke.
Lexa, sono io, dovresti assolutamente venire in questo posto, è fantastico, so che sembra assurdo ma Alie dice la verità"
"Avanti uccidimi, così non avrai solo una bensì due persone che amavi e che sono morte a causa tua. Come si chiamava la prima? Costia giusto? Lei avrebbe voluto vivere e scommetto che se potesse tornare indietro, preferirebbe andarsene alla città che stare con una come te"
La lama del mio pugnale fu leggermente a contatto con la pelle di Clarke, il suo sangue scorreva giù sul suo collo, bastava solo che facessi più pressione e l'avrei uccisa, avrei ucciso Clarke, la donna che amavo.
Staccai l'arma dal suo corpo e colpì la sua testa così forte da farla svenire. Avevo ancora una volta che le miei emozioni prendessero il sopravvento, eppure era la mia lezione che mi avevano insegnato per diventare la comandante: non provare sentimenti sopratutto l'amore, perché questa è debolezza.
Le mie forze mi stavano abbandonando e mi lasciai cadere a terra in ginocchio, davanti a lei, ero totalmente in lacrime e mi sentivo immensamente in colpa per quello che era successo, sapevo che non era Clarke a parlare ma l'istinto di fare tacere colei che mi stava provocando era forte e quasi non riuscivo più a resistergli.
Luna mi abbracciò da dietro, mentre le mie lacrime scorrevano ininterrottamente sul mio viso, le mie braccia erano senza forze e il mio corpo era completamente inerme, continuavo a ripetetemi cosa avevo fatto e stavo per fare, ero decisamente crollata._
Clarke si svegliò dopo un paio d'ore legata saldamente alla sedia, la sua espressione confusa mi provocava un immenso rimorso per ciò che stavo facendo, perciò dovevo continuamente ricordarmi che la persona che avevo davanti non era la ragazza che amavo con tutto il mio cuore, ma era il mio nemico, colui che avrei dovuto distruggere a tutti i costi e salvare la mia gente, specialmente lei.
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Our Final Journey
FanfictionLa storia riprende dalla 3x07, dopo che Clarke è uscita dalla stanza di Lexa