Capitolo 4

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I terrestri arrivarono a destinazione, il comandante riunì tutto il suo popolo per far sì che tutti vedessero l'esecuzione dei colpevoli del popolo del cielo. C'era grande fermento, entusiasmo e fervore tra la folla, erano tutti estasiati da ciò. Le guardie portarono Pike e Hannah, quest'ultima era la prima a morire. La legarono attorno a un palo di legno e dopo un cenno fatto dal comandante, la tortura cominciò. Per prima cosa, le staccarono le unghie delle mani con delle pinze, le sue urla di dolore si mischiarono con le grida di gioia dei terrestri, poi la frustarono ripetutamente fino a quando lei non ebbe finito la voce. Successivamente presero arco e frecce e invitarono i bambini a usarli, utilizzando la scusa di allenarli. Il primo bambino scoccò la freccia che colpì la coscia, il secondo invece la colpì sulla spalla, il terzo, quello più doloroso, trafisse il suo occhi destro, rendola cieca da una parte. Pike, raccapricciato da tutto ciò, cercò di chiudere gli occhi ma i terrestri non glielo permisero e lo fecero assistere ancora a quella dolorosa e atroce tortura. Non tennero a lungo la madre di Monty, infatti alla fine le squarciarono la gola e la slegarono, facendo cadere il corpo privo di vita a terra. Era arrivato il momento di Pike, la morte che tutti aspettavano, la ragione per cui Hannah morì prima del previsto. Charles cercò di non mostrare alcun segno di timore, resterò impassibile fra la folla quando lo legarono al palo dove il sangue fresco della sua amica risiedeva ancora. Con lui furono più crudeli, più brutali, più disumani, erano pronti a farlo soffrire, a gridare fino allo sfinimento ma soprattutto a farlo sanguinare fino a quando l'ultima goccia non fosse uscita dal suo corpo. Anche con lui iniziarono con le unghie, gliene tirarono via una ad una, l'ex cancelliere tentò di non urlare, ma quando gli tirarono fuori il bulbo oculare destro, non resistette e lanciò un urlo quasi a rompere i timpani. Poi usarono un coltello per tagliarli la lingua e poco dopo utilizzarono la stessa arma per recidere l'orecchio sinistro. Qualche secondo dopo, accade una cosa strana, tutti quanti si misero in fila indiana, il primo della fila fece un profondo taglio sul fianco destro dell'uomo per poi passare il pugnale alla persona dietro di lui e così via. Gli inflissero più di 500 tagli, ogni taglio equivaleva a una morte di un terrestre.
Pike ora era privo di coscienza, aveva perso i sensi a causa dell'elevato dolore. Ogni persona che avesse voluto vendetta, l'aveva avuta, adesso toccava alla comandante a porre fine definitivamente alla sua vita. Perciò svegliarono l'ostaggio, il comandante estrasse la sua spada e la posizionò orizzontalmente, pronta per ucciderlo, ma prima gli disse "jus drein jus daun" e poi con la sua lama gli trafisse il cuore.

Erano passati 3 mesi dall'esecuzioni, erano stati mesi di pace, di prosperità e di tranquillità, una coalizione che stava veramente funzionando. Lexa era sulla collina con Aden, lo stava addestrando nel caso un giorno lei dovesse morire. Lui era il suo erede. L'allenamento fu interrotto da una persona in particolare, che aveva il fiatone dopo essere salita in cima.

"Clarke" questo nome uscì spontaneamente dalla bocca della Heda

Clarke fra un respiro e l'altro, rispose: "non potevate allenarvi in un altro posto?"

Lexa sorrise, ma non si scompose davanti al ragazzo e disse: "Clarke, ti ricordi di Aden vero?"

"Sì, è uno dei nightbloods. Come sta andando?"

"Molto bene. Ancora un po' di esercizio e sarà quasi al mio livello. Aden, per oggi può bastare, sei libero di andare" rispose Lexa che intanto si avvicinava sempre più alla bionda

"Ti trovo splendidamente in forma" commentò la ragazza del cielo

"I tuoi capelli, li hai lavati. Mi piacciono così come sono, puliti e profumati. Questo non vuol dire che non mi piacevano prima, insomma, erano sempre belli" rettificò subito la comandante

"Tranquilla, va tutto bene. Mia madre mi ha costretto a lavarmi, preferivo essere sudicia e puzzolente" scherzò la bionda

"Beh, mi piaceva quel lato animalesco e selvaggio, era davvero attraente" rispose la mora

"È davvero bello rivederti, Lexa"

"Lo è anche per me. Seguimi, ti farò da guida, ti mostrerò la mia fantastica città"

E così Clarke fece, seguí la comandante per tutta la città, entusiasta di vedere quali meraviglie offrivano la capitale dei terrestri. Come primo luogo, Lexa mostrò alla bionda la scuola elementare dove tutti i piccoli grounders venivano educati. Alla vista della Heda, tutti quanti si inchinarono al suo cospetto e tutti in coro dissero: "benvenuta Heda"
Successivamente portò Clarke nel centro economico della città: il mercato. Le due camminarono tranquillamente fra le persone e durante il loro cammino una bambina si scontrò con la giovane leader, che all'impatto abbassò lo sguardo e aiutò la piccola ad alzarsi. Quest'ultima incominciò a piangere perciò Lexa si mise in ginocchio e la consolò, nel mentre, Clarke guardava le due, meravigliata e intenerita, un altro lato di Lexa si era svelato ed era contenta di ciò. La madre della bambina, spaventatasi, si scusò immediatamente con la Heda che gentilmente le sorrise e le disse di non preoccuparsi. Clarke fissava la sua amata alquanto stupita e leggermente contenta, conoscere questo suo nuovo lato la emozionava parecchio.
Lexa notò la biondina accanto a lei che la fissava, girò leggermente il viso e le domandò con un leggero imbarazzo "che c'è? Ho qualcosa sulla faccia?"
"No... È solo che... mi hai sorpreso" Rispose balbettando leggermente
"Perché mai ti avrei sorpreso?"
"Perché sei stata diversa con quella bambina, sei stata gentile e comprensiva."
"Naturalmente lo sono stata, è una bambina e io non sono un mostro. So di essere dura, fredda, senza cuore alcune volte, ma sono il comandante di 13 clans, devo mostrare la mia superiorità, la mia forza così da farmi rispettare, però rimango sempre e comunque una persona con dei sentimenti" ribattè la mora con un tono un po' offeso
Le due leader ricansarono tardi, entrambe erano stanche ma erano anche soddisfatte del piccolo tour poiché Clarke ebbe l'occasione di conoscere e di avvicinarsi un po' di più alla cultura dei terrestri e Lexa ebbe l'occasione di trascorrere un'intera giornata di tranquillità con la donna che amava.

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